sabato 31 dicembre 2011

Auguri

AUGURI DI UN FELICE E SERENO ANNO NUOVO A TUTTI I MIEI SOSTENITORI PINO

giovedì 29 dicembre 2011

Comunicato

Amici, se vi trovate nei pressi di Malcesine sul Garda non perdete l'occasione di vedermi all'opera il 7 gennaio 2012, alle ore 15,30, al Palazzo dei Capitani. Vi aspetto, il malcesinese Pino.

mercoledì 28 dicembre 2011

Reticoli

Eolo
non cancellerà
le tue orme
segnate
sulla sabbia.


E la mia 
anima
tornerà
a mirarle,
fissando
gli attimi
che hanno
avvinto
le briciole
di tempo
trascorse
a fianco.


Lacrime
ad alimentare
l'humus
raccattato
con l'avanzare
di fili
intrecciati.
                  Giuseppe  Romano
27/12/2011

sabato 24 dicembre 2011

Auguri

Tanti cari Auguri di un sereno Natale a tutti i miei sostenitori Pino

domenica 11 dicembre 2011

Premio di Poesia " Giacomo Giardina"

Giorno 5 Dicembre a Bagheria si è svolta la premiazione del Premio di Poesia " Giacomo Giardina" X Edizione Anno 2011. La manifestazione si è svolta nell'incantevole villa settecentesca di Palazzo Aragona Cutò. Il concorso diviso in tre sezioni, lingua italiana, lingua siciliana e poesie d'amore, ha riscosso un notevole successo, e in questa occasione è stato presentato un'antologia del decennale a cura di Giovanni Mannino e Paola Galioto Grisanti, con la prefazione del Presidente Giuseppe Bagnasco, e testo del Prof. Tommaso Romano.

La Giuria del Premio

I premiati e segnalati delle varie sezioni



Premio Speciale alla Cultura Prof. Salvatore Ferlita
Da sinistra Dott. G. Bagnasco, Prof. T. Romano, Prof. S. Ferlita Il Sindaco di Bagheria Dott. V. Lo Meo Il Pittore C. Puleo Autore delle sculture dei Premi.







Premio Speciale alla Carriera per il 2011 Dott. Giorgio Trizzino

mercoledì 7 dicembre 2011

Delirio

Perderti,
ancora prima
d'incontrarti,
ha sconvolto
l'intimo profondo
nel paludoso inferno
del mio io,
alla ricerca,
sempre,
di turbinii
violenti.


Con l'andare
del tempo,
che non lenisce
le ferite,
anzi,
becero,
affonda lame,
acuendo il rimpianto
per la difformità
che schizza
il mio viso.


Sciolti gli ormeggi,
silente
scivoli
all'orizzonte,
cedendomi
all'incerto
domani.

Giuseppe Romano
25/10/2010

Segnalazione di merito al Concorso di poesia
"Giacomo Giardina" 2011 - Bagheria (PA)






giovedì 1 dicembre 2011

Incognita

Cosa racconterò
alla luna
raggiunta la valle
del silenzio
se negato
è leggere i tuoi occhi
ancora tersi
dalla brevità del tempo?


Alternanze
di aridi sistemi
tra segmenti
piatti ed incolori
da incorniciarsi
come tele amorfe
ben discoste
dall'avidità del volgo.


E questa primavera
che oggi sfioro con le dita
 modula precetti
per ingoiare inverni
ammantati di speranze
al capolinea.


Cosa racconterei alla luna
se nel silenzio pìceo
della notte
potessi
sciogliere la neve
del mio inverno
al fuoco vivido
di limpide fiammelle
appena schiuse?    
              Giuseppe  Romano
da: Aritmie - Federico Editore - Palermo - 2000




giovedì 24 novembre 2011

CABO VERDE

Fragore di onde
spinte dal vento.


Moto perpetuo
a segnare il tempo.


Ancorate
all'oceano
sognano
Colonne
di Ercole.


Con le stelle,

mute,
a ricordare
lo scivolare
silenzioso
di anime
perse.
Giuseppe Romano
Boavista (Isole Cabo Verde), 18/11/2011

Isola

Sento
il ringhiare
del mare,
il sapore
dell'acqua,
la violenza
dell'onda
che infrange
la roccia.


Sento

la solitudine
che avvolge,
offuscando
la memoria
di ieri,
il futuro
del dopo.


Ed il vento,
placido,
tumultuoso,
presente
sempre,
a mescere
candida
sabbia,
genesi
di mutevoli
dune.

La clessidra,
tiranna,
consuma
residui
granelli
di sabbia,
compagni
di viaggio
i ricordi.
Giuseppe Romano
Boavista (Isole Cabo Verde) 20/11/2011

domenica 13 novembre 2011

Pensarti

Pensarti
è rivedere
l'acqua
che muove
sassi
da celare
nella sabbia

E' ritrovare
il viso
un po'
accaldato
accarezzato
dal vento
del mattino


E' ricordare
gli occhi
che scrutano
lontano
oltre
la siepe

Pensarti
è vita
per non finire
solo
tra i rottami
Giuseppe Romano
22/04/2001

Scatole cinesi

Grandi
Medie
Mignon


Una
Dentro
L'altra


Traboccanti
Sogni


Irrimediabilmente
Vuote 
             Giuseppe  Romano
13/05/2011

Sara

Sarà che è l'alba
e il sole sbircia
tra le pieghe delle stelle


Sarà che è l'ora
e il vento tace
perchè stanco di soffiare


Sarà che è un gioco        
e l'urlo passa
come un lampo nella sera


Sarà che tu sei Sara
e liberi l'angoscia
con lo sguardo del mattino
                        Giuseppe Romano
8/01/2006

mercoledì 26 ottobre 2011

Punto di domanda

Cos'è volermi bene?


