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Non esisto più
nell'agenda che
segnava il nome
mio con la matita
rossa, privilegiato
colore accostato
al vivo sangue
dell'amore intenso.
Non serve bussare,
implorando clemenza,
all'uscio, serrato per
impedire l'accesso,
più che al corpo,
all'anima mia, solitario
anello di congiunzione
con le tue emozioni.
La memoria,
compagna di
variegati percorsi,
aiuterà il viandante
nell'ultimo viaggio,
lenendo il dolore,
esploso, improvviso,
come un colpo di vento.
Giuseppe Romano
10/04/2015
1 commento:
Versi originali, molto graditi e piaciuti.
Cari saluti,silvia
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