mercoledì 15 settembre 2021

Sibilo

 


Per lenire dolore e lacrime

che avvolgono il tuo corpo

bacerei le tue fresche mani.


Veglierei alle tue estremità

raccattando il tenue respiro

devastato dal pianto riposto.


Fisserei su una candida tela

i contorni dell’angelico viso

solo fossi un traviato pittore.


Racimolerei parole mai dette,

da una vita attese, frammenti

di notti insonni e senza stelle.


Il sibilo del vento mi solleva

dal torpore, rimembrandomi

indecisi domani da permeare.


Emerge, dallo scuro notturno,

una soave creatura all’albore

dei suoi sogni, gli occhi rapiti.


                  Giuseppe Romano


15/09/2021


2 commenti:

Woman Today ha detto...

Una poesia molto commovente, mi ha fatto venire gli occhi lucidi a momenti. Grazie per la condivisione!

OLga ha detto...

bella poesia!

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