domenica 7 luglio 2024

Cruccio

 

Adesso che sei partita

le parole le ho trovate

per legarti al mio lago.


Ma si è fatto tardi, con

quella nuvola borghese

impegnata ad occultare

passati da dimenticare.


Emergono, inclinando il

sole, le ombre, i fantasmi

di sempre ed un pugno di

mosche che lordano volti.


Fissare nella mente la tua

immagine, non colmerà la

voragine della mia anima.


            Giuseppe Romano


7/07/2024

venerdì 28 giugno 2024

Refrain

 

E’ un continuo domani,

con la luna che ride di me

ed il sole che brucia la vita.


L’attesa, ritmata dall’onda,

morde la briglia come il

cavallo che mira il mossiere.


Improvviso lo sparo, la folla

che ringhia, il cuore impazzito

agogna arrivo e drappellone.


Mi giro d’intorno con rumori di

passi a caccia di fatui fantasmi.


L’attesa infranta da una muraglia.


Il refrain ripete forse domani.


Lacrime arano il viso rugoso.


                            Giuseppe Romano


28/06/2024

giovedì 20 giugno 2024

Incroci

 


Non vedo, al di là del ponte,

futuri penetranti, ma viluppi

che oscurano spaccati chiari.


Solo bambini, oggi, col viso

posto, all’infinito, a guardare

la profondità del mare infido.


Tra le mie memorie colme di

terre da rassodare, le albe col

nascente sole e l’amica zappa.


Da mangiare il pane raffermo

perché quello fresco pronto al

ritorno, condito da olio e sale.


Con il traguardo ad arpionarti

al primo angolo di vie astruse,

lo scorrere di pellicole vissute.


Oltre il ponte, lo sguardo vede

le farfalle variopinte e l’amore

che vive di sogni e di speranze.


Il respiro compagno di ventura.


                      Giuseppe Romano


20/06/2024


domenica 2 giugno 2024

Commento a “Oculus animae” di Glenda Dal Bosco

 

 

Glenda Dal Bosco è una giovanissima autrice di Malcesine, splendido borgo posto sulla sponda veronese del lago di Garda, che esordisce nel campo letterario con un suo romanzo thriller “Oculus animae” complesso ma articolato che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine. Ultimata la lettura del libro, ne sono rimasto positivamente coinvolto e sento quasi la necessità di esprimere un pensiero che mi aiuti a capire il senso dato ai personaggi e a tutta la storia.

Una storia che narra di giovani, di ambiente scolastico, di disagio giovanile, ma anche di amicizia, necessaria alla soluzione del dramma che all’interno si va via via sviluppando, ma soprattutto del profondo malessere che attraversa Marco, il ragazzo protagonista del romanzo, alle prese con le sue ossessioni e/o allucinazioni.

Marco è figlio del tempo che viviamo e vive un rapporto quasi conflittuale con la propria famiglia e con la sorella, che lui vede privilegiata nell’ambito familiare, che lo porta a rifiutare le cure per non migliorare la sua condizione di malato e lo induce ad allontanarsi in modo furtivo d casa per frequentare luoghi poco adatti ad un ragazzo della sua età.

In questo contesto si inserisce il filo conduttore del romanzo, che coinvolge il lettore, creando la giusta tensione, necessaria ad un romanzo giallo, con una scrittura semplice, ma scorrevole che aiuta chi legge ad arrivare nel più breve tempo possibile alla fine per scoprirne la soluzione.

Nel contempo possiamo dire che il mondo scolastico viene sfiorato e mai coinvolto dalle problematiche e dei drammi interiori di Marco, con le sue allucinazioni e le presenze positive e negative che avvincono la sua anima e che vogliono indirizzare in un senso o in un altro la sua volontà; quasi una assenza di chi, come la scuola, dovrebbe affrontare la preparazione didattica dei giovani per aiutarli ad entrare nel mondo del lavoro.

Un silenzioso protagonista di tutto il romanzo è Robert, il gatto di Marco che contribuisce, con l’affetto proprio di un animale domestico, a far sì che Marco trovi attimi di serenità al chiuso della propria stanzetta.

La fine del romanzo svela e rivela i dubbi che i vari personaggi attraversano, con il palesamento della trama che aiuta anche a capire dei vari personaggi che ne fanno parte, con il protagonista che trova alla fine la sua giusta dimensione di figlio, fratello e amico.

Dalla lettura del romanzo una profonda riflessione: I giovani hanno la necessità di sentirsi apprezzati e rivalutati, per non frenare la libertà di pensiero e per consentire loro di volare alto.


