lunedì 1 settembre 2025

Vorrei incontrare Dio

 

Ho iniziato a cercare Dio nelle

trazzere assolate che scortano

la mia mente tarata da pensieri

blasfemi avulsi da ordine certo.


Ove lo avessi incontrato il cuore

sarebbe impazzito di gioia per la

luce improvvisa che, abbattendo

il mio buio, mi avrebbe salvato.


Gli avrei chiesto di poveri bimbi

ammazzati, di adulti in ginocchio

a pregare, di palazzi distrutti da

bombe cadute, di vie insaguinate.


Un cero avrei acceso se lo avessi

incontrato, con un ramo di ulivo

da affiggere al muro silente che

accoglie le voci di diverse etnie.


Dai salotti rivestiti di pelli, voci

stentoree, soluzioni di giochi, di

luci, di lussuose dimore e bimbi

segnati destinati a non essere più.


Il Dio, che agognavo incontrare,

assente e distratto, non fornisce

le attese risposte, mentre il cielo

è straziato dalla gente che muore.


                          Giuseppe Romano


1/09/2025

domenica 3 agosto 2025

Forse

 

Forse non dovrei scrivere

quelle stucchevoli parole.


Sanno di desueti momenti

e odorano di muffa antica.


Creano imbarazzo a te che

leggi e a chi ascolta litanie

orbe di promesse e domani.


Non è più tempo di festini

ma di necrologi da leggere

in silenzio per non tediare

il vicino che ti sbircia nuda.


Il rigido silenzio affiora tra

parole che non saranno mai

lette per non aprire fenditure

nel muro di limpido cristallo.


                     Giuseppe Romano


3/08/2025






mercoledì 30 luglio 2025

Non so nuotare

 

In queste acque putride,

sature di perversi miasmi,

non so cavalcare il mare.

 

Dall’alto di grattacieli vestiti a

festa signori inanellati emettono

sentenze per dire ma non fare.


Si continua a morire nelle terre

di nessuno e a rimandare incontri

con nuvole nere oscuranti il sole.


Non so nuotare in questo derelitto

mondo orfano di vite abbandonate

sui rifiuti esposte al vento e al sole.


Stillicidio di popoli annientati da

bramosia di avidi lanzichenecchi

che vogliono la roba dei perdenti.


Ed io continuo a non saper nuotare.

 

                      Giuseppe Romano


30/07/2025

lunedì 21 luglio 2025

Striscia

 

Quelle luci intermittenti

che illuminano la striscia

non sono stelle cadenti ma

fiamme che bruciano carni

innocenti a caccia di acqua

per placare fame e sete con

lacrime che bagnano il viso

freddo che non impietosisce

gli aspri e anonimi guardiani.


Riempiono la scena scheletri

di case ed il dolore compagno

della solitudine che attanaglia

il cuore con le bugie a scrivere

la scena usurpata da una arena

di tombe scippate dell’identità.


                           Giuseppe Romano


21/07/2025




venerdì 11 luglio 2025

Fiori recisi

 

Quanti fiori, appena sbocciati,

recisi da temporali improvvisi

che fanno schiantare certezze.

Fulmini che abbagliano stanze

desolatamente vuote private di

domani radiosi ormai oscurati.


Nubi nere abbattono sicurezze

con la rabbia quotidiana che ci

accompagnerà perfida perenne.

Sulla nuda terra solo le lacrime

amare, ogni giorno, delle madri

annientate da tormenti al cuore.


Abbarbicata ai muri l’edera per

rammentare questi fiori falciati

sensa senso con Benaco silente. 

 

                           Giuseppe Romano


11/07/2025













giovedì 3 luglio 2025

Attendendo risposte


Le domande, orbe di risposte,

non sono domande, ma parole

che volano via, come aquiloni

impazziti a caccia di scirocco

e di nuvole pregne di tristezze.


Alla donna bambina, ancora in

attesa di dormire stretta ad una

bambola, chiedo se il desiderio

rimane ancora vivo nonostante

l’amore nato al sorgere del sole. 

 

Sogno risposte vere non silenzi.

 

                         Giuseppe Romano


3/07/2025

 

martedì 3 giugno 2025

Clessidra

 

Granelli di sabbia accarezzano

silenziosamente la via angusta

della clessidra annebbiando tra

luci e ombre i viaggi dismessi.


La strada ostacolata dai ricordi

ammassati nel tempo insediata

da fiori appassiti e disseminati

negli anni da speranze e dolori.


Inesorabile la sabbia continua

lo stillicidio del suo cammino

ignorando chiarori del tempo

lontano ma abraso dal vivere.


I granelli di sabbia, impauriti,

sussultano per non cadere nel

buio della notte senza domani.


E la clessidra emette sentenze. 

 

                          Giuseppe Romano


3/06/2025


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