domenica 28 marzo 2021

Lacrime sparse nel fango

 

 

I bambini, morti sparati,

nessuno li piange, spogli

di vesti decenti, di scarpe

lontane dai piedi, vuote le

mani che pregano invano.


Birmania, terra abbattuta,

da avidi mostri usurpata,

con il popolo nudo, privo

di scudi di latta che muore

per vivere privi di dittatori.


Con i bambini ammazzati

derubati del loro avvenire.


         Giuseppe Romano

28/03/2021


In Birmania l’esercito

spara ad altezza uomo

contro la popolazione

che protesta, uccidendo

uomini, donne e bambini.


venerdì 26 marzo 2021

Commento su: Il viaggio meraviglioso di Mario Cerilli

 


Pagine Lepine è una rivista culturale fondata e diretta dal Prof. Dante Cerilli e si occupa di pubblicare poesie, biografie, momenti storici prodotti da artisti contemporanei presenti in tutto il territorio nazionale. Premesso che anch’io ho avuto il privilegio e l’onore di far parte di tale rivista nell’edizione 2019, con la pubblicazione della mia biografia e di alcune mie liriche (di ciò sono grato al Prof. Cerilli per avermi ritenuto meritevole di poter essere inserito in tale autorevole rivista), la mia attenzione è stata catturata dal numero successivo (2020 – 25° Anno), inviatomi con la consueta cortesia, che comprendeva la pubblicazione de “Il viaggio meraviglioso “ di Mario Cerilli, curato con amore filiale da Dante Cerilli e presentato da Biancamaria Valeri.

La pubblicazione, presentata come “Compendio di saperi tra senso del reale e percezione dell’ideale” tratta del viaggio culturale e affettivo che un maestro fa in una classe V^ nell’anno scolastico 1958-1959 presso la Scuola Elementare di Supino, plesso scolastico dove il Maestro Cerilli prestava la sua opera, fa emergere nella sua complessità la caratura culturale e l’umanità che ammantava il docente che, prima di essere un insegnante, era soprattutto un educatore a 360 gradi.

Tale Statura emerge dalla prefazione che Biancamaria Valeri ne fa (… per il Maestro la conoscenza non era mera erudizione e/o pura ragione di eccellenza, ma il portato culturale da insegnare e condividere con gli altri, …), nonché dalla Nota critico-filologica dell’opera curata da Dante Cerilli nella sua qualità di fondatore e segretario amministrativo della Fondazione Culturale Mario Cerilli – Supino.

Dalla lettura delle “Ragioni supreme della vita dell’uomo” emergono le idee e le linee della vita che hanno ispirato Mario Cerilli per infonderle ai suoi alunni, al fine di contribuire a crescere fanciulli che sarebbero diventati Uomini anche loro, idonei a proseguire e rafforzare l’insegnamento morale che a loro era stato infuso dal loro insegnante. Una lezione che doveva essere impartita non per il presente, ma per il futuro.

La pubblicazione di eventi che in quell’anno erano accaduti, vuole quindi essere testimonianza di storia e attualità, con uno sguardo al reale (la vendemmia di Ottobre, le castagne, la raccolta delle olive, ecc. simboli di una realtà contadina ancora viva in quegli anni, ma anche fatti storici quali la morte di Papa Pio XII e successiva elezione di Giovanni XXIII nell’ottobre del 1958 o anniversari di carattere religioso o geografico).

Il tutto corredato da disegni e foto per testimoniare al meglio la veridicità dell’evento descritto.

Una pubblicazione che suscita emozioni e ricordi nel sottoscritto che in quegli anni lasciava la scuola elementare (rigorosamente a docente unico, possibilmente per tutto il ciclo quinquennale della scuola primaria) per intraprendere la scuola media e, successivamente, il quinquennio di Scuola Superiore.

Ed è un riandare a ritrovare episodi, insegnamenti, notizie che la “Maestra” ha saputo e voluto plasmare nel mio io, affinché potesse risultarmi utile per il futuro.

Ed è con riconoscenza che ringrazio il Prof. Dante Cerilli che ha voluto rendermi partecipe di questa pubblicazione che onora oltre che Mario Cerilli, anche tutti gli insegnanti della Scuola primaria che creano le fondamenta culturale di una generazione futura destinata a reggere le sorti di una Nazione.

                                                                                          Giuseppe Romano


Malcesine, 26/03/2021


martedì 23 marzo 2021

Apatia

 

Un altro giorno nell’apatia

profonda di non essere io,

ma solo fuscello assediato

all’improvviso dagli oblii.

