UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO
MALCESINE – PALAZZO DEI CAPITANI
J. W. Goethe approda a Malcesine.
La seconda lezione, programmata per oggi, è condotta dalla Prof.ssa Albertina Cortese.
Protagonista principale Johann Wolfgang Goethe, scrittore tedesco vissuto tra il 1700 e il 1800 (Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832). noto soprattutto per “Viaggio in Italia”, “I dolori del giovane Werther”, “Le affinità elettive”, “Faust”.
Aristocratico, di famiglia benestante, si dedica ai viaggi e nel 1786 inizia il suo viaggio in Italia, seguendo il percorso del padre che anche lui aveva visitato l’Italia trent’anni prima.
L’incontro di oggi ci descrive, soprattutto, il soggiorno dello scrittore a Malcesine, per potere apprezzare l’uomo e lo scrittore che, pur essendo rimasto nel borgo solo un paio di giorni nel settembre 1786, è riuscito a lasciare una traccia indelebile del suo passaggio.
Goethe parte dalla Germania per l’Italia il 3/09/1786 e arriva al Brennero dove comincia ad ammirare le montagne alpine e l’azzurro cupo del cielo. Un panorama diverso rispetto a quello della sua Germania che lo affascina, identificando un confine tra l’Europa del Nord e quella del Sud.
Il 12/9/1786 arriva a Torbole in serata e ammira i campi d’ulivo, il panorama e il lago.
Dovendo proseguire per Verona, dedice di affidarsi ad un barcaiolo per proseguire il viaggio attraverso il lago, evitando così le strade sterrate e disagiate, ma un fortunale lo obbliga ad approdare al porto di Malcesine il 14/9/1786.
Il suo sguardo è subito catturato dal castello, che si presenta allora molto malandato, ma essendo colto e curioso, contemporaneamente, si avventura all’interno e, per conservare memoria del luogo, inizia un dipinto.
La gente del luogo, curiosa, si ferma a guardare l’estraneo, ma qualcuno gli fa notare che non è permesse disegnare e chiama il podestà, autorità di quel tempo, che arriva accompagnato dal segretario.
Le autorità lo ascoltano e appreso del luogo di origine, scambiando Germania con Austria, lo accusano di essere una spia.
Solo l’intervento di una donna, che fa loro notare come quell’uomo sia solo un artista, lo salva da quelle ignoranti autorità facendo sì che Goethe, dopo avere sostato ancora per un altro breve tempo, possa proseguire il suo viaggio per Verona e per il resto d’Italia dove accresce la sua conoscenza culturale, iniziando l’amore che il popolo tedesco nutre ancora oggi per il lago e per Malcesine.
Una lezione ricca di aneddoti e di vita vissuta da un autore che ha consentito al mondo e alla sua gente di conoscere luoghi, popoli e modi di vivere di quei tempi. Un mondo semplice, ma ancora chiuso, non facilmente accessibile al viaggiatore straniero.
La lettura delle opere di Goethe ci indicano la strada per potere ottimizzare gli incontri e le relazioni fra i popoli; potersi scambiare idee, culture, opinioni per migliorare il mondo pacificamente senza le storture che oggi avviluppano l’uomo,
Giuseppe Romano
Malcesine, 27 Novembre 2024
Nessun commento:
Posta un commento