Riodo il vento
sferzare il vicolo
che impregna di polvere
il pane e le panelle
E la campana
comandare tutti in classe
per arrivare in tempo
a chiudere la porta
Rivedo tanti sogni
sciami di ragazzi
Palermo sonnolenta
nell'afa dell'estate
Le chiome ancora nere
estrapolare cifre
per incontrare dati
celati dal silenzio
Poi l'anima si è persa
nella fornace quotidiana
a raccattare segmenti
che intrecciano il domani
Ma quando il vento di bonaccia
stava placando l'acqua
ho udito un tam tam
comporre il puzzle antico
E son svaniti gli anni
le corse sugli specchi
la riga quasi bianca
d'intorno a una bottiglia
Giuseppe Romano
da: Omaggio ai sentimenti - Antologia a cura di A.E.C. Palermo - 2006
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