giovedì 20 novembre 2025

Università del Tempo Libero: Conoscere i Capolavori dell'Umanità. LaCappella Sistina di Michelangelo.

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


ANNO ACCADEMICO 2025-2026


- Conoscere i capolavori dell’umanità: La  Cappella Sistina di Michelangelo.


Il nuovo anno accademico dell’Università del tempo libero ha inserito, tra gli argomenti da trattare, la Cappella Sistina, un capolavoro dell’Umanità che tutto il mondo ci invidia.

La lezione odierna è stata tenuta dalla Prof.ssa Albertina Cortese che, con passione e competenza, ci ha illustrato, per linee generali, la genesi e le caratteristiche della Cappella.

Premesso che dal 1878 è il luogo dove si svolge il conclave (Riunione plenaria dei cardinali riuniti, al massimo entro 20 giorni dalla morte di un pontefice, per eleggere il nuovo), la Cappella Sistina, dedicata a Santa Maria Assunta in Cieli, è la principale Cappella del Palazzo Apostolico, nonché uno dei più famosi tesori culturali e artistici della Città del Vaticano, Sede temporale attuale dei Pontefici Romani.

Costruita tra il 1475 e il 1481 circa da Papa Sisto IV della Rovere, lunga 40,20 mt, larga 13,40 mt, è alta 18 mt con un soffitto a botte alto al centro 20 mt., aveva all’inizio una funzione periferica in quanto i Papi non risiedevano in Vaticano, ma al Quirinale in quanto anche capi temporali dello Stato Pontificio.

Sisto IV, già dopo la sua elezione (agosto 1471), iniziò un’opera di interventi di recupero e monumentalizzazione del tessuto urbano di Roma che culminò nella ricostruzione e nella decorazione della cappella palatina del Palazzo Apostolico che, successivamente, prese il suo nome.

Il progetto architettonico (1473) fu realizzato da Baccio Pontelli e l’intero edificio fu rivestito di una cortina laterizia, rinforzato da un basamento a scarpa e furono realizzate nuove volte.

Lo splendido complesso voluto da Sisto IV fu anche nei decenni successivi al centro degli interessi dei pontefici, con notevoli interventi di interesse culturali, ma agli inizi del 1504, per uno smottamento delle strutture, fu necessario intervenire strutturalmente per ripristinare la cappella mettendola in sicurezza.

Il Pontefice regnante Giulio II della Rovere fece restaurare la volta rendendola agibile dopo la metà di ottobre.

Nell’aprile del 1506 venne a Giulio II l’idea di rifare la decorazione della volta e affidò a Michelangelo Buonarroti anche i lavori per la realizzazione di una Sepoltura del papa. Il progetto venne bloccato per intrighi che determinarono la temporanea fuga di Michelangelo da Roma, ma, superate le incomprensioni, l’artista ritornò a Roma e firmò un nuovo contratto per realizzare la decorazione del soffitto utilizzando tecniche di pittura innovativa che richiedevano, per la difficoltà dell’opera, strutture di supporto e una speciale impalcatura al fine di permettere un lavoro agevole in ogni parte della volta.

Con l’aiuto di diversi artisti suoi assistenti (Botticelli, Ghirlandaio, Perugino) Michelangelo decorò le pareti e la volta con affreschi che riproducono le Storie di Mosè, le Storie di Cristo, il Giudizio Universale.

Le volte e le lunette furono realizzate da Michelangelo tra il 1508 e il 1512, mentre la parete di fondo sopra l’altare (del Giudizio universale) tra il 1535 e il 1541 circa.

Nella sua opera Michelangelo narrò la creazione del mondo e la narrazione biblica dell’umanità col Giudizio universale e l’Arca di Noè, rappresentando i vari personaggi nudi per indicare la forza spirituale dell’uomo e una visione grandiosa dell’umanità, un’idea di “uomo-eroe” che grandeggia anche nel peccato richiamandosi al concetto di antropocentrismo proprio del Rinascimento.

Censurata negli anni, il 21 gennaio 1564 la Congregazione del Concilio di Trento dispose la copertura di ogni oscenità affidando il compito a Daniele di Volterra che fu soprannominato “Braghettone” che si limitò comunque a rivestire con panni svolazzanti le nudità di alcune figure con la tecnica della temperatura a secco con l’eccezione della coppia di San Biagio e Santa Caterina d’Alesandria che erano oggetto delle critiche più scandalizzate.

In occasione dei lavori di restauro concluso nel 1994 dopo tre anni, tutte le “braghe” tarde sono state asportate, mentre sono state mantenute quelle cinquecentesche, testimonianza storica della Controriforma.

Da evidenziare che nel 1517 Martin Lutero si separò dal Cattolicesimo dando vita al Protestantesimo e Michelangelo, con la sua pittura, ha voluto far vedere il cambiamento e il suo dolore.

La Cappella Sistina è, indubbiamente, un’opera grandiosa realizzata in un particolare periodo storico (Rinascimento) che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna e che diede vita ad un nuovo modo di concepire il mondo e sé stessi, sviluppando le idee dell’Umanesimo, influenzando per la prima volta anche le arti figurative e la filosofia corrente.

Sconvolgimenti economici, politici, religiosi e sociali che sicuramente hanno indirizzato Michelangelo a sviluppare le sue tematiche pittoriche anche nella realizzazione degli affreschi che si possono ammirare visitando la Cappella Sistina, luogo dove si svolge il conclave per l’elezione dei Papi, inserita nel percorso dei Musei Vaticani dello Stato Città del Vaticano che, dopo la caduta dello Stato Pontificio nel 1870, diventò Sede Universale del Cristianesimo, nonché sede temporale dei Papi.


                                                                          Giuseppe Romano


Malcesine, 18 Novembre 2025

 

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