martedì 17 novembre 2020

Un programma per Malcesine

 

Mi sono chiesto, in questi tempi di chiusura forzata causata dalla pandemia che sta forzando le menti ed il fisico dei cittadini, se si potesse stilare un programma di ulteriore valorizzazione strutturale e ambientale di Malcesine che attira sempre il turista nazionale ed internazionale, favorito dalla sua allocazione al nord del lago di Garda, sponda orientale, dal Baldo posto a 2000 mt, ma raggiungibile in tempi brevissimi dalla funivia, dal panorama globale che lo investe a 360 gradi.




 

Per me, di provenienza meridionale, ma cittadino del mondo, oramai assorbito nel tessuto sociale della cittadina, un esercizio a lunga gittata che, nella sua complessità, mi emoziona e mi intriga per le proposte che, secondo me, potrebbero essere propedeutiche per un miglioramento sociale, culturale e turistico del paese.

Premesso che abito a Malcesine in via continuativa da circa vent’anni, che l’ho conosciuta negli anni ‘70, che negli anni 80/90 le mie ferie erano sempre indirizzate verso il Lago di Garda, mi viene naturale augurarmi un ulteriore miglioramento per il territorio ed il tessuto sociale del paese.


Ho avuto modo di constatare che, ultimamente, le Amministrazioni Comunali succedutesi negli ultimi tempi non sempre si sono mosse con dinamismo e, a mio parere, pochi sono stati gli interventi di una certa portata ed a lunga gittata tali da creare un ideale ponte verso gli anni futuri.

E’ notorio che Malcesine, con il Castello Scaligero, il Monte Baldo, la Fraglia Vela, ed altre peculiarità, rappresenta un ottima meta per il turismo di massa. Ma, se i miei ricordi non sono più offuscati dalla senilità, rammento presenze turistiche maggiori rispetto a quelle attuali, con un turismo più qualitativo, sicuramente più giovane, e con una proposta di eventi variegati. Di fatto, a mio parere, Malcesine si è trasformato in qualcosa di inerte, un luogo per dormire, anzicchè un luogo da esplorare.


 

Oltre tutto bisogna valutare anche la innovazione determinata dalle diverse offerte via internet, una diversa possibilità di raggiungere mete anche più lontane, un modo nuovo di proporsi alla clientela.

E, pertanto, anche se in punta di piedi, cosciente che le mie sono idee che necessitano sicuramente di confronti con la cittadinanza tutta, mi accingo a evidenziare alcune proposte che potrebbero favorire un miglioramento del tessuto strutturale, ambientale e culturale del nostro territorio.

E’ di tutta evidenza che i cambiamenti, soprattutto strutturali, necessitano di tempi molto lunghi e di investimenti molto onerosi, ma, sfruttando fondi europei e governativi, molti obiettivi potrebbero essere raggiunti.

La prima problematica che si evidenzia arrivando a Malcesine è la difficoltà dovuta ad un razionale parcheggio dei mezzi carrabili. Attualmente si usufruisce del parcheggio ubicato nei pressi del Comune a latere dei giardini pubblici, e del parcheggio Campogrande. A distanze maggiori esistono altri parcheggi che non invitano il turista che deve essere, invece, invogliato a fare una vacanza confortevole che sia di breve o lunga durata.

- Si potrebbe realizzare un parcheggio sotterraneo nei pressi dell’area comunale (esisteva un progetto che aveva iniziato i suoi primi passi agli inizi degli anni 2000, ma che sembra sia poi abortito prima di nascere) e si potrebbe ampliare (se tecnicamente possibile) il parcheggio Campogrande).

- Si auspicherebbe il miglioramento visivo di zone del paese con interventi agli arredi esterni, alle strutture murarie di alcuni edifici, pubblici e privati (anche con ordinanze comunali), con la sistemazione di zone viarie, sistemando anche delle zone di verde pubblico.