.

Il tic-tac dell’orologio ore

segna lentamente, l’ansia

l’anima disarmata invade

incurante di normali vite.


Video-clip raccontano di

numeri, col più o il meno,

per incantare mendicanti

coperti da strie di cartone.


Le prime ombre della sera

regalano bagliori di un sole

che non riscalda più, con la

luna che tarda a rischiarare.


Ruota una fanciulla il volto,

i capelli biondi sulle spalle,

destando amore e tenerezza,

esorta a sperare con fulgore.

 

             Giuseppe Romano


23 Marzo 2021

venerdì 19 marzo 2021

L'incontro


Incontro mio padre,

vaga sperduto per

i sentieri del cielo.

Gli occhi rivolti

ai piccoli umani

che pregano Dio.

Sento parole pacate,

come sempre suadenti,

poesia per l’udito.


Il pensiero alla terra,

fonte di sostentamenti,

alla prole irrequieta.

Un padre che vigila

sempre, in silenzio,

anche se non lo vedi.

Svanisce l’incanto, si

torna al reale, la ruota

del tempo agita stelle.

 

           Giuseppe Romano


19 Marzo 2021

A mio padre





 

lunedì 15 marzo 2021

Alcune note sul neo Segretario del PD

 


Domenica 14 Marzo 2021, l’Assemblea del Partito Democratico ha eletto suo Segretario Enrico Letta, richiamato da Parigi, dove insegnava, a seguito delle precipitose dimissioni da Segretario di Nicola Zingaretti.

Eletto quasi all’unanimità (solo due voti contrari) il neo segretario nel suo discorso di insediamento, ha riproposto, tra tanti altri argomenti, la problematica relativa allo ius soli, cioè il conferimento della cittadinanza italiana ai nati in Italia da cittadini stranieri che vivono e lavorano in Italia da tantissimi anni.

Naturalmente la destra italiana, che si nutre di oscurantismo e xenofobia, ha subito fatto notare che in questo momento di pandemia non è tempo per queste argomentazioni e che questa questione può essere accantonata non essendo prioritaria. (Da notare che in questo momento alcuni partiti di destra (Lega e Forza Italia) fanno parte di un Governo, che va appunto da Destra all’estrema Sinistra, presieduto da Mario Draghi che, quasi un taumaturgo, è stato chiamato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per raddrizzare una barca che affondava da tutti i lati.

Senza entrare nel merito delle decisioni del nostro Presidente della Repubblica e senza volere svilire le competenze del Presidente del Consiglio in carica Mario Draghi, tenuto presente che con la pandemia in atto la situazione generale in Italia e nel mondo è oltremodo delicata dal punto di vista economico e sanitario, si deve però evidenziare che le proposte del neo Segretario del PD non sono campate in aria in quanto trattano argomenti di natura umanitaria e di civile comportamento di un paese altamente qualificato per cultura millenaria.

Un paese che è sicuramente esempio di civiltà e di accoglienza da quando seppe accogliere il naufrago Enea che da Troia approdò sulle sponde del Lazio, sposando successivamente la principessa Lavinia, figlia del re locale Latino, creando così i presupposti per una nuova civiltà che sarebbe stata di esempio ai popoli futuri.

E’ ovvio, naturalmente, che i millenni trascorsi e la storia ci hanno evidenziato il mutamento del genere umano, con le sue contraddizioni, le sue guerre, i contorsionismi delle varie religioni che, nel frattempo, hanno mutato i modi di pensare dei popoli.

Per tornare a problematiche attuali dobbiamo far notare che le argomentazioni poste sul tavolo della discussione da Enrico Letta, nella sua qualità di Segretario del Partito Democratico, non sono affatto campate in aria, come invece tendono a far intendere i soloni della destra, (che tra l’altro si sono riscoperti all’improvviso Europei) in quanto servono a dare dignità umana a quanti nascono, crescono, studiano e lavorano in Italia, senza poter accedere ai servizi civili e sanitari italiani, creando, di fatto discriminazioni tra, direi, compagni di banco. Ho letto, nei tempi, di giovani che non hanno potuto partecipare a concorsi pubblici per mancanza della cittadinanza, di ragazzi che, pur eccellendo in discipline sportive, non hanno potuto far parte della nazionale italiana, di ragazze o ragazzi respinti in eventi pubblici a causa del colore della pelle, della religione, del velo indossato.

E’ la gretta visione di una minoranza che si richiama a fatti storici che non vorremmo si verificassero più per un aperto e solare cammino dell’uomo verso il futuro che si prevede rivolto al mondo terrestre ed extraterrestre.

