venerdì 1 giugno 2012

Morgana

Intricati percorsi,
attraverso i rovi

di tortuose vie,

vedo nel cupo sguardo

che, simile a lama,

incide le ferite

su corpi adoranti.


Tra le note del tuo io

disincantate viole

espandono acerbi

messaggi mutevoli,

depistando il certo,

rincorrendo verità

che generano dubbi.


Tormentati sibili

lacerano crepacci

con abissi profondi,

nella foresta nera

ammantata da brume

oscuranti la luce.


Sottile, il mistero

penetra rami spogli,

attendendo il sole.


Giuseppe Romano


Malcesine,1/06/2012

3 commenti:

  1. Bella ma non l'ho compresa facilmente. Mi aiuteresti ? :)

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  2. Caro Pino,diventi sempre più complicato nelle tue prose o sono io che invecchiando comincio a comprendere meno le cose semplicemente belle come le tue poesie? Ciao Angelo.

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  3. Ciao Angelo, grazie di essere passato nel mio blog. Questa poesia di Giuseppe è bella e molto profonda e triste. Sofferenza e tormento che anelano a trovare un pò di luce....

    A presto

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