martedì 24 dicembre 2024

Natale 2024

 Metropoli intasate,

luci intermittenti, corsa

all’acquisto dell’ultima ora.


Nostro padrone regalo c’insegue.


A Gaza un proiettile uccide un

bimbo vestito a metà ed a Kiev

cadono bombe lanciate da oltre

confine uccidendo innocenti.


Natale da schegge impazzite,

sorrisi forzati, la pace lasciata

a marcire all’incrocio di strade

intasate da corpi abbandonati.


Un pargolo, atteso tra mille

speranze, ricorda agli umani

che la povera gente è stanca

di morti, battaglie, bramosie

di potenti che arringano folle

nel nome di patria e famiglia.


Nel buio della notte, la stella

cometa, stranita, fugge lontano

con i magi a caccia di ombre.


              Giuseppe Romano


24/12/2024



giovedì 19 dicembre 2024

Civiltà delle Ville Venete: Villa Barbaro di Maser

 

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


Civiltà delle Ville Venete: Villa Barbaro di Maser.


Il Veneto è un contenitore di gioielli artistici che, oltre a Venezia, può esibire al mondo tanti monumenti che, nei secoli, hanno rappresentato la storia dell’arte e la genialità della cultura italiana.

La Prof.ssa Donatella Bertelli, per molti anni docente di Storia dell’Arte, con la passione di scoprire e raccontare qualcosa di nuovo sugli artisti, condividendo il volto sfaccettato della bellezza, ci ha presentato oggi Villa Maser, in origine Villa Barbaro, realizzata intorno al 1550 dall’Architetto Andrea Palladio, nato a Padova nel 1508 e morto a Maser nel 1580, autore dei progetti di numerose ville, principalmente a Vicenza, che lo resero famoso.

La villa sorge a mezza costa sui colli Asolani e Daniele Barbaro, Umanista, Direttore della Villa, contattò il Palladio per ristrutturarla.

Palladio interviene con abilità riuscendo a trasformare una casa preesistente agganciandola alle barchesse e scavando sulla parete del colle un ninfeo con una peschiera dalla quale l’acqua, grazie ad un sofisticato sistema idraulico, viene trasportata negli ambienti di servizio e nei giardini.

La Prof.ssa Bertelli, nel descriverci la struttura, si sofferma soprattutto sulla sala dell’Olimpo e sulla sala di Bacco.

Sala dell’Olimpo:

La sala prende il nome dalle numerose divinità olimpiche dipinte al centro della volta a botte. All’interno di un ottagono appaiono Afrodite, Ermes, Artemide, Zeus, Ares ed Apollo. Al centro una figura femminile, idendificata come la Sapienza divina, intenta a scacciare con il piede un drago, ritenuta oggi la dea del grano e dell’agricoltura Demetra. Sui finti loggioni appaiono dei personaggi reali: Giustiniana Giustiniani, moglie di Marcantonio Barbaro, accompagnata dalla nutrice e dal figlio Alvise, nonché i loro animali domestici. Altre figure, infine, occupano le pareti dipinte a rappresentare attimi di vita quotidiana.

Sala di Bacco:

Nella sala di Bacco sono dipinte le figure di Apollo e Venere, mentre sulla volta è raffigurato il dio Bacco che crea dall’uva il vino e lo versa nella coppa di alcuni pastori. Nel riquadro di fronte sono raffigurate le allegorie dell’avarizia (Ade) con in una mano una chiave e dell’abbondanza (Cerere) con delle spighe di grano.

La Prof.ssa Bertelli fa notare, inoltre, come il fascino di questa villa viene messo in risalto con il dialogo tra l’architettura reale del Palladio e quella immaginaria degli affreschi del Veronese: cadono i muri, sostituiti da orizzonti; crollano i soffitti, rimpiazzati da sprazzi di cielo e pergole; colonne fittizie e ingannevoli dipinti accentuano le linee di prospettiva, le stanze si fanno più profonde, lo spazio si moltiplica, con i Barbaro che si aggirano per casa sorvegliando la loro dimora, incontrando anche Paolo Veronese, autore dei dipinti di villa Barbaro, e la sua consorte.

La lezione si conclude con la promessa di una possibile visita alla villa per meglio assaporarne la bellezza, i dipinti e l’amenità dei luoghi che fanno da corollario alla villa stessa.

