domenica 5 giugno 2016

Digitazioni


Assorto nei pensieri
vaganti nel nulla quotidiano,
come un lampo improvviso,
un'immagine sconvolge la mente
dal suo peregrinare irrazionale.

Due tazze vuote, asservite
a labbra desiose di ristoro,
immobili attendono lo scorrere
del tempo, osservando una madre
ed una figlia ancora da svezzare
intente a digitare elettronici tasti.

Perse, nel labirinto dell'era digitale,
le parole strillate ai quattro venti e
dettate dal cuore, fiumi in piena
a fondere emozioni inesplorate.

Divise dai tasti, madre e
figlia alienano parole,
abbarbicate a moduli lanciati
nei buchi neri della vita.

Dissolte nell'ozono
le complicità leganti.

                                    Giuseppe Romano

4/06/2016

1 commento:

silvia de angelis ha detto...

Versi di particolare espressività, molto apprezzati
Un saluto,silvia

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