venerdì 25 marzo 2022

Infrangere il silenzio

 

 Solo lo sciabordio dell’acqua

colgo, il garrito scomposto dei

gabbiani a troncare il silenzio.


Fragori di missili, abbattuti

su città inermi, scuotono

pargoli innocenti e madri.


Contrade anonime ai tanti

che, coltivando orti, fissano

vicini e ignorano orizzonti,


Nello stesso tempo fratelli

annientano fratelli, il boss

vaneggia al popolo scurito.


Neonati assorbono gli odori

di polveri malsane in bunker

adattati da madri sfiduciate.


L’andirivieni in labirinti bui

azzerano domani, e cassano

flutti dell’acqua sugli scogli.


              Giuseppe Romano


        25/03/2022

2 commenti:

Caterina ha detto...

Molto commovente, una poesia stupenda. Complimenti.

Maria Rodrigues ha detto...

Palavras profundas e sentidas num poema tão pertinente e sublime.
Rezemos para esta guerra termine em breve.
Abraços

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