giovedì 25 novembre 2021

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

 In  occasione  della  giornata  mondiale  contro la  violenza  sulle donne,  l'Associazione "Un Sorriso Solidale"   di   Malcesine   ha promosso   l'evento   "SEMPLICEMENTE LEI  ...in cammino verso il rispetto!", consistente in una passeggiata lungo le strade del centro storico di Malcesine e soste nelle piazzette più rappresentative del paese, con una breve escursione  all'interno del  Castello Scaligero, e conclusione a Palazzo dei Capitani.

     Durante la sosta presso l'ex Asilo Pariani esibizione  di danza aerea a cura di Desideria Chinzari,  mentre nelle altre piazze si sono susseguiti molteplici interventi di tanti partecipanti con lettura a tema di poesie, fatti di cronaca e pensieri con argomenti inerenti al momento.

Invitato a partecipare da Marina Gasparini, ho avuto l'onore di aprire il pomeriggio con una mia poesia "Storie di donne" scritta per l'occasione. Successivamente ho letto "Caligine" e chiuso la serata con "Appunti di viaggio", tutte apprezzate dai numerosi presenti. Un ringraziamento, oltre che a Martina Gasparini, vorrei rivolgerlo a Sabrina Vincenzi che ha brillantemente collaborato per la perfetta riuscita del pomeriggio e, naturalmente, al Comune di Malcesine che ha patrocinato l'evento. Di seguito il manifesto appositamente preparato per l'occasione e le mie poesie lette durante le soste.   


 

      Storie di donne


E’ morta! Lei è morta!


Non hanno sentito gridare

vicini curiosi lesti a spiare.


Fissavano, dietro gli scuri,

il corpo flessuoso, non l’ansia

che attanagliava il suo cuore.


Però! In minigonna, ignude le

gambe, le labbra che sembrano

dire che tutto va bene di giorno.


Col suo uomo che ingoia veleno,

intendendo malcelate astrazioni

di empi vicini bavosi e pedanti.

Confessa gli sbagli, sgualdrina.


Al primo rifiuto, cinghiate, non

fanno male, non incidono corpi,

invadono il cuore eternamente.

Il vicino ricomincia a sparlare,

la vecchia non vede mai nulla,

l’assalto riprende aggressivo.


Cinghiate si mutano in pugni,

gli occhi diventano neri, paura

di respirare libertà conquistate.


Chi è stato? E’ nulla, sono solo

caduta per caso, inconveniente

di storie celate all’eccitazione.


E’ vero, lui beve, ma appena un

bicchiere di sera, fa tardi la notte

e la bionda intralcia il cammino.


Torna da me, mi dona uno sbuffo,

accarezza il mio viso, abbandona

il silenzio per circuire il temporale.


Ed io lo perdono, testimone la luna.


Ma il sole che nasce si oscura, nubi

inattese bucano splendenti orizzonti,

la paura ritorna, Caino insegue Abele.




Lontano da occhi indiscreti, di notte,

riprende a picchiare, all’angolo bimbi

spauriti gridano al vento le loro paure.


Credo che domani tenterò la mia quiete,

per fuggire lontano dagli orribili giorni

compagni della mia gioventù violentata.


Le onde del mare in tempesta accolgono

il sangue versato, i gabbiani volano muti.


D’intorno le lacrime sparse di coccodrillo.


                            Giuseppe Romano


                   27/10/2021

 

                                                                  Caligine


Non si è affrancato l’onere

che grava sulle nostre anime

invadendo l’universo intero.


L’ellittico percorso non usa

discernere il pio dal nefando

con le acque divenute spente.


Succubi dell’usuale normalità,

soggiaciamo ai gerghi reiterati

incrociando violentati labirinti.

Quando il sipario sarà innalzato,

la verità svelata a giorni alterni,

la vita attraverserà deserti e oasi.


La luce oscurata da serali ombre.

                                Giuseppe Romano

            27/09/2021

 

                                                         Appunti di viaggio


Come stai non ti chiedo,

malissimo, lo so. Ma devi

avere pazienza ed aspettare

che passi la piena del fiume,

tornando al fluire normale.


Dopo le guerre, che violentano

uomini e cose, torna la pace,

coi palazzi che rinascono belli,

con gli umani a meditare per

le macerie lasciate sul fronte.


Così è stato da sempre.


Non serve restare in silenzio

quando ti chiedono l'ora, o

versare ancora lacrime amare.

Quelle versate, dopo il tuono

esploso a cielo sereno, forse

non bastano a mondare il dolore,

ma il fiore che cresce ha bisogno

di cure, di humus, di luminosi

sorrisi, non per scordare, ma

per cementare i ricordi.


Arrampicarsi sui fianchi

dei monti, toccare la cima,

cadere improvviso di schianto.

Nonostante il dolore, si rialza

chi è forte, ne ho la certezza.


E non schiaffeggiare chi ti

tende la mano per starti vicino.

Mancate risposte o frasi pungenti

sferzano l'animo del nominato,

causando tormenti violenti.


Con il cielo terso ed il sole

nascente, interdetti a donare

speranze, con il mare che copre

la sabbia, affogando residue parole,

aumenti dolore a dolore.


                 Giuseppe Romano

3/08/2017




1 commento:

angelo battaglia ha detto...

Bellissima iniziativa del comune di Malcesine, ma bisogna ricordare sempre ogni giorno delle orribile giornate che subiscono le donne maltrattate e uccise. Molto belle le tue letture specialmente la prima, complimenti Pino, un saluto e buona serata, Angelo.

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