domenica 17 maggio 2020

Tedio


.

Ancora un giorno
sta attraversando
l’azzurro del cielo,
con il sole cangiante
tra nuvole incerte
di piangere o ridere,
per animare anonime
ore di silenzi, di noie,
di scialbi fermenti.

Sogno il rumore di un
sasso che lambisca la pelle
dell’acqua increspata, e
il concentrico cerchio
affiorato dal nulla
ad agguantare nel ventre
opulento sagome ignote.

Attendo, nel vuoto spettrale,
segnali di fumo a svelare
bui sentieri da rischiarare, e
verbi indicanti vie da varcare
per giungere certo alla meta.

Giuseppe Romano

          17/05/2020


2 commenti:

OLga ha detto...

Amo il lago di Garda dove è nato mio padre.Buona serata Olga.

giorgio giorgi ha detto...

Forse i sogni potrebbero aiutare, dare qualche segnale...

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