domenica 3 agosto 2014

Basta


Quando tu scrivi basta

schermi aritmie,

sbandi la mente,

implodi pensieri.


Nella greve giornata,

pregna di nuvole nere,

invano un pallido sole

invoca corsie da scaldare.



Basta rimane scolpito

indelebile al muro,

testimone di tornanti sinuosi

lambiti da amene panchine.



La saetta precede

il fragore del tuono.



Elefanti di marmo stupiti.





                             Giuseppe Romano



               3/08/2014

1 commento:

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Una lirica molto particolare....mi piace!

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