E’ suonata la campana della chiesa.
A festa.
Con giubilo il popolo si manifesta:
Siamo liberi.
E posso abbracciare il mio vicino.
In libertà.
L’angoscia di ieri e i martiri
abbandonati sul selciato.
Abbiamo ritrovato i nostri corpi.
Con il nostro fratello, figurato da nemico,
rannicchiato all’angolo di scure strade,
spogliato dagli orrori dei silenzi.
Ricordare, non dimenticare.
La storia, abbeverata di memoria,
occultata da ciechi polifemi.
Ma se io penso e tu respiri, gratitudine a
quelli che si nutrirono di sterco e polvere.
25 Aprile.
Non macchiamo la libertà
conquistata con il sangue.
Il labirinto ha valicato il Rubicone.
Giuseppe Romano
24/04/2024
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