Sento
il ringhiare
del mare,
il sapore
dell'acqua,
la violenza
dell'onda
che infrange
la roccia.
Sento
la solitudine
che avvolge,
offuscando
la memoria
di ieri,
il futuro
del dopo.
Ed il vento,
placido,
tumultuoso,
presente
sempre,
a mescere
candida
sabbia,
genesi
di mutevoli
dune.
La clessidra,
tiranna,
consuma
residui
granelli
di sabbia,
compagni
di viaggio
i ricordi.
Giuseppe Romano
Boavista (Isole Cabo Verde) 20/11/2011
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