lunedì 1 dicembre 2025

La voce

 

Ho voglia di ascoltare

la tua voce quando la

mattina mi sveglio con

la pioggia battente che

contamina le persiane,

le foglie gialle marcite


Quel silenzio che copre

i vuoti e illude i neuroni

di un vecchio desioso di

carezzare un viso ancora

fresco e di catturare luce

dagli occhi tuoi luminosi.


La voce non accompagna

i passi diventati vacillanti

stravolti dagli anni avanti.


All’orizzonte un’invisibile

ombra acquieta la tormenta

che seduce i miei sogni e fa

tacere il vento bloccando le

nubi per non svelare il sole.


                             Giuseppe Romano


1/12/2025

venerdì 28 novembre 2025

Il Romanico: Primo movimento artistico europeo.

 

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


ANNO ACCADEMICO 2025-2026


- Il Romanico. Primo movimento artistico europeo.


Nuovo appuntamento presso il Palazzo dei Capitani di Malcesine per proseguire il percorso culturale programmato dall’Università del tempo libero nell’Anno Accademico 2025- 2026.

Il tema odierno affronta un argomento molto interessante che ci illumina sui movimenti artistici in Europa che hanno tracciato linee ben marcate sulle attività culturali e che hanno contribuito a cambiare la Società e l’Economia tra il Basso Medioevo e l’Alto Medioevo intorno all’anno 1000: Il Romanico.

La Prof.ssa Donatella Danieli, con passione e competenza, ci ha illustrato i vari momenti che si sono succeduti per avere cognizione dei segnali che sono rimasti fino ai giorni nostri per testimoniare i cambiamenti che la Società di quel tempo ha vissuto.

L’arte romanica è la fase dell’arte medievale europea che deriva dal romano antico, che si è sviluppata a partire dalla fine del X secolo fino all’affermazione dell’arte gotica, cioè fino verso la metà del XII secolo in Francia e i primi decenni del successivo in altri paesi europei.

Ma cosa significa “Romanico”? Questo termine convenzionale, in uso a partire dall’inizio del XIX secolo, si riferisce, come sopradetto, alla cultura artistica riferita in Europa all’incirca dall’anno Mille alla fine del XII secolo. La parola “romanico”, che deriva dal latino romanus, indica questa nuova arte che si è manifestata con caratteristiche più o meno simili nei paesi di lingua romanza e affonda le proprie radici nell’architettura romana: l’arco a tutto sesto e le sue declinazioni.

Durante tale periodo rinascono le attività economiche, si avviano molte innovazioni tecnologiche, aumenta la produzione agricola, cresce la popolazione che sente la necessità di spostare le proprie attività trasferendosi dalla campagna alle città. Si crea un circolo virtuoso che serve a crescere dal punto di vista sociale. Crescono le derrate alimentari che aiutano i popoli a crescere, evolve la struttura amministrativa delle città, si formano i Comuni (Nord e Centro Italia), cresce il senso religioso incentivato soprattutto dalla presenza dello Stato Pontificio, circola il denaro e si accumula la ricchezza. Nascono le Repubbliche marinare, con ovvi nuovi scambi economici con popoli lontani, e si investe sulla costruzione di Cattedrali, con ciò favorendo il lavoro di famosi artisti che, con la loro arte, decorano le nuove strutture. La visione religiosa del mondo, tipica del Medioevo è indotta dal primato storico della Chiesa e dalle precarie condizioni di vita degli uomini, la cui esistenza è continuamente minacciata dalla fame, dalla terra e dalle calamità naturali. La religione diventa speranza per raggiungere la felicità in una dimensione che ascenda la vita terrena. L’arte, concepita come strumento al servizio di Dio, serviva alla Chiesa per informare e formare la dimensione ideologica utilizzando i temi del Vecchio e Nuovo Testamento. Tutto concorreva a svelare verità di fede.

La Cattedrale è la traduzione artistica della spiritualità medievale. La struttura imponente, la ricca decorazione scultorea e il suo arredo sono segni di valori in cui si riconosce la società. I materiali delle sculture, generalmente poveri (pietra, gessi, terracotta), sono impreziositi dal lavoro di abilissimi artigiani che scolpiscono e intagliano, lapicidi altamente specializzati come i “Magistri comacini”.