                                                                              Giuseppe Romano

Malcesine, 18 Dicembre 2024

venerdì 13 dicembre 2024

Il Canaletto e il vedutismo

 

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


           Venezia nei dipinti di Canaletto: Il vedutismo.


     L’argomento odierno programmato dall’Università del tempo libero a Palazzo dei Capitani tratta di un pittore nato il 1697 e morto il 1768: Giovanni Antonio Canal detto Canaletto.

     La lezione è stata tenuta dalla Prof.ssa Claudia Petrucci che, con competenza e passione, ha delineato i momenti storici e artistici del grande pittore veneziano.

     Giovanni Antonio Canal nacque a Venezia da una famiglia facoltosa, con il padre ed il fratello anche loro pittori (di scenografie teatrali) e, probabilmente, per distinguerlo da loro, fu denominato Canaletto.

     Avviato dal padre alla pittura, collaborò con lui ed il fratello a dipingere fondali per il teatro e nel 1716 ricevette le prime commissioni: i fondali per alcune opere di Antonio Vivaldi.

     Tra il 1718 e il 1720 si trasferisce con il padre e il fratello a Roma per realizzare le scene di due drammi teatrali di Alessandro Scarlatti.

     A Roma ha i primi contatti con i pittori vedutisti Viviano Codazzi, Giovanni Paolo Pannini e con Caspar van Wittel, pittore olandese. (Il Vedutismo è un genere pittorico, nato nel settecento, che si occupa di paesaggi o di città prese dal vero. Questa corrente si sviluppa soprattutto a Venezia che dà i natali a molti pittori vedutisti e rappresenta l’emblema del vedutismo italiano con i suoi scorci e i giochi di colore dell'acqua dei canali, e con le architetture, oggetto di ritratto frequente).

     Le prime opere del Canaletto (Santa Maria d’Aracoeli, il Campidoglio e il Tempio di Antonino e Faustina) risalgono al suo soggiorno romano e gli consentono di prendere dimestichezza con il genere della veduta.

     Tornato a Venezia riceve l’incarico da diversi nobili di trasporre su dipinti la bellezza dei paesaggi, con immagini che richiamano la vita reale quotidiana, i colori del giorno, la trasparenza delle acque, i costumi del popolo veneziano (colto, nobile, plebeo).

     Per meglio curare la prospettiva delle immagini, usa la “camera ottica”.

   Canaletto era un vero esperto dell’uso dell’ottica per aiutare il disegno e sapeva correggere le aberrazioni prospettiche che un uso indiscriminato delle camere ottiche arrecava alle opere di chi si affidava interamente al ricalco della prospettiva che si poteva ottenere con quell’attrezzo.

     La sua maestria era testimoniata anche dall’uso accorto e raffinato del colore per rendere le atmosfere solari e la prospettiva aerea.

     Attraverso le immagini visive, la Prof.ssa Petrucci ci mostra e ci spiega diverse opere del Canaletto, esposte peraltro in diversi Musei Internazionali, che fissano tutte, come una fotografia, i luoghi, il tempo, la cultura di una città (Venezia) unica al mondo per la sua architettura, i suoi canali, la società di quel tempo.

     Piazza San Marco, il Canal Grande, la dogana, gli angoli più nascosti di una Venezia Città d’arte, di mercanti e di dogi, Rappresentati tutti con estrema perizia da un artista che ha fissato il suo tempo e la sua gente.

     Nel 1746 si trasferì a Londra, ma la diversa atmosfera, i diversi giochi di luci e ombre, i paesaggi fecero sì che la sua arte cominciasse ad assumere tratti più meccanici e manierati.

     Nel 1763 Giovanni Antonio Canal fu nominato membro dell’Accademia Veneziana di pittura e scultura e il 19 aprile 1768 muore dopo una lunga malattia.

     Pomeriggio sicuramente interessante che ha reso curiosi e interessati tutti i presenti, per un bagno di cultura che ha arricchito la mente e lo spirito.

                                                                                         Giuseppe Romano

Malcesine, 11 Dicembre 2024

sabato 7 dicembre 2024

C'erano gli anni '60

 

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


C’erano gli anni ‘60.


Nel panorama mondiale che, giorno dopo giorno, tratteggia la costante della nostra vita, gli anni ‘60 hanno rappresentato una pietra miliare che resterà indelebile anche nel futuro per gli avvenimenti successi che difficilmente saranno dimenticati.

