Francesco Federico, poeta siciliano sensibile e illuminato, è autore di numerosi testi poetici e racconti, nonché di saggi letterari e di studi critici sull’arte.
Il silenzio del cielo è l’ultimo romanzo pubblicato (Hedizioni Elicon – Arezzo - 2020) ed è stato scritto e riscritto, come dall’autore affermato, tra il gennaio ed il maggio del 2020 in pieno periodo di pandemia da coronavirus, che sta flagellando il mondo intero, con la dipardita di migliaia di affetti cari, portati a seppellire in solitudine, nel silenzio, senza il conforto dei familiari.
E’ con questo spirito che Federico affronta questa ultima sua fatica, nel ricordo dei genitori che, nel tempo, lo hanno lasciato perché “in altra dimora” e nel desiderio di continuare il filo che ha sempre unito la sua famiglia, materna e paterna, nel tempo.
E lo fa peregrinando per la Città di Palermo, suo luogo di nascita, attraverso gli angoli che gli sono più cari e che lo hanno visto protagonista della sua infanzia, con i nomi delle vie che ricordano i nomi illustri di letterari e scienziati che hanno dato lustro alla storia antica e moderna (da Archimede, a Dante, a Emanuele Notarbartolo), nella lucidità di una logica sempre precisa e mirata all’amore per la sua famiglia che amorevolmente lo ha allevato.
Leggendo le sue parole, per me che vivo lontano dalla mia terra, lontananza scelta per amore ed in piena libertà, rivivono le strade e gli angoli di Palermo, con i suoi sapori e profumi, le bellezze artistiche, le suggestioni, con l’amore per la Cala ed il Monte Pellegrino e la Santuzza che domina e protegge Palermo.
Un viaggio che non nasconde nulla, anzi va alla ricerca di luoghi e volti che lo possano aiutare a rivivere attimi felici, ma anche dolorosi della sua esistenza, con il rafforzamento dell’amore verso i cugini che lo amano di un amore viscerale e con l’accoglienza di nuovi e vecchi amici che lo coinvolgono nelle loro vicende artistiche.
Un racconto che ho letto d’un fiato perché scorrevole, ma colto, con citazioni storiche ed artistiche che sono proprie di Francesco Federico, con una chiusa finale, bellissima, dedicata alla madre il giorno successivo alla sua morte: “In questa notte/di gelido inverno/ ti ho vista/ con la tua luce/ dinanzi al mio letto/ scomodo./ Tu proteggevi/ il mio respiro.”
Giuseppe Romano
Malcesine (VR), 17/12/2020
1 commento:
Grande Federico, sempre disponibile e pronto a tutte le belle manifestazioni di cultura, un pozzo di scienza.
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