lunedì 25 aprile 2022

Voragine

 


Non sono di destra o sinistra

i soldati mandati a morire.


Sono figli strappati alle

madri che li hanno allevati.


Le lacrime irrorano i volti e

non sollevano i conducenti.


La cecità degli umani guida le

armi contro i fratelli di sempre.


Col pendìo divenuto scosceso,

il cielo ha i colori di rosso corallo.


I silenzi sono squarciati dai

muggiti di armi incrociati.


Lotte tribali come gramigne

infestano l’Eden e la nostra pace.


Intano il soldato avanza sperduto

incontrando un nemico mai noto.


Da remoto giungono vari dettami, al

soldato la medaglia con il Paradiso.


                         Giuseppe Romano


25/04/2022

2 commenti:

Caterina ha detto...

Come diceva il grande Neruda: "Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono". Quante giovani vite mandate a morire, gioventù strappata via. Complimenti per la poesia molto commovente.

Arianna Marangonzin ha detto...

Che tristezza queste guerre!!!

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