Costruivamo barchette
con le foglie di canna .
Sognavamo l’America,
le strade allargate, luci
di mille colori, le storie.
Navigavano su stagni
creati dai temporali di
agosto, improvvisi, il
silenzio squarciato da
petulanti cicale, mesi
di afa, giorni bruciati
da sole incandescente.
Giungeva il tramonto,
richiami affannati nel
buio incipiente, mani
infangate da ripulire.
Andavamo a dormire
felici, le barche create
con le foglie di canna
svanite nel nulla, mari
solo sognati da piccoli
eroi adornati di niente.
Giuseppe Romano
15/11/2025
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