mercoledì 30 dicembre 2020

Un augurio per il 2021

 

Ancora un giorno e questo tragico 2020 sarà un ricordo, un brutto ricordo con il fardello del Covid che ha seminato, morti, terremoti, tragedie economiche. Non basteranno gli incentivi vari a ristorarci ed a tornare come eravamo. E' triste, ma è la realtà. Nonostante gli incoraggiamenti, non potremo dimenticare le rinunce, gli amici abbandonati. i viaggi non fatti, gli sguardi degli intimi non incrociati. E quella nostalgia per i calici lasciati a poltrire dentro le vetrine. Un anno che ci ha obbligato a stare prigionieri ed immobili come un atleta che, a causa di un grave infortunio è stato costretto a rimanere inattivo. immobile. Il nuovo anno dovrà aiutarci a risollevarci, con la speranza che il vaccino possa aiutarci a ricominciare a vivere, a riprendere le relazioni abbandonate, a rivedere gli sguardi dei nipoti che rivivono nei loro occhi il nostro passato ed il loro futuro. Il 2021 dovrà essere un forte solaio che serva a tenerci solidalmente in vita per ricominciare il cammino interrotto con l'avvento del Covid. Dovrà essere un post 1945, una ricostruzione che ci aiuti a risollevarci dal pantano nel quale ci siamo ritrovati senza averne colpa. Dovremo rispettare le regole per non ricadere nel buio, alla scoperta della fine del tunnel, della luce oltre il buio, degli abbracci e della rinascita. A tutti gli abitanti della Terra un augurio speciale per il 2021, con un pensiero speciale alla gente di Croazia che, proprio allo spirare dell'anno 2020, è stata colpita dal terremoto. I tormenti ci colpiscono, ma ne usciremo vincitori.
 
          Tormenti
 
Con il sole che splende,
non colgo nubi nel cielo,
anche se il gelo ci cinge
per la neve sui monti ed
il vento che frusta le gote.
 
L’anima trascina la solitudine,
scippata dal respiro dell’altro,
compagno di viaggio in un
treno che arresterà la sua corsa,
senza nemmeno preannunciare.
 
Non odo bambini in giardino.
 
La paura li ha fatti zittire e
le mamme, giunte le mani,
pregano il Dio salvatore.
 
Il letto del fiume accoglie le acque
impetuose, infrangendo il silenzio
imposto dall’alto per tacitare tormenti.
 
                      Giuseppe Romano
 
26/12/2020

3 commenti:

angelo battaglia ha detto...

E si caro Pino, un anno da dimenticare e ricordare allo stesso tempo, ciao e auguri Angelo.

OLga ha detto...

Buon anno nuovo Angelo!

Lalla ha detto...

Tacitare i tormenti .... ecco la chiave!!!
Ciao!

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