Domenica
14 Marzo 2021, l’Assemblea del Partito Democratico ha eletto suo
Segretario Enrico Letta, richiamato da Parigi, dove insegnava, a
seguito delle precipitose dimissioni da Segretario di Nicola
Zingaretti.
Eletto quasi all’unanimità
(solo due voti contrari) il neo segretario nel suo discorso di
insediamento, ha riproposto, tra tanti altri argomenti, la
problematica relativa allo ius soli, cioè il conferimento della
cittadinanza italiana ai nati in Italia da cittadini stranieri che
vivono e lavorano in Italia da tantissimi anni.
Naturalmente
la destra italiana, che si nutre di oscurantismo e xenofobia, ha
subito fatto notare che in questo momento di pandemia non è tempo
per queste argomentazioni e che questa questione può essere
accantonata non essendo prioritaria. (Da notare che in questo momento
alcuni partiti di destra (Lega e Forza Italia) fanno parte di un
Governo, che va appunto da Destra all’estrema Sinistra, presieduto
da Mario Draghi che, quasi un taumaturgo, è stato chiamato dal
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per
raddrizzare una barca che affondava da tutti i lati.
Senza
entrare nel
merito delle decisioni del nostro Presidente della Repubblica e senza
volere svilire le competenze del Presidente del Consiglio in carica
Mario Draghi, tenuto
presente che con la pandemia in atto la situazione generale in Italia
e nel mondo è oltremodo delicata dal punto di vista economico e
sanitario, si
deve però evidenziare che le proposte del neo
Segretario del PD non sono campate in aria in quanto trattano
argomenti di natura umanitaria e di civile comportamento di un paese
altamente qualificato per cultura millenaria.
Un
paese che è sicuramente esempio di civiltà e di accoglienza da
quando seppe accogliere il naufrago Enea che da Troia approdò sulle
sponde del Lazio, sposando successivamente la principessa Lavinia,
figlia del re locale Latino,
creando così i presupposti per una nuova civiltà che
sarebbe
stata di esempio ai popoli futuri.
E’
ovvio, naturalmente, che i millenni trascorsi e la storia ci hanno
evidenziato il mutamento del genere umano, con le sue contraddizioni,
le
sue guerre, i contorsionismi delle varie religioni che, nel
frattempo, hanno mutato i modi di pensare dei popoli.
Per
tornare a problematiche attuali dobbiamo far notare che le
argomentazioni poste sul tavolo della discussione
da Enrico Letta, nella sua qualità di Segretario del Partito
Democratico, non sono affatto campate in aria, come invece tendono a
far intendere i soloni della destra, (che
tra l’altro si sono riscoperti all’improvviso Europei)
in quanto servono a dare dignità umana a quanti nascono, crescono,
studiano e lavorano in Italia, senza poter accedere ai servizi civili
e sanitari italiani, creando, di fatto discriminazioni tra, direi,
compagni di banco. Ho letto, nei tempi, di giovani che non hanno
potuto partecipare a concorsi pubblici per mancanza della
cittadinanza, di ragazzi che, pur eccellendo in discipline sportive,
non hanno potuto far parte della nazionale italiana, di ragazze o
ragazzi respinti in eventi pubblici a causa del colore della pelle,
della
religione, del
velo indossato.
E’
la gretta visione di una minoranza che si richiama a fatti storici
che non vorremmo si verificassero più per un aperto e solare
cammino
dell’uomo verso il futuro che si prevede rivolto al mondo terrestre
ed extraterrestre.
Inoltre
è naturale che i giovani che nascono e vivono nel territorio
italiano, si nutrono del
nostro humus e della nostra cultura con la frequentazione del
territorio, della scuola, delle Università.
Ricordiamoci
del popolo Americano, nato da una immigrazione massiccia di Europei
che ha saputo trarre giovamento dalla sintesi delle diverse culture
di cui si è nutrito, (anche se molto ci sarebbe da parlare sul
popolo Americano su altre esperienze negative che non sono argomento
di ciò di cui ci stiamo occupando adesso).
Si
ritiene, infine, evidenziare che in tempi non lontanissimi si è dato
il passaporto italiano a molti calciatori sudamericani che, nati
e cresciuti in Sud America, senza che riuscissero a esporre qualche
frase in italiano, solo perché il trisavolo o il bisnonno era di
origine italiana, e in ultimo si è cercato di dare il passaporto
italiano, con un esame fasullo in una Università Italiana, ad un
calciatore che doveva essere tesserato in una Società calcistica di
Serie A al fine di aggirare le norme sul tesseramento degli
extracomunitari.
Si
vuole negare, però, a ragazzi nati e cresciuti in Italia, che
studiano fianco a fianco con i nostri figli, che respirano la nostra
stessa aria, e che, a volte, non possono partecipare alle stesse gite
scolastiche, la cittadinanza italiana solo perché nati da genitori
di origine straniera.
Da
evidenziare che molti di loro non hanno mai visto la terra di origine
dei genitori e
che tutti si sentono italiani perché amano la terra che li ha
nutriti.
Ecco,
negare loro il diritto di essere cittadini italiani, è un affronto
che solo il cambiamento della legge può eliminare e che il
Parlamento Italiano deve essere in grado di porre in discussione,
tenuto conto che nello stesso Parlamento sono state depositate, in
tempi diversi, diverse proposte di legge che attendono, ancora, di
essere discusse.
Un
segnale, che si spera possa divenire realtà, per annoverare il
nostro paese tra i paesi più avanzati nella società civile
mondiale.
Giuseppe
Romano
15/03/2021