La lezione odierna tenutasi a Palazzo dei Capitani a cura del Gruppo Fotografico Lo Scatto di Garda è stata, pertanto, relativa a quegli anni con la visione di un Audivisivo realizzato da Claudio Tuti, nato a Gemona del Friuli e fotografo di fama internazionale.

Gli Audiovisivi, successivi alle diapositive, hanno consentito, col miglioramento delle tecniche, di trasmettere immagini e suoni e di ciò si è occupato Carlo Tuti che ha fatto un lavoro di ricostruzione delle immagini soprattutto dopo il terremoto di Gemona.

Il filmato di questa sera ci ha fatto assaporare, pertanto, tutto il decennio dal 1960 al 1969, fissando fatti e personaggi che ritornano vivi nella mente di chi, come me, ha valicato l’età matura da parecchio tempo.


1960.

Impazza un nuovo ballo che trascina nelle piste da ballo le giovani generazioni: Il twist. Originato dal rock and roll, divenne molto popolare ed i movimenti sono tali che «è come spegnere una sigaretta con i piedi e strofinare un'estremità con un asciugamano».

Il 2 gennaio 1960 muore a Tortona Fausto Coppi, soprannominato il Campionissimo per gli innumerevoli successi conseguiti in Italia e all’estero, mentre dal 25 agosto all’11 settembre si svolgono a Roma i giochi della XVII Olimpiade con la vittoria nei 200 metri maschili di Livio Berruti, primo atleta europeo a vincere il titolo olimpico di quella specialità interrompendo la supremazia degli atleti nord-americani.


1961.

Diversi avvenimenti hanno caratterizzato il 1961: La conquista dello spazio, la costruzione del muro di Berlino, la guerra fredda fra gli Stati Uniti d’America e la Russia.

Il 12 aprile, a bordo della capsula Vostok 1, Jurij Alekseevic Gagarin viene lanciato nello spazio e dopo un volo di 89 minuti e un giro orbitale attorno alla terra rientra nell’atmosfera e viene paracadutato a terra presso la città di Engels, accolto dai russi come un eroe.

A partire dal 13 agosto del 1961 la città di Berlino viene materialmente separata in due, mediante la costruzione di un muro eretto, secondo le autorità della Germania dell’Est, per evitare invasioni dall’Ovest, ma in realtà finalizzato a bloccare l’esodo dei cittadini verso l’occidente. Muro che verrà demolito il 9 novembre 1989 dopo che si erano verificate decine di morti tra coloro che avevano tentato di scavalcarlo per raggiungere l’occidente. Nel contempo continua fra gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica il confronto mondiale per la supremazia sui popoli, fino al 1991 con lo scioglimento dell’URSS.


1962.

Nel 1962 splende nel firmamento cinematografico la stella di Marily Monroe, accostata sentimentalmente al presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, ma il 5 agosto 1962, Marilyn muore misteriosamente. Nasceva il suo mito e dopo più di sessant’anni i riflettori la illuminano ancora.

L’11 ottobre 1962 Papa Giovanni XXIII apre ufficialmente il Concilio Vaticano II con lo scopo di inaugurare una maggiore apertura ai problemi contemporanei della Chiesa e con una vera rivoluzione epocale per quel tempo. La messa verrà celebrata in italiano e il prete non darà più le spalle ai fedeli.


1963.

In Italia si verifica il 9 Ottobre 1963 il disastro del Vajont. Una frana precipita dal Monte Toc nel bacino idroelettrico della omonima valle a confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto. La tracimazione dell’acqua distrugge gli abitati sottostanti, tra cui Longarone, e uccide 1917 persone.

Il 22 novembre viene ucciso a Dallas John Fitzerald Kennedy, Presidente degli Stati Uniti provocando sconcerto in tutto il mondo, lasciando insoluti molti interrogativi sulla politica mondiale e, soprattutto, i veri motivi che hanno causato il suo assassinio.


1964.

Nel 1964 nasce il fenomeno Gigliola Cinquetti, cantante veronese, che vince a soli quindici anni, con “Non ho l’età”, il Festival di Sanremo, mentre cresce “Il Cantagiro, manifestazione canora ideata da Ezio Radaelli, gara itinerante sul modello del Giro d’ Italia e vinto in questo anno da Gianni Morandi.

Esplode la fama di una band inglese (Beatles) che rivoluziona tutta la cultura popolare della musica e dell’abbigliamento tra i giovani, liberandoli di atteggiamenti troppo legati al passato.



