mercoledì 26 aprile 2023

Sensazioni

 


Non trovo,

tra le pieghe del tuo tempo,

un barlùme di luce per

scaldare la mia anima nuda.


I gabbiani occupano l’orizzonte per

raccogliere nubi gonfie di pioggia,

inondando il mio viso già colmo di

lacrime che scivolano dagli occhi.


Percepisco la tua figura evanescente.

 

Emergerà il dubbio a raccontare ch’è

stato il vento a condurre il tuo sguardo

accanto al mio, occultando le primavere

andate e il prossimo gelo dell’inverno.


Il sussurrare dell’onda a ricordarmi che esisto.



                                     Giuseppe Romano​


       26/04/2023


1 commento:

angelo battaglia ha detto...

Bellissima poesia Pino, complimenti. Buoon 1° Maggio e buona serata, Angelo.

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