giovedì 31 gennaio 2019

CAROLINA MONACI E L'IRAN - UN'IMPRESA PER POCHI




Reduce dalla strabiliante impresa che l’ha contraddistinta in Iran, dove ha partecipato alla “IRANIAN SILK ROAD MARATHON”, Carolina Monaci, atleta di Nordic Walking, originaria di Malcesine, splendido paese collocato sulla sponda nord-orientale del Lago di Garda, il 29 Gennaio 2019 ha voluto condividere con i suoi concittadini nei saloni del Palazzo dei Capitani di Malcesine le emozioni vissute durante la gara e le esperienze accumulate durante la sua permanenza in Iran soprattutto per i contatti umani avuti con gli abitanti dei luoghi attraversati.
Numeroso, come sempre, il pubblico presente che l’ha attentamente ascoltata.
A supportarla nella sua esposizione il team che l’ha seguita durante la fase di preparazione alla competizione, con particolare attenzione al Mental Coach Vittorio Cantoni che si occupa di “Riequilibrio energetico posturale ed emozionale.
Riallacciandosi alle sue precedenti esperienze avute nell'anno 2014 (111 km no stop nel Sahara in Tunisia - 1^ donna e 4^ assoluta) e nel 2017 (Deserto della Namibia per il Sahara Race 250 km in autosufficienza a tappe - 2^ donna e 13^ assoluta), con i suoi bastoncini di Nordic Walking, Carolina ha voluto cimentarsi in questa nuova impresa che si è svolta nel deserto dell’Iran in un percorso di 250 Km. ed in un ambiente per lei completamente nuovo.
Iniziata la preparazione circa sei mesi prima, con l’aiuto del team che l’ha accompagnata nel suo percorso pre-gara, è giunta alla partenza con una condizione fisica e mentale ottimale che le ha consentito di attraversare il percorso in tutte le sue tappe ( 40 Km. la prima tappa, 40 Km. la seconda, 40 Km. la terza, 80 Km. la quarta, riposo la quinta giornata, 40 Km. la quinta, e 10 Km. la sesta, per un totale di 250 Km.).
Il giorno prima della gara gli atleti sono stati presentati alle autorità locali e alla comunità del luogo che si è prodigata in ospitalità ed attestati di stima agli ospiti stranieri. Da evidenziare che alla gara sono state ammesse a partecipare per la prima volta le donne, comprese le donne iraniane che, con orgoglio, hanno voluto essere presenti per simboleggiare la rinascita del loro paese. anche in ambito sociale.
La gara è partita per affrontare i 40 Km. della prima tappa con una temperatura di 30° e tanto vento durante il percorso, nella terza tappa gli atleti hanno attraversato il lago salato ed il punto più caldo della terra poi il deserto che è una grande lezione di vita e dà tanta gratidudine perchè ti aiuta a pensare e a valutare, nonchè a superare tutte le difficoltà che si presentano giorno dopo giorno.
Nella quinta tappa si è dovuto affrontare un percorso costituito da sabbia pesante e l’essere arrivati a quel punto faceva crescere la consapevolezza di essere vicini alla meta.
E’ stato un crescendo emozionale che ha arricchito Carolina nello spirito e nel corpo con la felicità di essersi classificata all’arrivo 1^ delle donne partecipanti e 5^ assoluta tra tutti i concorrenti..
L’incontro, corredato dagli interventi specificatamente tecnici del suo team, si è concluso con una graditissima sorpresa:
Carolina ha informato i presenti che verrà presto alla luce un libro, dal titolo “I miei deserti”, da condividere con chi vorrà assaporare le sue esperienze e le sue sofferenze.
Nel volume saranno descritti le sue radici, i primi passi, i suoi deserti adolescenziali, la sua vita di atleta e di mamma, i deserti attraversati con sofferenza e con gioia nello stesso tempo.
Una serata che ha suscitato ammirazione per una donna impegnata oltre che nello sport che pratica (Nordic Walking), anche nei contatti umani e nelle relazioni sociali, sicuramente l’orgoglio di una comunità che ha la fortuna di vivere in uno scenario unico allocato tra il Lago di Garda ed il Monte Baldo.
L’appuntamento con Carolina Monaci ed il suo libro è auspicato al più presto, certi di vivere le stesse emozioni provate questa sera.

                                                                                                    Giuseppe Romano


Malcesine, Palazzo dei Capitani, 29 Gennaio 2019

giovedì 17 gennaio 2019

Omaggio a Giorgione

  

Il vino buono

accompagna

il brasato e le patate.



L’occhio di Giorgione

vigila attento, unendo

l’aroma col contorno,

effondendo gradevoli

certezze, complici

una tavola imbandita,

testimone di bagordi,

e l’ironia di sempre

che stimola gaiezza.





                     Giuseppe Romano





16/01/2019


Giorgio Barchiesi è un conduttore televisivo,
scrittore, gastronomo e ristoratore italiano,
noto come “Giorgione”, che mi onora della
sua amicizia.






mercoledì 9 gennaio 2019

PROGETTO POESIA IN AULA 2.0.4


Oggi 9/01/2019, sono tornato a scuola per proseguire l’iter narrativo dei Promessi Sposi agli alunni della III^ B dell'Istituto Comprensivo Statale di Malcesine. Il “Progetto poesia in aula” è continuato con l’analisi dei vari personaggi che il Manzoni ci presenta, addentrandoci nel corpo centrale del romanzo. La complessa vicenda include il Conte zio, che si adopera per allontanare fra’ Cristoforo da Pescarenico e, come un violenta folata di vento, l’innominato. Quindi il Cardinale Federigo Borromeo che completa, con il suo carisma, la fase principale della conversione dell’innominato culminata nella liberazione di Lucia.
C rivedremo con i ragazzi, che ringrazio affettuosamente per la loro partecipazione ed il loro interesse, al fine di concludere il romanzo ed organizzare la chiusa finale che consentirà loro di riassumerne le considerazioni che hanno colto nell’ascoltare le parole del Manzoni.


                                                                                                                 Giuseppe Romano

               Malcesine, 9/01/2019

martedì 1 gennaio 2019

Solo poche ore




                                                Non parlarmi adesso.
                                                Solo poche ore
                                                per intendere che
                                                il vento dell'inverno.
                                                non è ancora migrato.
 
                                                Concedimi un secondo
                                                per capire e per capirti,
                                                evitando al vento dell'inverno
                                                di abbattere alberi
                                                che non risorgeranno più.

                                                                                      Giuseppe Romano

             1/01/2019 ore 1,54

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