A partire dall’XI secolo si manifesta un fenomeno di grande rilievo: il pellegrinaggio che investe dai più umili ai più potenti, il tutto dovuto dalla maggiore sicurezza delle strade e dallo sviluppo dei centri urbani. Le mete principali di questo viaggi, dalla valenza altamente simbolica di purificazione, di rigenerazione e di esperienza fondamentale, erano tre:

la Terra Santa, Roma e Santiago de Compostela in Galizia.

Sulle vie principali di questi pellegrinaggi sorgevano una serie di santuari intermedi, di chiese, di monasteri e di altri centri di richiamo religioso che confluivano verso la destinazione finale.

I Monumenti, realizzati lungo le vie dei pellegrinaggi, testimoniavano l’arte del tempo ed i centri toccati dall’affluenza dei pellegrini fiorivano sia in termini economici che artistici e la visita di grandi masse resero necessarii alcuni accorgimenti stilistici delle chiese, il loro allargamento, la creazione di portali di accesso laterali per il deflusso delle folle.

Caratteristica principale delle opere era l’utilizzazione di materie prime locali per non disperdere il simbolo dell’appartenenza al territorio.

Esempi di arte romanica sono presenti in Italia ed in Europa a testimoniare l’evoluzione del tempo, favorendo il passaggio all’era moderna per un cammino che per l’uomo è simbolo di nuove conoscenze.


                                                                          Giuseppe Romano


Malcesine, 26 Novembre 2025

lunedì 24 novembre 2025

Ascoltando il silenzio

 

Cos’è quel sommesso pianto

che arriva da oltre le pareti di

quella disadorna grigia stanza?


Sbircio dalla finestra e ascolto,

incrocio lo sguardo di un dolce

viso desioso solo d’amore, non

di scudisciate che un invisibile

qualcuno, celato da sorrisi falsi,

usa per ferire il corpo e l’anima.


E’ certo che non hai le forze per

gridare al mondo il dolore che ti

accompagna e la silente violenza

che si abbatte su un corpo inerme

che non può negare o dare amore.


Le strade insaguinate tracciano il

cammino delle donne maltrattate

da compagni addobbati da Giano

che sgradiscono i rifiuti in libertà.


I fiori che adornano la bianca bara

non colmano il dolore, solo parole

non al vento colmerebbero silenzi

per non finire nel buio della notte.


                         Giuseppe Romano


24/11/2025



25 Novembre:

Giornata Internazionale per l’eliminazione

della Violenza contro le Donne.

giovedì 20 novembre 2025

Università del Tempo Libero: Conoscere i Capolavori dell'Umanità. LaCappella Sistina di Michelangelo.

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


ANNO ACCADEMICO 2025-2026


- Conoscere i capolavori dell’umanità: La  Cappella Sistina di Michelangelo.


Il nuovo anno accademico dell’Università del tempo libero ha inserito, tra gli argomenti da trattare, la Cappella Sistina, un capolavoro dell’Umanità che tutto il mondo ci invidia.

La lezione odierna è stata tenuta dalla Prof.ssa Albertina Cortese che, con passione e competenza, ci ha illustrato, per linee generali, la genesi e le caratteristiche della Cappella.

Premesso che dal 1878 è il luogo dove si svolge il conclave (Riunione plenaria dei cardinali riuniti, al massimo entro 20 giorni dalla morte di un pontefice, per eleggere il nuovo), la Cappella Sistina, dedicata a Santa Maria Assunta in Cieli, è la principale Cappella del Palazzo Apostolico, nonché uno dei più famosi tesori culturali e artistici della Città del Vaticano, Sede temporale attuale dei Pontefici Romani.

Costruita tra il 1475 e il 1481 circa da Papa Sisto IV della Rovere, lunga 40,20 mt, larga 13,40 mt, è alta 18 mt con un soffitto a botte alto al centro 20 mt., aveva all’inizio una funzione periferica in quanto i Papi non risiedevano in Vaticano, ma al Quirinale in quanto anche capi temporali dello Stato Pontificio.