Giuseppe Romano


2/06/2024


domenica 28 aprile 2024

INAUGURAZIONE MOSTRA ABILITYART

 

    Giorno 26/04/2024 è stata inaugurata nel salone del Palazzo dei Capitani di Malcesine una mostra di opere originali dell’Associazione dei pittori che dipingono con la bocca o il piede. Contribuisce alla riuscita della mostra anche l’Associazione “Un sorriso solidale Malcesine” che, con Martina Gasparini, è sempre presente agli eventi solidali e culturali che si svolgono a Malcesine e non solo. Inoltre il Comune di Malcesine, con l’Assessorato alla Cultura, ha patrocinato l’evento ospitandolo nei locali del Palazzo dei Capitani.

 


 

Gli autori che espongono i loro dipinti sono SIMONA ATZORI, ANNALISA PAGANINI e NADIR FAKHOURY, tutti presenti alla serata, che, con i loro interventi, hanno descritto le opere e le loro emozioni.

 


 


Simona Atzori dipinge con i piedi ed è un’artista che ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo. Fa anche danza e ci ha narrato di avere danzato, pur priva di braccia, con tantissimi artisti internazionali.

 


 

Ci ha raccontato diversi momenti della sua vita con la sperimentazione di percorsi diversi, adottando tecniche più svariate per la sua pittura. Usa i piedi come fossero mani e adopera un sorriso meraviglioso per relazionarsi con chi l’ascolta, mandando un messaggio d’amore alla gente per dirci che la vita, pur con diverse sfaccetatura, va comunque vissuta.


Annalisa Paganini, con la sua arte, è conosciuta in tutto il mondo, Ci racconta la sua vita e gli inizi di artista. Figlia di un papà pittore ha da sempre respirato l’odore dei colori. Diplomata nel campo sanitario, le si manifesta la sclerosi multipla che la costringe alla sedia a rotelle e a dipingere con la bocca. Con l’arte ha superato le difficoltà e riversa le sue emozioni nella pittura. Anche questo un messaggio di vitalità che ci deve far riflettere e riconsiderare anche i nostri momenti che, spesso, ci sembrano insormontabili, quando, invece, ci sono persone che vivono con problematiche molto diverse dalle nostre.

 


 

NADIR FAKHOURY è un pittore di Malcesine che ha scoperto la pittura e l’Associazione HABILITYART di recente. A seguito di un grave incidente è stato costretto a vivere su una sedia a rotelle. Iniziato il nuovo percorso artistico, è entrato a far parte dell’Associazione che lo ha anche aiutato a crescere artisticamente, confrontandosi con altri artisti, aumentando la cerchia di amicizie. 

 


 


Tre storie diverse, ma uguali per la loro drammaticità. Eppure con un unico filo conduttore: l’arte, che fa crescere gli individui facendo capir loro che, nonostante gli ostacoli si possono superare le avversità, fare amicizie, conoscere nuovi luoghi. La vita è un sentiero pieno di curve, di rettilinei, di salite e di discese. Il mondo da percorrere per conoscerlo con un grazie caloroso agli artisti che ci conducono per mano.

Durante la serata ho colto emozioni ed ispirazione ed ho voluto dedicare agli artisti alcuni versi:


                                                                 Immagini


Tavolozze inanimate

tentano metamorfosi.


Pennelli e colori posti

su un tavolo in ordine

sparso. Attesa di luce.


Vagano senza respiro.


Arti dispersi nel vuoto

con vite da riassettare.


Sete di esserci ancora.


L’estro ribolle silente,

scuote pennelli, colori

rianima diafane effigi.


La mente risorge, con

nuove passioni prende

bozze e tavole candide.


Le tavolozze sorridono.


Il vento, intrigante, alita

su genti, immagini, volti.


Giuseppe Romano


28/04/2024


giovedì 25 aprile 2024

Anniversario

 



E’ suonata la campana della chiesa.

A festa. 

 

Con giubilo il popolo si manifesta:

Siamo liberi.


E posso abbracciare il mio vicino.

In libertà.


L’angoscia di ieri e i martiri

abbandonati sul selciato.


Abbiamo ritrovato i nostri corpi.


Con il nostro fratello, figurato da nemico,

rannicchiato all’angolo di scure strade,

spogliato dagli orrori dei silenzi.

 

Ricordare, non dimenticare.


La storia, abbeverata di memoria,

occultata da ciechi polifemi.


Ma se io penso e tu respiri, gratitudine a

quelli che si nutrirono di sterco e polvere.


25 Aprile.


Non macchiamo la libertà

conquistata con il sangue.


Il labirinto ha valicato il Rubicone.


                                     Giuseppe Romano


24/04/2024

martedì 16 aprile 2024

Improvvisa la pioggia

 


Scusa se ho aggredito

la pioggia improvvisa.


Volevo coinvolgere il

candore della tua vita

ma non è nato tempo.


Scomparso dal radar.


I rimpianti, la pioggia

ad allagare il mio viso,

la speranza del futuro.


Urlerò il tuo nome per

ascoltare l’eco e la mia

voce, montagne russe a

violentare il mio avanti.


Intravedo il tuo corpo e

la mia ansia, chiaroscuri

sconvolgono l’esistenza.



                   Giuseppe Romano


16/04/2024


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