1965.

Il 18 marzo il cosmonauta russo Alexdei Leonov è il primo essere umano a compiere una passeggiata nello spazio, attaccato con una corda alla navicella Voskod 2, per 12 minuti. Disse che “le stelle non brillavano, era tutto fermo, tranne la terra”.

Ad ottobre Pier Paolo Pasolini inizia a girare “Uccellacci Uccellini”, storia di un padre e di un figlio che camminano lungo le strade della periferia romana, accompagnati da un corvo parlante, intellettuale di sinistra, con la straordinaria partecipazione di Totò, grande attore napoletano conosciuto in tutto il mondo.

Gli Stati Uniti d’America intervengono con forze militari nel Vietnam in una guerra che durerà parecchi anni prevalentemente nel Vietnam del Sud.


1966.

Il Cantagiro si afferma ancora di più e i cantanti italiani tracciano una linea ben marcata nel campo della musica internazionale.

Il 4 novembre, a seguito di una eccezionale ondata di maltempo in gran parte della Toscana, straripa a Firenze l’Arno causando forti danni in città e in tutto il territorio circostante.


1967.

Durante l’edizione del Festival di Sanremo Luigi Tenco, esponente musicale della scuola genovese assieme ad altri importanti cantautori italiani, a soli 28 anni si uccide in un camerino dell’albergo che lo ospitava suscitando dolore in tutto l’ambiente musicale e in tutti i suoi ammiratori.

Il 27 gennaio, sulla rampa di Cape Canaveral in Florida, durante le operazioni di lancio della navicella spaziale Apollo, muoiono 3 astronauti americani frenando di fatto gli esperimenti spaziali che dovranno portare l’uomo sulla luna.

Al Madison Square Garden di New York il 17 Aprile 1967 Nino Benvenuti affronta Emile Griffith e lo batte conquistando, primo italiano, il titolo mondiale dei pesi medi versione WBC e WBA.

Nel mese di ottobre, in Bolivia, viene ucciso Che Guevara, rivoluzionario nato a Rosario in Argentina nel 1928, che dopo essere entrato in contatto con Fidel Castro aderisce al suo programmma politico facendo parte di numerosi incarichi a Cuba.

Separatosi da Fidel Castro, dedicò le sue energie "al movimento rivoluzionario in un altro paese del mondo".

Fu catturato e ucciso in Bolivia lasciando scritti politici e militari e un Diario della sua guerriglia in Bolivia.

Il 3 dicembre il Dott. Christiaan Neethling Barnard, cardiochirurgo, esegue il suo primo trapianto del cuore, prelevato da una donna morta in un incidente stradale, aprendo così nuovi orizzonti nel campo della medicina cardiochirurgica.


1968.

Tra il 14 e il 15 gennaio una fortissima scossa di terremoto colpìsce una vasta area della Sicilia Occidentale, distruggendo diversi paesi della Valle del Belice (Montevago, Salaparuta, Gibellina, Poggioreale), causando migliaia di morti.

Piero Angela, inviato RAI, documentò la tragedia e descrisse i disatri subiti dal territorio e dalla popolazione rimasta all’improvviso senza i fabbisogni più elementari.

Il 6 giugno 1968 viene ucciso Robert Francis Kennedy, fratello di John, senatore, durante la campagna per la presidenza americana. Un duro colpo per la democrazia degli Stati Uniti che speravano di rivedere la luce dopo la morte di John.


1969.

Dopo l’invasione della Russia in Cecoslovacchia, il popolo reagì e in quasi tutte le città si svolsero manifestazioni di protesta soprattutto a Praga. Il 16 gennaio 1969 lo studente universitario Jan Palach si diede fuoco in Piazza Venceslao a Praga. Seguito da altri 30 studenti sette dei quali morirono.

Seguirono diverse manifestazioni di protesta. Successivamente si tornò alla normalità per una serena vita nel paese.

Il 20 luglio 1969, alle 22,17 italiane, l’astronauta NASA Neil Armstrong scende sulla luna con il modulo Eagle, diventando il primo uomo a calcare il suolo di un altro corpo celeste diverso dal pianeta terra. Un grande passo in avanti verso l’esplorazione dell’universo.

Esplode, intanto, la cultura hippy, anche nota con il termine figli dei fiori, movimento di controcultura giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti d’America e presto diffuso in Europa e in altri paesi del mondo.