Sisto IV, già dopo la sua elezione (agosto 1471), iniziò un’opera di interventi di recupero e monumentalizzazione del tessuto urbano di Roma che culminò nella ricostruzione e nella decorazione della cappella palatina del Palazzo Apostolico che, successivamente, prese il suo nome.

Il progetto architettonico (1473) fu realizzato da Baccio Pontelli e l’intero edificio fu rivestito di una cortina laterizia, rinforzato da un basamento a scarpa e furono realizzate nuove volte.

Lo splendido complesso voluto da Sisto IV fu anche nei decenni successivi al centro degli interessi dei pontefici, con notevoli interventi di interesse culturali, ma agli inizi del 1504, per uno smottamento delle strutture, fu necessario intervenire strutturalmente per ripristinare la cappella mettendola in sicurezza.

Il Pontefice regnante Giulio II della Rovere fece restaurare la volta rendendola agibile dopo la metà di ottobre.

Nell’aprile del 1506 venne a Giulio II l’idea di rifare la decorazione della volta e affidò a Michelangelo Buonarroti anche i lavori per la realizzazione di una Sepoltura del papa. Il progetto venne bloccato per intrighi che determinarono la temporanea fuga di Michelangelo da Roma, ma, superate le incomprensioni, l’artista ritornò a Roma e firmò un nuovo contratto per realizzare la decorazione del soffitto utilizzando tecniche di pittura innovativa che richiedevano, per la difficoltà dell’opera, strutture di supporto e una speciale impalcatura al fine di permettere un lavoro agevole in ogni parte della volta.

Con l’aiuto di diversi artisti suoi assistenti (Botticelli, Ghirlandaio, Perugino) Michelangelo decorò le pareti e la volta con affreschi che riproducono le Storie di Mosè, le Storie di Cristo, il Giudizio Universale.

Le volte e le lunette furono realizzate da Michelangelo tra il 1508 e il 1512, mentre la parete di fondo sopra l’altare (del Giudizio universale) tra il 1535 e il 1541 circa.

Nella sua opera Michelangelo narrò la creazione del mondo e la narrazione biblica dell’umanità col Giudizio universale e l’Arca di Noè, rappresentando i vari personaggi nudi per indicare la forza spirituale dell’uomo e una visione grandiosa dell’umanità, un’idea di “uomo-eroe” che grandeggia anche nel peccato richiamandosi al concetto di antropocentrismo proprio del Rinascimento.

Censurata negli anni, il 21 gennaio 1564 la Congregazione del Concilio di Trento dispose la copertura di ogni oscenità affidando il compito a Daniele di Volterra che fu soprannominato “Braghettone” che si limitò comunque a rivestire con panni svolazzanti le nudità di alcune figure con la tecnica della temperatura a secco con l’eccezione della coppia di San Biagio e Santa Caterina d’Alesandria che erano oggetto delle critiche più scandalizzate.

In occasione dei lavori di restauro concluso nel 1994 dopo tre anni, tutte le “braghe” tarde sono state asportate, mentre sono state mantenute quelle cinquecentesche, testimonianza storica della Controriforma.

Da evidenziare che nel 1517 Martin Lutero si separò dal Cattolicesimo dando vita al Protestantesimo e Michelangelo, con la sua pittura, ha voluto far vedere il cambiamento e il suo dolore.

La Cappella Sistina è, indubbiamente, un’opera grandiosa realizzata in un particolare periodo storico (Rinascimento) che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna e che diede vita ad un nuovo modo di concepire il mondo e sé stessi, sviluppando le idee dell’Umanesimo, influenzando per la prima volta anche le arti figurative e la filosofia corrente.

Sconvolgimenti economici, politici, religiosi e sociali che sicuramente hanno indirizzato Michelangelo a sviluppare le sue tematiche pittoriche anche nella realizzazione degli affreschi che si possono ammirare visitando la Cappella Sistina, luogo dove si svolge il conclave per l’elezione dei Papi, inserita nel percorso dei Musei Vaticani dello Stato Città del Vaticano che, dopo la caduta dello Stato Pontificio nel 1870, diventò Sede Universale del Cristianesimo, nonché sede temporale dei Papi.


