Non vedo, al di là del ponte,
futuri penetranti, ma viluppi
che oscurano spaccati chiari.
Solo bambini, oggi, col viso
posto, all’infinito, a guardare
la profondità del mare infido.
Tra le mie memorie colme di
terre da rassodare, le albe col
nascente sole e l’amica zappa.
Da mangiare il pane raffermo
perché quello fresco pronto al
ritorno, condito da olio e sale.
Con il traguardo ad arpionarti
al primo angolo di vie astruse,
lo scorrere di pellicole vissute.
Oltre il ponte, lo sguardo vede
le farfalle variopinte e l’amore
che vive di sogni e di speranze.
Il respiro compagno di ventura.
Giuseppe Romano
20/06/2024
2 commenti:
Molto bella!
L'amore fa sognare e promette speranze ed è per questo motivo che vive cosi ad agio nei nostri cuori.
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