Attendere, al pronto soccorso,
per un'ora, per due o per tre.
L'ansia della chiamata
per scoprire il malanno.
Finti malati o sani apparenti
alla caccia di ambulatori.
Il guru ti ausculta, ti palpa,
decide all'istante il da farsi.
Lastre, aspirina, ricovero urgente,
inviti a tornare per controllare.
L'attesa si svuota e si riempe
di poveri cristi dai visi scavati.
E, intanto, girano lente le ore
inseguendo un futuro migliore.
Giuseppe Romano
27/01/2018
Ospedale S. Chiara - Trento