                                                                          Giuseppe Romano


Malcesine, 18 Novembre 2025

 

sabato 15 novembre 2025

Barche

 

Costruivamo barchette

con le foglie di canna .


Sognavamo l’America,

le strade allargate, luci

di mille colori, le storie.


Navigavano su stagni

creati dai temporali di

agosto, improvvisi, il

silenzio squarciato da

petulanti cicale, mesi

di afa, giorni bruciati

da sole incandescente.

Giungeva il tramonto,

richiami affannati nel

buio incipiente, mani

infangate da ripulire.


Andavamo a dormire

felici, le barche create

con le foglie di canna

svanite nel nulla, mari

solo sognati da piccoli

eroi adornati di niente. 

 

                       Giuseppe Romano


15/11/2025

giovedì 13 novembre 2025

Università del tempo libero 2025 - 2026

 

UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO

MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI


ANNO ACCADEMICO 2025-2026



Il 12 Novembre 2025, presso il Palazzo dei Capitani del Comune di Malcesine, è stato inaugurato l’anno accademico 2025 – 2026 della Università Popolare di Verona, con il saluto del Sindaco del Comune di Malcesine Giuseppe Benamati e l’intervento di Emanuela Barzoi, Consigliere Comunale con Delega alla Cultura del Comune di Malcesine, che ha presentato il programma del nuovo anno che ci accompagnerà per tutto l’inverno e la primavera successiva.

Alla presenza di un numerosissimo pubblico, il pianista Stefano Zeitler ha aperto la serata con un intermezzo musicale e, successivamente, la Dott.ssa Barzoi ha tracciato le linee guida del nuovo programma auspicando la partecipazione numerosa dei cittadini per assicurare la continuità ad un progetto che già l’anno precedente aveva avuto notevole successo.

Il programma di quest’anno affronterà diverse tematiche (dalla Cappella Sistina al mito di Icaro, dalla Storia della Croce Rossa alla Storia delle Maschere, alla Divina Commedia con il Purgatorio, all’arte di Klimt e del Mantegna, per completarsi con uno sguardo sui nostri ulivi e su Malcesine che affettuosamente ci ospita), che serviranno ad arricchire il bagaglio culturale dei partecipanti all’anno accademico.

In chiusura un momento conviviale con la promessa di rivederci la settimana successiva per l’inizio del nuovo percorso accedemico. 

 

                                                                                    Giuseppe Romano


Malcesine, 12 Novembre 2025


giovedì 23 ottobre 2025

Io ero, sono, sarò

 

IO ERO, SONO, SARO’

(MOSTRA FOTOGRAFICA DI SILVIA AMODIO)


Il tumore al seno, o carcinoma mammario, è una crescita incontrollabile di cellule che possono invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi.


Nel secolo passato (con maggiore riferimento all’inizio secolo) era frequente che il male colpisse le donne senza la possibilità che il medico potesse intervenire in tempo per scarsa conoscenza scientifica, ignoranza o pregiudizi.


Con l’avanzare degli anni, però, la medicina ha fatto notevoli passi avanti e nella ricerca e nella prevenzione, aumentando l’informazione, aiutando la donna (solo in percentuali molto basse viene colpito l’uomo) a vivere e convivere con la malattia.


E’, pertanto, necessario affrontare e combattere il cancro al seno con una continua ricerca scientifica, curando anche il risvolto psicologico che, ineluttabilmente, investe anche le famiglie con le persone più care che circondano il malato, coinvolgendo, inoltre, volontari e associazioni necessari a contribuire al sereno attraversamento del guado.


Con tale spirito la fotografa Silvia Amodio, su idea di Coop Lombardia, ha realizzato un progetto fotografico con lo scopo di attirare l’attenzione sulla diffusione del tumore al seno, chiedendo e ottenendo la collaborazione di diverse donne che erano state attraversate da un fulmine improvviso che aveva stralvolto la loro vita, realizzando una mostra fotografica itinerante.



