venerdì 27 marzo 2020

Ozio


Questi giorni,
dedicati all’ozio,
cingono il corpo,
avviluppando
sclerotiche arterie.

Affiorano ricordi,
quando volavo alto,
aggrappato alle nubi,
a cavalcare sentieri
liberi del firmamento.

Solo il silenzio, adesso,
a farmi compagnia
e inutili fonemi, ,
reiterati, senza senso,
dall’etere scevro da confini.

Dalla finestra, non scorgo
flussi di anonimi
accaldati inseguire
primogeniture, né Filippide,
latore di missive.

Surreale il momento,
impietrito come
l’Urlo di tal Munch,
con gli alieni turbati
in attesa di risposte.

E il Papa rilancia il PADRE NOSTRO.

                                 Giuseppe Romano

27/03/2020

1 commento:

angelo battaglia ha detto...

Se non altro si ha il tempo di riflettere sulla nostra vita e su quello che ci aspetta, anche se io sono sicuro che una volta passato tutto questo, si ritornerà a tagliare servizi, recuperare tutto quello che si stà facendo adesso, e andremo avanti perchè l'italiano dimentica presto e ricade sempre negli stessi errori. Ciao cognato e buona serata, Angelo.

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