giovedì 2 giugno 2022

Volevo...

 

Sono andato via dal mare per

non bagnare le caviglie e non

ascoltare “tutti al mare” nella

balera colma di danzatori fatui.


Volevo ascoltare solo messaggi

del vento che, nulla assentendo,

accelera eventi suggerendo gli

occhi da fulminare con sguardi.


Volevo inventare delicate parole,

estraendole da un pozzo profondo,

colpendo le più recondite corde di

un cuore rotolante su storti binari.

Impararle a memoria nel silenzio

più assoluto e scolpire poi sassi

raccattati lungo le vie tortuose

d’una itinerante e instabile vita.

Mi resta solo di guardare il lago

che, con le sue acque, addolcisce

gli attimi disordinati, perforanti i

bioritimi dell’aorta ancora pulsante.


Volevo ritrovare il tempo, oramai

svanito nella nebbia dei ricordi, e

il mare abbandonato per una gloria

che non appartiene a vie calpestate.


Ho solo incontrato incantevoli occhi

di colore smeraldo che rammentano

acque lacustri e montuose catene

interdette a naviganti infiacchiti.


                    Giuseppe Romano


2/06/2022








1 commento:

Caterina ha detto...

Poesia evocativa che esalta splendide immagini poetiche. Complimenti.

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