Il Comune di Malcesine, con l’input della Dott.ssa Emanuela Barzoi, delegato alla Cultura dell’Amministrazione Comunale, ha promosso dal 20/09/2025 al 23/10/2025 tale mostra fotografica, tenutasi a Palazzo dei Capitani, per sensibilizzare i visitatori sul delicato problema e sulla malattia che, se scoperta tempestivamente, può salvare vite umane.








La mostra ha riscosso notevole successo anche tra i turisti presenti in questo periodo a Malcesine ed è rimasta aperta dal Giovedì alla Domenica (Mattino e Pomeriggio) con la collaborazione di alcune volontarie e volontari che hanno presenziato alle frequentazioni dei visitatori.


Un graditissimo ringraziamento al Comune di Malcesine ed alla Dott.ssa Barzoi per il prezioso contributo alla riuscita della mostra.



Giuseppe Romano


23/10/2025

giovedì 9 ottobre 2025

Frugando nel passato

 

Mi sovviene, al calar della sera,

la brezza marina che scortava

l’odore di zagara, fiorita a marzo,

anteprima del mandarino da gustare

al tramontare dell’anno che scorreva.


E l’afa dell’estate arida di piogge

utili per soddisfare l’arsura

della terra e delle anime.


Il giorno e la notte e poi l’autunno

con le prime frescure e l’inverno

con il Natale orbo della pioggia

sempre pigra a inumidire la terra

desiosa di lacrime celesti.


I cani, che non erano randagi,

liberi di occupare gli spazi

in ogni tempo, inseguivano

con gioia galline che razzolavano

nell’atrio sterrato dove le ragazze

inseguivano sogni con in mano

il telaio ed il lenzuolo da ricamare.


Solo i vecchi, la schiena curva e stanca,

attendevano le ombre della sera e la frugale

cena per raggiungere il giaciglio dove

appoggiare le ossa e attendere il domani.


Sfumano ricordi, affetti, amori e l’Isola.


All’orizzonte nubi consultano il futuro. 

 

                                     Giuseppe Romano


9/10/2025


lunedì 1 settembre 2025

Vorrei incontrare Dio

 

Ho iniziato a cercare Dio nelle

trazzere assolate che scortano

la mia mente tarata da pensieri

blasfemi avulsi da ordine certo.


Ove lo avessi incontrato il cuore

sarebbe impazzito di gioia per la

luce improvvisa che, abbattendo

il mio buio, mi avrebbe salvato.


Gli avrei chiesto di poveri bimbi

ammazzati, di adulti in ginocchio

a pregare, di palazzi distrutti da

bombe cadute, di vie insaguinate.


Un cero avrei acceso se lo avessi

incontrato, con un ramo di ulivo

da affiggere al muro silente che

accoglie le voci di diverse etnie.


Dai salotti rivestiti di pelli, voci

stentoree, soluzioni di giochi, di

luci, di lussuose dimore e bimbi

segnati destinati a non essere più.


Il Dio, che agognavo incontrare,

assente e distratto, non fornisce

le attese risposte, mentre il cielo

è straziato dalla gente che muore.


                          Giuseppe Romano


1/09/2025

domenica 3 agosto 2025

Forse

 

Forse non dovrei scrivere

quelle stucchevoli parole.


Sanno di desueti momenti

e odorano di muffa antica.


Creano imbarazzo a te che

leggi e a chi ascolta litanie

orbe di promesse e domani.


Non è più tempo di festini

ma di necrologi da leggere

in silenzio per non tediare

il vicino che ti sbircia nuda.


Il rigido silenzio affiora tra

parole che non saranno mai

lette per non aprire fenditure

nel muro di limpido cristallo.


                     Giuseppe Romano


3/08/2025






mercoledì 30 luglio 2025

Non so nuotare

 

In queste acque putride,

sature di perversi miasmi,

non so cavalcare il mare.

 

Dall’alto di grattacieli vestiti a

festa signori inanellati emettono

sentenze per dire ma non fare.


Si continua a morire nelle terre

di nessuno e a rimandare incontri

con nuvole nere oscuranti il sole.


Non so nuotare in questo derelitto

mondo orfano di vite abbandonate

sui rifiuti esposte al vento e al sole.