Un pomeriggio colmo di cultura e di notizie che, attraverso le immagini, ci hanno riportato indietro negli anni ‘60 con personaggi che non dimenticheremo facilmente.


                                                                                               Giuseppe Romano

Malcesine, 4 Dicembre 2024

venerdì 29 novembre 2024

J. W. Goethe approda a Malcesine.


UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


J. W. Goethe approda a Malcesine.


La seconda lezione, programmata per oggi, è condotta dalla Prof.ssa Albertina Cortese.

Protagonista principale Johann Wolfgang Goethe, scrittore tedesco vissuto tra il 1700 e il 1800 (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832). noto soprattutto per “Viaggio in Italia”, “I dolori del giovane Werther”, “Le affinità elettive”, “Faust”.

Aristocratico, di famiglia benestante, si dedica ai viaggi e nel 1786 inizia il suo viaggio in Italia, seguendo il percorso del padre che anche lui aveva visitato l’Italia trent’anni prima.

L’incontro di oggi ci descrive, soprattutto, il soggiorno dello scrittore a Malcesine, per potere apprezzare l’uomo e lo scrittore che, pur essendo rimasto nel borgo solo un paio di giorni nel settembre 1786, è riuscito a lasciare una traccia indelebile del suo passaggio.

Goethe parte dalla Germania per l’Italia il 3/09/1786 e arriva al Brennero dove comincia ad ammirare le montagne alpine e l’azzurro cupo del cielo. Un panorama diverso rispetto a quello della sua Germania che lo affascina, identificando un confine tra l’Europa del Nord e quella del Sud.

Il 12/9/1786 arriva a Torbole in serata e ammira i campi d’ulivo, il panorama e il lago di Garda (Benacus) con la sua luce e i suoi colori.

Dovendo proseguire per Verona, decide di affidarsi ad un barcaiolo per proseguire il viaggio attraverso il lago, evitando così le strade sterrate e disagiate, ma un fortunale lo obbliga ad approdare al porto di Malcesine il 14/9/1786.

Il suo sguardo è subito catturato dal castello, che si presenta allora molto malandato, ma essendo colto e curioso, contemporaneamente, si avventura all’interno e, per conservare memoria del luogo, inizia un dipinto.

La gente del luogo, curiosa, si ferma a guardare l’estraneo, ma qualcuno gli fa notare che non è permesse disegnare e chiama il podestà, autorità di quel tempo, che arriva accompagnato dal segretario.

Le autorità lo ascoltano e appreso del luogo di origine, scambiando Germania con Austria, lo accusano di essere una spia.

Solo l’intervento di una donna, che fa loro notare come quell’uomo sia solo un artista, lo salva da quelle ignoranti autorità facendo sì che Goethe, dopo avere sostato ancora per un altro breve tempo, possa proseguire il suo viaggio per Verona e per il resto d’Italia dove accresce la sua conoscenza culturale, iniziando l’amore che il popolo tedesco nutre ancora oggi per il lago e per Malcesine.

Una lezione ricca di aneddoti e di vita vissuta da un autore che ha consentito al mondo e alla sua gente di conoscere luoghi, popoli e modi di vivere di quei tempi. Un mondo semplice, ma ancora chiuso, non facilmente accessibile al viaggiatore straniero.

La lettura delle opere di Goethe ci indicano la strada per potere ottimizzare gli incontri e le relazioni fra i popoli; potersi scambiare idee, culture, opinioni per migliorare il mondo pacificamente senza le storture che oggi avviluppano l’uomo,

Giuseppe Romano


Malcesine, 27 Novembre 2024


 

venerdì 22 novembre 2024

Università del tempo libero

 

Il Comune di Malcesine, nella persona di Emanuela Barzoi, Consigliere Comunale con Delega alla Cultura, di concerto con l’Università Popolare di Verona, ha istituito l’Università del Tempo Libero per coinvolgere i cittadini e le cittadine di Malcesine che vorranno partecipare ad un percorso culturale propedeutico a stimolare le menti, nonché a percorrere momenti di aggregazione.

In data 20/11/2024, presso il Palazzo dei Capitani è stato inaugurato, pertanto, l’anno accademico 2024 – 2025.

