lunedì 6 marzo 2023

Considerazioni

 


Anche gli alberi piangono

la solitudine ed il silenzio.

Le foglie colorate ornanti

selciati impolverati e nudi.


Solo il vento a raccontarci

grida festanti di fanciullini

ansanti, le gote inondate da

sorrisi, incertezze e domani.


Non percepivamo gli attimi

vissuti, testimoni del tempo

che fuggiva veloce da menti

incontaminate come l’acqua. 

 

Ora rincorriamo brandelli di

sorrisi, labbra che sfuggono

il contatto, incastri delle dita

a riscaldare il vecchio cuore.


Il lago, avvolto nella nebbia

di febbraio, agisce da notaio,

annotando il fluire dell’onda

e lo scarno roseto d’inverno.


                  Giuseppe Romano


6/03/2023 

 
L'autore 

 

3 commenti:

OLga ha detto...

Bravo,versi molto apprezzati.

angelo battaglia ha detto...

Molto bella caro PIno, complimenti. Ciao Angelo.

Arianna Marangonzin ha detto...

Poesia bellissima

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