Stillicidio di popoli annientati da

bramosia di avidi lanzichenecchi

che vogliono la roba dei perdenti.


Ed io continuo a non saper nuotare.

 

                      Giuseppe Romano


30/07/2025

lunedì 21 luglio 2025

Striscia

 

Quelle luci intermittenti

che illuminano la striscia

non sono stelle cadenti ma

fiamme che bruciano carni

innocenti a caccia di acqua

per placare fame e sete con

lacrime che bagnano il viso

freddo che non impietosisce

gli aspri e anonimi guardiani.


Riempiono la scena scheletri

di case ed il dolore compagno

della solitudine che attanaglia

il cuore con le bugie a scrivere

la scena usurpata da una arena

di tombe scippate dell’identità.


                           Giuseppe Romano


21/07/2025




venerdì 11 luglio 2025

Fiori recisi

 

Quanti fiori, appena sbocciati,

recisi da temporali improvvisi

che fanno schiantare certezze.

Fulmini che abbagliano stanze

desolatamente vuote private di

domani radiosi ormai oscurati.


Nubi nere abbattono sicurezze

con la rabbia quotidiana che ci

accompagnerà perfida perenne.

Sulla nuda terra solo le lacrime

amare, ogni giorno, delle madri

annientate da tormenti al cuore.


Abbarbicata ai muri l’edera per

rammentare questi fiori falciati

sensa senso con Benaco silente. 

 

                           Giuseppe Romano


11/07/2025













giovedì 3 luglio 2025

Attendendo risposte


Le domande, orbe di risposte,

non sono domande, ma parole

che volano via, come aquiloni

impazziti a caccia di scirocco

e di nuvole pregne di tristezze.


Alla donna bambina, ancora in

attesa di dormire stretta ad una

bambola, chiedo se il desiderio

rimane ancora vivo nonostante

l’amore nato al sorgere del sole. 

 

Sogno risposte vere non silenzi.

 

                         Giuseppe Romano


3/07/2025

 

martedì 3 giugno 2025

Clessidra

 

Granelli di sabbia accarezzano

silenziosamente la via angusta

della clessidra annebbiando tra

luci e ombre i viaggi dismessi.


La strada ostacolata dai ricordi

ammassati nel tempo insediata

da fiori appassiti e disseminati

negli anni da speranze e dolori.


Inesorabile la sabbia continua

lo stillicidio del suo cammino

ignorando chiarori del tempo

lontano ma abraso dal vivere.


I granelli di sabbia, impauriti,

sussultano per non cadere nel

buio della notte senza domani.


E la clessidra emette sentenze. 

 

                          Giuseppe Romano


3/06/2025


sabato 24 maggio 2025

Arriva il tempo

 

E arriva il tempo che

ti guardi indietro con

il corpo arso dal sole

di luglio e dagli anni.


Panorami attraversati

in contenitori di latta,

compagni di viaggio

le valigie, struggenti

pensieri e vie ignote.


Le parole sparse tra

l’onde dell’etere con

rimpianti e speranze

sul futuro di domani.


Oggi, che quel futuro

riempie i tuoi giorni

ogni giorno, largo al

rimpianto per anime

che hanno fatto parte

della tua prima vita e

che non colmano più

l’andare nel labirinto.


Nel silenzio delle ore

che ininterrottamente

scivolano tra le ombre. 

 

                        Giuseppe Romano


24/05/2025





lunedì 21 aprile 2025

Francesco

 

Ti ricorderemo col sorriso e

le parole che rammentavano

quella terra che sa di pampas

di sofferenze e desparesidos.


Ci giriamo intorno, il vuoto e

il silenzio che, sgomento, urla

per scoprire che Francesco ha

deciso di raggiungere la pace.


Dalla Città Eterna le preghiere

voleranno in cielo per esaudire

i desideri tuoi quando salutavi

esortando a pregare per il Papa.


Incombe ora la nuova attesa e

la speranza con una nuova via

da attraversare per colmare il

vuoto che ha colpito il mondo.


                      Giuseppe Romano


          21/04/2025



Alle 7,35 di oggi muore

Papa Francesco, Jorge

Mario Bergoglio.



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