Rammenteremo,
battendo ciglia appesantite,
i nostri primi amori,
abbandonati perchè abortiti
al nascere di carezze allontanate.
Rivivremo il film
dei soli e delle notti
vissuti istante per istante.
Torneranno in visione
volti amati od anche odiati
che hanno scalfito le certezze
di dubbi palafitte, rifugi
precari di tormenti.
Con il tramonto,
prossimo a scoccare,
inseguito da fantasmi
e da non risposte
a domande giudicate
senza senso.
Lo sguardo penetrante
di una stella conduce
la danza di un cigno
abbandonato.
In fondo al viale,
quadrifogli autunnali
lasciati a marcire
sul selciato trapassato.
Giuseppe Romano
06/12/2017
Nessun commento:
Posta un commento