Alla presenza del Vice-Sindaco Antonia Zamboni, che ha portato i saluti del Sindaco e di tutta l’Amministrazione Comunale, la Dott.ssa Barzoi ha tracciato il programma che sarà seguito durante tutto l’Anno Accademico ed ha anticipato anche alcuni eventi che potranno essere effettuati durante l'anno (visite presso luoghi che saranno oggetto di alcune lezioni) al fine di impreziosire ancora di più gli argomenti che saranno via via trattati.

Durante l’anno saranno proposti vari argomenti che spazieranno dalla letteratura, alla medicina, all’arte, alla musica, alla legge, con riferimenti a Goethe, Dante Alighieri, Catullo, ecc.

Un insieme di argomenti che serviranno ad arricchire il bagaglio culturale, scentifico e umano di tutti coloro che parteciperanno al corso accademico.

Durante la serata il Maestro Stefano Romani ha suonato alcuni brani per pianoforte ed ha tracciato alcuni momenti storici vissuti dal Palazzo dei Capitani, orgoglio di tutta la cittadinanza malcesinese.

Alla presenza di un foltissimo pubblico che ha aderito alla splendida iniziativa, nonché di alcune docenti che saranno protagoniste di alcune lezioni e che hanno anticipato come le stesse si svilupperanno , la serata si è conclusa con un breve rinfresco per brindare al nuovo percorso culturale che inizierà la prossima settimana con un argomento interessantissimo: “13 Settembre 1786 – JW Goethe approda a Malcesine” a cura della Prof.ssa Albertina Cortese.

Giuseppe Romano


Malcesine, 20 Novembre 2024


venerdì 8 novembre 2024

Alba

 

La rondine volava

libera tra le nuvole.


Nuvole spazzate via

dagli arcani sentieri

del cielo custode di

briose gole montane.


Pennelli segnavano

candidi fogli a futura

memoria d’immagini

vive da non scordare.


Giorni felici da vivere

oggi, ma anche domani.


Il cuore batte improvviso.

Il corvo artiglia la preda.


Cancellato il futuro con

lacrime rosse di sangue.

 

         Giuseppe Romano


7/11/2024


Inaugurazione mostra di pittura

a Palazzo dei Capitani - Malcesine

di Alba Chiara Baroni che il 31 Luglio 2017

è stata uccisa a Tenno (TN) dal fidanzato.

con quattro colpi di pistola.






venerdì 25 ottobre 2024

Linea piatta

 


In attesa di più radiosi

giorni colmi di parole

non colorate da sangue

innocente di sacrificati,

si è fermata la speranza.


Marte si è impossessato

dell’avidità strisciante di

venditori d’illusioni, con

il vento a mutare percorsi

agli aquiloni ed alle linee

poggiate su sabbie mobili

che cingono le nostre vite.


Uragani, orbi di ragioni,

accompagnano il delirio

quotidiano del Polifemo.


Dio si guarda d’intorno e

i poveri dell’universo soli

a vagare per confini strani.

 

A latere l’eterno inferno.


          Giuseppe Romano


25/10/2024

venerdì 4 ottobre 2024

Fantasmi


Siamo fantasmi che camminano

tra folle anonime distratte dalla

pioggia autunnale di settembre.


Fantasmi carichi di dolori oscuri

che costellano il corpo tremolante.


E’ tempo di bilanci, di canovacci

abbandonati, di amori svaniti non

più trovati eppure mai dimenticati.


La luce fioca d’un giorno grigio

si spegne nel silenzio che aleggia

d’intorno, alieno da timidi sorrisi.


Il vento non cessa di abbattere alberi

d’ulivo, lasciando la terra arida con i

fantasmi a vagare da soli nell’ignoto.

 

                            Giuseppe Romano


4/10/2024


 

domenica 25 agosto 2024

Rimembranze

 

Non dimenticare le parole,

dette sotto il gelso, in una

notte di splendida luna piena.


Invocavo, turbato dal riserbo di

sempre, atti impuri per saldare

i nostri corpi madidi di sudore.


Il silenzio, rotto dal frinire

di cicale impazzite dall’afa,

emergeva ruvido a ricordare


che non è più tempo di futuro,

ma dell’oggi che si vive attimo

per attimo, tra le vie traverse.

La folla anonima e un volto

con la luce negli occhi umidi.


                 Giuseppe Romano


25/08/2024

giovedì 15 agosto 2024

Vie impervie

 


Accerchiato dai demoni, che

ambiscono al mio corpo ed al

mio spirito, combatto ad armi

impari attraverso le autostrade.

