domenica 24 giugno 2012

Shock

Intendo il tuo pensiero
che vaga, inseguendo
aquiloni, oltre i monti,

alla ricerca inane

di mete inesplorate.


Silente.










Brucio attimi
della tua vita virtuale,

tromba d'aria che abbatte

puri paesaggi, assorbendo

anime assetate di corpi
.

Silente.









Chiedo se il vento impetuoso,

che travolge l'essere fragile,

sarà tollerante,
mendicando perdono

per non avere mirato preghiere

tra le navate del tempio di un dio minore.


Silente.










Con la tua musica,

che seziona vasi sanguigni,

invadendo anima e corpo,

avviluppati dall'ineluttabile fato,

alieni oramai dalla ragione del tempo.










Silente, attendo d'incrociare lo sguardo impaurito.


Giuseppe Romano

23/06/2012

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