Inoltre è naturale che i giovani che nascono e vivono nel territorio italiano, si nutrono del nostro humus e della nostra cultura con la frequentazione del territorio, della scuola, delle Università.

Ricordiamoci del popolo Americano, nato da una immigrazione massiccia di Europei che ha saputo trarre giovamento dalla sintesi delle diverse culture di cui si è nutrito, (anche se molto ci sarebbe da parlare sul popolo Americano su altre esperienze negative che non sono argomento di ciò di cui ci stiamo occupando adesso).

Si ritiene, infine, evidenziare che in tempi non lontanissimi si è dato il passaporto italiano a molti calciatori sudamericani che, nati e cresciuti in Sud America, senza che riuscissero a esporre qualche frase in italiano, solo perché il trisavolo o il bisnonno era di origine italiana, e in ultimo si è cercato di dare il passaporto italiano, con un esame fasullo in una Università Italiana, ad un calciatore che doveva essere tesserato in una Società calcistica di Serie A al fine di aggirare le norme sul tesseramento degli extracomunitari.

Si vuole negare, però, a ragazzi nati e cresciuti in Italia, che studiano fianco a fianco con i nostri figli, che respirano la nostra stessa aria, e che, a volte, non possono partecipare alle stesse gite scolastiche, la cittadinanza italiana solo perché nati da genitori di origine straniera.

Da evidenziare che molti di loro non hanno mai visto la terra di origine dei genitori e che tutti si sentono italiani perché amano la terra che li ha nutriti.

Ecco, negare loro il diritto di essere cittadini italiani, è un affronto che solo il cambiamento della legge può eliminare e che il Parlamento Italiano deve essere in grado di porre in discussione, tenuto conto che nello stesso Parlamento sono state depositate, in tempi diversi, diverse proposte di legge che attendono, ancora, di essere discusse.

Un segnale, che si spera possa divenire realtà, per annoverare il nostro paese tra i paesi più avanzati nella società civile mondiale.

                                                                                      Giuseppe Romano

                15/03/2021









venerdì 12 marzo 2021

La Cala 3.0 di Angelo Battaglia

 Un video di Angelo Battaglia, artista palermitano, che ripropone immagini della Cala di Palermo come sono nella realtà e come le vede l'autore in una sua personale visione.

                                                                                    


domenica 7 marzo 2021

Dioscuri

 


Siamo nuvole vaganti

per il cielo blu o grigio,

ed il vento che ci culla


tra Sud e Nord, lacrime

che solitarie sgorgano e

gli anni grevi inesorabili.


E poi il temporale spezza

certezze, rami dilaniati e

tronchi a leccare le ferite.


Rimaniamo fragili nuvole,

dioscuri erranti nel pianeta

squassato da tempeste cupe.


          Giuseppe Romano


7/03/2021

sabato 6 marzo 2021

Testa di cane

 

 Offuscata dalla neve del Baldo,

quasi sciolta da un sole delicato,

testa di cane sonnecchia eremita.

 

Le nubi viandanti mimetizzano

occhi socchiusi, fissando a nord

e attendendo rari fiori del Baldo.

 

La primavera e il sole che sgela

destano speranze e nuovi sogni

alla ragione ed ai plebei ignorati.

 

La quiete, che circonda le baite e

i nidi, spinge l’umano a meditare,

non scordando anime disseminate


Quasi sera, testa di cane, immobile

e severa, vigila sul lago, col castello

testimone perenne di culture eterne. 

 

                       Giuseppe Romano


6/03/2021

giovedì 4 marzo 2021

La ruota

 

 Una ruota che rotea.


Un tunnel buio da scavare,

con tanti scalini da lavare.


Un viso sfinito, speranzoso,

sfiora i gradini uno ad uno.


Appare, scortato da frastuoni

cagionati da gelidi metalli,

per fondere il corpo con la

luce, irrradiando un ramo

scavato da troppe stagioni

attraversate in labirinti bui.

Una ruota che gira solcando

vie tortuose a volte, ed anche

dolorose, con piccoli germogli e

rami vivi che arano deliri e vite.

Nel silenzio delle notti insonni,

scorrono frammenti di parole,

unite a bramate lacrime e carezze.


La ruota, abdicata dall’incuria,

ha interrotto la sua corsa oscura

spezzandosi su un borioso muro.

In lontananza un treno avanza,

promessa di viaggi orbi di mete.

                  Giuseppe Romano


4/03/2021