- Recuperare alcuni edifici pubblici esistenti (es.: Asilo Pariani, ex Colonie Milanesi, Villa Pariani - di concerto con la Provincia proprietaria dell’immobile) al fine di destinarli ad interventi culturali da programmare per creare interessi turistici di valore internazionale, intervenendo anche con modifiche strutturali (penso ad un Auditorum per concerti ecc.).





 

- Utilizzare il Castello per esposizioni di livello (e penso al MART di Rovereto) che potrebbero veicolare presenze turistiche che favorirebbero l’aumento qualitativo di presenze nel territorio.

- Dare un imput maggiore alla valorizzazione dell’Ospedale (un tempo fiore all’occhiello di Malcesine), consentendo altresì un aumento delle offerte di lavoro.

- Realizzazione di un impianto polifunzionale tale da favorire le attività sportive dei nostri giovani, proponendo a squadre sportive di caratura nazionale ed internazionale di effettuare preparazioni precampionato a Malcesine, sfruttando il clima e la logistica.

- Sistemazione dei camminamenti esistenti nel territorio per favorire l’attività all’aperto del turista che desidera respirare aria pura.

- Realizzazione di un teatro (e penso al Teatro Furioli da tempo ormai immemorabile inutilizzato e da ristrutturare al suo interno rendendolo a norma), istituendo rappresentazioni di respiro internazionali.



 

- Coinvolgimento di alcune unità ricettive del territorio necessariamente attrezzate per la creazione di eventi, conferenze, ecc.

- Miglioramento professionale del personale che opera nelle attività varie del paese per una offerta consona alle frequentazioni turistiche.

Mi rendo conto che tutte queste proposte hanno necessità di grossi investimenti di tempo e denari, ma potrebbero favorire un incremento turistico di qualità, nonché economico per le attività esistenti essendo certo di avere omesso qualcosa e me ne scuso.

                                              Giuseppe Romano

13/11/2020

sabato 14 novembre 2020

Prime ombre

 

 Il lume si è acceso.


Allevia le ombre

scese d’incanto,

anteprima

della sera

incipiente.


Rumori segnano

dinamiche vite

che ardono

residui pensieri.


Mi sorregge

la quiete e

l’anima sola.


Assorto,

affiorano strade,

frigidi inverni,

dì e tramonti.


Aggrappato

alla luna,

mete diverse,

taciturni silenzi,

nuovi confini.


Le tenebre

avvolgono

dissimili giochi

di un tempo.


Il lume batte le ore.


             Giuseppe Romano



14/11/2020

lunedì 2 novembre 2020

Addio a Gigi Proietti

 

Oggi, 2/11/2020, ci ha lasciato Gigi Proietti, nel giorno del suo ottantesimo compeanno. Una grave perdita per il mondo dello spettacolo, che ha saputo onorare e valorizzare, con una versatilità a 360 gradi. Quasi a volersi ritirare da un mondo che i politici hanno chiuso per arginare, a loro dire, la pandemia del corona virus che sta affliggendo il 2020. Un attore che ha accompagnato la nostra vita per oltre 60 anni, dal cinema, al teatro, alla televisione, sempre con garbo e competenza. A Lui dedico questi versi che ebbi a scrivere un tempo, quando anch'io calcavo, ahimè, con esiti sicuramente peggiori e da dilettante, le scene di un teatro di Provincia a Palermo, anche se diretto da un grandissimo regista che rispondeva al nome di Accursio di Leo. 
 
                                                                              Tra le corsie dell’universo
Sipario
 
Volti
voci
camaleonti
realtà
irrealtà
distorsioni
ilarità
sofferenza
verità
spazio
non spazio
dire
non dire
applausi
sipario
 
      Giuseppe Romano
 
Poeti Siciliani e non
Rosa fresca aulentissima
LE NAIADI
Collana di Poesia diretta da Cristina Casamento
FRANCESCO FEDERICO EDITORE - 2000
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