E' tempo
che si pensi
al tramonto
e dopo alla notte,
in fondo alla via
che conduce,
dopo tortuoso
cammino,
alla meta
di Achille.
In silenzio
rielabori
percorsi
lastricati
di porfidi,
polveri,
aculei,
labirinti
intricati
di niente.
L'anima,
libera
di volare
in un mondo
di adulti,
felice
di sentire
una voce
che sussurra
di amarti.
Giuseppe Romano
25/06/2012
Intendo il tuo pensiero
che vaga, inseguendo
aquiloni, oltre i monti,
alla ricerca inane
di mete inesplorate.
Silente.
Brucio attimi
della tua vita virtuale,
tromba d'aria che abbatte
puri paesaggi, assorbendo
anime assetate di corpi
.
Silente.
Chiedo se il vento impetuoso,
che travolge l'essere fragile,
sarà tollerante,
mendicando perdono
per non avere mirato preghiere
tra le navate del tempio di un dio minore.
Silente.
Con la tua musica,
che seziona vasi sanguigni,
invadendo anima e corpo,
avviluppati dall'ineluttabile fato,
alieni oramai dalla ragione del tempo.
Silente, attendo d'incrociare lo sguardo impaurito.
Giuseppe Romano
23/06/2012
Intricati percorsi,
attraverso i rovi
di tortuose vie,
vedo nel cupo sguardo
che, simile a lama,
incide le ferite
su corpi adoranti.
Tra le note del tuo io
disincantate viole
espandono acerbi
messaggi mutevoli,
depistando il certo,
rincorrendo verità
che generano dubbi.
Tormentati sibili
lacerano crepacci
con abissi profondi,
nella foresta nera
ammantata da brume
oscuranti la luce.
Sottile, il mistero
penetra rami spogli,
attendendo il sole.
Giuseppe Romano
Malcesine,1/06/2012