La luce, che intravedo lontana,

illumina il tunnel ancora buio.


Le trazzere, ricordando la mia

infanzia, vivono ancora di afa

e polvere, indicando impervie

vie da seguire per il traguardo.

Trafitto da lividi ed invisibili

raggi, prono, inizio la strada,

accompagnato da angeli veri,


             Giuseppe Romano


15/08/2024


domenica 7 luglio 2024

Cruccio

 

Adesso che sei partita

le parole le ho trovate

per legarti al mio lago.


Ma si è fatto tardi, con

quella nuvola borghese

impegnata ad occultare

passati da dimenticare.


Emergono, inclinando il

sole, le ombre, i fantasmi

di sempre ed un pugno di

mosche che lordano volti.


Fissare nella mente la tua

immagine, non colmerà la

voragine della mia anima.


            Giuseppe Romano


7/07/2024

venerdì 28 giugno 2024

Refrain

 

E’ un continuo domani,

con la luna che ride di me

ed il sole che brucia la vita.


L’attesa, ritmata dall’onda,

morde la briglia come il

cavallo che mira il mossiere.


Improvviso lo sparo, la folla

che ringhia, il cuore impazzito

agogna arrivo e drappellone.


Mi giro d’intorno con rumori di

passi a caccia di fatui fantasmi.


L’attesa infranta da una muraglia.


Il refrain ripete forse domani.


Lacrime arano il viso rugoso.


                            Giuseppe Romano


28/06/2024

giovedì 20 giugno 2024

Incroci

 


Non vedo, al di là del ponte,

futuri penetranti, ma viluppi

che oscurano spaccati chiari.


Solo bambini, oggi, col viso

posto, all’infinito, a guardare

la profondità del mare infido.


Tra le mie memorie colme di

terre da rassodare, le albe col

nascente sole e l’amica zappa.


Da mangiare il pane raffermo

perché quello fresco pronto al

ritorno, condito da olio e sale.


Con il traguardo ad arpionarti

al primo angolo di vie astruse,

lo scorrere di pellicole vissute.


Oltre il ponte, lo sguardo vede

le farfalle variopinte e l’amore

che vive di sogni e di speranze.


Il respiro compagno di ventura.


                      Giuseppe Romano


20/06/2024


domenica 2 giugno 2024

Commento a “Oculus animae” di Glenda Dal Bosco

 

 

Glenda Dal Bosco è una giovanissima autrice di Malcesine, splendido borgo posto sulla sponda veronese del lago di Garda, che esordisce nel campo letterario con un suo romanzo thriller “Oculus animae” complesso ma articolato che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine. Ultimata la lettura del libro, ne sono rimasto positivamente coinvolto e sento quasi la necessità di esprimere un pensiero che mi aiuti a capire il senso dato ai personaggi e a tutta la storia.

Una storia che narra di giovani, di ambiente scolastico, di disagio giovanile, ma anche di amicizia, necessaria alla soluzione del dramma che all’interno si va via via sviluppando, ma soprattutto del profondo malessere che attraversa Marco, il ragazzo protagonista del romanzo, alle prese con le sue ossessioni e/o allucinazioni.

Marco è figlio del tempo che viviamo e vive un rapporto quasi conflittuale con la propria famiglia e con la sorella, che lui vede privilegiata nell’ambito familiare, che lo porta a rifiutare le cure per non migliorare la sua condizione di malato e lo induce ad allontanarsi in modo furtivo d casa per frequentare luoghi poco adatti ad un ragazzo della sua età.

In questo contesto si inserisce il filo conduttore del romanzo, che coinvolge il lettore, creando la giusta tensione, necessaria ad un romanzo giallo, con una scrittura semplice, ma scorrevole che aiuta chi legge ad arrivare nel più breve tempo possibile alla fine per scoprirne la soluzione.

Nel contempo possiamo dire che il mondo scolastico viene sfiorato e mai coinvolto dalle problematiche e dei drammi interiori di Marco, con le sue allucinazioni e le presenze positive e negative che avvincono la sua anima e che vogliono indirizzare in un senso o in un altro la sua volontà; quasi una assenza di chi, come la scuola, dovrebbe affrontare la preparazione didattica dei giovani per aiutarli ad entrare nel mondo del lavoro.

