In attesa di più radiosi
giorni colmi di parole
non colorate da sangue
innocente di sacrificati,
si è fermata la speranza.
Marte si è impossessato
dell’avidità strisciante di
venditori d’illusioni, con
il vento a mutare percorsi
agli aquiloni ed alle linee
poggiate su sabbie mobili
che cingono le nostre vite.
Uragani, orbi di ragioni,
accompagnano il delirio
quotidiano del Polifemo.
Dio si guarda d’intorno e
i poveri dell’universo soli
a vagare per confini strani.
A latere l’eterno inferno.
Giuseppe Romano
25/10/2024
1 commento:
Versi molto belli.Se ti fa piacere iscriviti al mio blog.Grazie
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