Quando tu scrivi basta
schermi aritmie,
sbandi la mente,
implodi pensieri.
Nella greve giornata,
pregna di nuvole nere,
invano un pallido sole
invoca corsie da scaldare.
Basta rimane scolpito
indelebile al muro,
testimone di tornanti sinuosi
lambiti da amene panchine.
La saetta precede
il fragore del tuono.
Elefanti di marmo stupiti.
Giuseppe Romano
3/08/2014
1 commento:
Una lirica molto particolare....mi piace!
Posta un commento