Un silenzioso protagonista di tutto il romanzo è Robert, il gatto di Marco che contribuisce, con l’affetto proprio di un animale domestico, a far sì che Marco trovi attimi di serenità al chiuso della propria stanzetta.

La fine del romanzo svela e rivela i dubbi che i vari personaggi attraversano, con il palesamento della trama che aiuta anche a capire dei vari personaggi che ne fanno parte, con il protagonista che trova alla fine la sua giusta dimensione di figlio, fratello e amico.

Dalla lettura del romanzo una profonda riflessione: I giovani hanno la necessità di sentirsi apprezzati e rivalutati, per non frenare la libertà di pensiero e per consentire loro di volare alto.


Giuseppe Romano


2/06/2024


domenica 28 aprile 2024

INAUGURAZIONE MOSTRA ABILITYART

 

    Giorno 26/04/2024 è stata inaugurata nel salone del Palazzo dei Capitani di Malcesine una mostra di opere originali dell’Associazione dei pittori che dipingono con la bocca o il piede. Contribuisce alla riuscita della mostra anche l’Associazione “Un sorriso solidale Malcesine” che, con Martina Gasparini, è sempre presente agli eventi solidali e culturali che si svolgono a Malcesine e non solo. Inoltre il Comune di Malcesine, con l’Assessorato alla Cultura, ha patrocinato l’evento ospitandolo nei locali del Palazzo dei Capitani.

 


 

Gli autori che espongono i loro dipinti sono SIMONA ATZORI, ANNALISA PAGANINI e NADIR FAKHOURY, tutti presenti alla serata, che, con i loro interventi, hanno descritto le opere e le loro emozioni.

 


 


Simona Atzori dipinge con i piedi ed è un’artista che ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo. Fa anche danza e ci ha narrato di avere danzato, pur priva di braccia, con tantissimi artisti internazionali.

 


 

Ci ha raccontato diversi momenti della sua vita con la sperimentazione di percorsi diversi, adottando tecniche più svariate per la sua pittura. Usa i piedi come fossero mani e adopera un sorriso meraviglioso per relazionarsi con chi l’ascolta, mandando un messaggio d’amore alla gente per dirci che la vita, pur con diverse sfaccetatura, va comunque vissuta.


Annalisa Paganini, con la sua arte, è conosciuta in tutto il mondo, Ci racconta la sua vita e gli inizi di artista. Figlia di un papà pittore ha da sempre respirato l’odore dei colori. Diplomata nel campo sanitario, le si manifesta la sclerosi multipla che la costringe alla sedia a rotelle e a dipingere con la bocca. Con l’arte ha superato le difficoltà e riversa le sue emozioni nella pittura. Anche questo un messaggio di vitalità che ci deve far riflettere e riconsiderare anche i nostri momenti che, spesso, ci sembrano insormontabili, quando, invece, ci sono persone che vivono con problematiche molto diverse dalle nostre.

 


 

NADIR FAKHOURY è un pittore di Malcesine che ha scoperto la pittura e l’Associazione HABILITYART di recente. A seguito di un grave incidente è stato costretto a vivere su una sedia a rotelle. Iniziato il nuovo percorso artistico, è entrato a far parte dell’Associazione che lo ha anche aiutato a crescere artisticamente, confrontandosi con altri artisti, aumentando la cerchia di amicizie. 

 


 


Tre storie diverse, ma uguali per la loro drammaticità. Eppure con un unico filo conduttore: l’arte, che fa crescere gli individui facendo capir loro che, nonostante gli ostacoli si possono superare le avversità, fare amicizie, conoscere nuovi luoghi. La vita è un sentiero pieno di curve, di rettilinei, di salite e di discese. Il mondo da percorrere per conoscerlo con un grazie caloroso agli artisti che ci conducono per mano.

Durante la serata ho colto emozioni ed ispirazione ed ho voluto dedicare agli artisti alcuni versi:


                                                                 Immagini


Tavolozze inanimate

tentano metamorfosi.


Pennelli e colori posti

su un tavolo in ordine

sparso. Attesa di luce.


Vagano senza respiro.


Arti dispersi nel vuoto

con vite da riassettare.


Sete di esserci ancora.


L’estro ribolle silente,

scuote pennelli, colori

rianima diafane effigi.


La mente risorge, con

nuove passioni prende

bozze e tavole candide.


Le tavolozze sorridono.


Il vento, intrigante, alita

su genti, immagini, volti.


Giuseppe Romano


28/04/2024


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