Oggi
sono tornato in aula per la seconda
volta al fine di continuare a tessere con i ragazzi il discorso sulla
poesia iniziato la settimana scorsa.
Ho
trovato i ragazzi interessati all'argomento ed ognuno di loro, con
una parola, ha, alla luce del discorso introduttivo fatto il primo
giorno d' incontro, ha avanzato una riflessione su ciò che per loro
era la poesia.
Per
loro la poesia è:
Rima,
Spensieratezza, Fantasia, Comunicazione, Liberazione, Espressione,
Scrittura, Bellezza, Divertimento, Sentimento, Romanticismo,
Amicizia, Ispirazione, Emozione, Impegno, Attualità, Idea, Simpatia,
Sintesi, Melodia, ecc..
Ogni
parola rappresenta effettivamente ciò che si intende per poesia ed
il poeta con la poesia intende trasmettere emozione, comunicando nel
contempo un messaggio da trasmettere a chi ti ascolta o a chi ti
legge.
Si
evince, pertanto, la serietà dei destinatari del Progetto per una
Scuola che deve essere formativa di soggetti che, domani, saranno
parte della nuova società.
I
ragazzi hanno commentato, anche, la mia poesia “Digitazione”, che
mette in evidenza la trasformazione dei rapporti tra le persone con
l'avvento della tecnologia che ha allontanato a mio parere le vecchie
complicità che ci potevano essere tra una madre ed una figlia,
intente a digitare messaggi ognuno sul proprio telefonino, anzichè
parlare e scambiarsi pensieri anche di carattere personali.
Digitazioni
Assorto nei pensieri
vaganti nel nulla
quotidiano,
come un lampo
improvviso,
un'immagine
sconvolge la mente
dal suo peregrinare
irrazionale.
Due tazze vuote,
asservite
a labbra desiose di
ristoro,
immobili attendono
lo scorrere
del tempo,
osservando una madre
ed una figlia ancora
da svezzare
intente a digitare
elettronici tasti.
Perse, nel labirinto
dell'era digitale,
le parole strillate
ai quattro venti e
dettate dal cuore,
fiumi in piena
a fondere emozioni
inesplorate.
Divise dai tasti,
madre e
figlia alienano
parole,
abbarbicate a moduli
lanciati
nei buchi neri della
vita.
Dissolte nell'ozono
le complicità
leganti.
Giuseppe
Romano
A
conclusione la lettura della poesia “Il tempo” scritta
dall'alunno Zeno, che ha recepito, con sensibilità eccezionale, il
discorso poetico che intendiamo portare avanti.
Giuseppe
Romano
Malcesine,
7/02/2017
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