Parole nella nebbia
limpidi cristalli
enigmi dipinti
sulle pareti
di camere svuotate

Giardini inesplorati
tremori inascoltati
intrecci di colori
sogni irrealizzati
nel buio della sera


E' ciò volerti bene
Giuseppe Romano
9/12/2002

mercoledì 19 ottobre 2011

Fotografia di un momento

La rosa
recisa
per dono
appassita

In un lampo


Petali
caduti
sull'acqua
dispersi


Nell'aria


Lo stelo
angosciato
testimonia
l'assurdo


Nell'arena del tempo
Giuseppe Romano
4//06/2005

sabato 8 ottobre 2011

Maratona sul lago

Profumi di cedro
nell'aria serena
avvolgono atleti.


Nubi, spinte dal vento,
tracciano vie misteriose
e Benaco scruta i mille colori.


Custodi dell'acqua,
i monti, silenti,
guatano la gioia dell'evento.


Al tempo segnato
il cuore inizia a pulsare,
i calzari mordono il suolo.


La meta rimane lontana,
sulla sponda orientale
disgiunta dall'acqua.


La folla di atleti si sgrana,
eccitata dall'ansia
di giungere presto.

Corri soldato ateniese!
Non perdere tempo!
Annuncia la vittoria acquisita!


Macina metri l'atleta,
con l'acqua che scivola via
ed il vento del nord sferzante.


Si sente l'odore di ulivo
nel settembre che declina
i suoi ultimi giorni.


Lontano la torre maestosa
ed il corposo castello
lambito dal lago.

Corri fratello!
Il profumo di cedro
è al di là della riva!


I minuti scorrono lenti,
qualcuno alle spalle,
raccogli gli ultimi spasmi.

La clessidra ha misurato
il suo tempo,
fissandolo al cielo.
Giuseppe Romano

26/09/2008 - II^ Edizione Maratona Lago di Garda LIMONE - MALCESINE



martedì 4 ottobre 2011

Nel buio

Cammino
nel buio assoluto
di una notte
senza stelle.


In lontananza
un faro
ad indicare
la via.


Provo
ad incrociare
uno sguardo.
Attorno solo silenzio.
                 Giuseppe   Romano
    4/10/2011

mercoledì 28 settembre 2011

Pensando al domani

Annullo il tempo
se fragorosa scoppia
la risata sul viso
non contaminato
dagli eventi duri
che la vita
ti snocciola
con l'avanzare
degli anni
ed il fardello
dei pensieri
che si sommano
l'uno all'altro.
Con l'inconscio
che inizia a contare
quando il totale
è vicino
e la nostalgia
prende il sopravvento.
Allora vivi
la felicità del momento,
senza nasconderti,
scavalcando
improvvise barriere,
contagiando il sorriso
che scaturisce spontaneo
a me che l'attendo
per annullare il mio tempo.
Giuseppe Romano

1^ Classificata alla XIX^ Edizione Premio Nazionale di Poesia
"Baronessa di Carini" - 2010 - Carini (PA)

Il poeta Pino Romano



domenica 18 settembre 2011

Il volo dell'airone

Nuvole senza cielo
vagano all'orizzonte
stormo di uccelli
migrano in  occidente
un grande airone
libra le sue ali
per ritrovare
l'isola perduta.


Lungo la rotta
che attraversa il mare
sfreccia nel firmamento
assai sereno
con dentro il cuore incanti
di fanciulli
abbarbicati a vuoti
di cristalli.


Sensori costantemente all'erta
la meta si avvicina
poi l'urto inaspettato.
Un misterioso oggetto
l'airone - che placido
planava sull'isola sognata -
indifferente abbatte  
bersaglio non voluto
di cinici segreti.
                          Giuseppe Romano
da: Intorno al Cerchio   -   Priulla Palermo - 1994
 Volo Itavia Bologna - Palermo - Tragedia di Ustica
  

11 Settembre 2001 - New York

Colgo tra inestricabili rocce
arterie di sangue innocente
sparso tra le vie di New York.


Anime multicolori
annaspano verso il cielo
inghiottiti nel nulla.


Uomini del mondo 
celati in camere oscure
violentano inermi.


Madri orbate dalle loro carni
annaspano agli angoli
di strade impolverate.


Qual'è la via maestra
da seguire per vivere
in pace con noi stessi?


Riusciremo a cucire
ferite tracciate da barbari
di ieri, di oggi, e di domani? 
                           Giuseppe   Romano
22/09/2001      

giovedì 8 settembre 2011

Senatur

Il senatur dall'alto dello scranno
grida con arroganza e senza affanno:
"Ritira la tua truppa afflitta
dall'isola mafiosa e derelitta".
Dimentica che un certo Garibaldi
al comando di mille volontari
salpò da Quarto in forza di ideali
per battere borboni e mercenari.
Rammenta poco il povero terrone
partito da Favara od Agrigento
con il bagaglio fatto di cartone
ad ingrassare il ricco del cemento.
E il figlio mio nato in Lombardia
dovrà munirsi caro il mio tesoro
per riabbracciare la terra natia
di passaporto unito ad un lavoro.
Povero senatur senza ideali
nascondi la tua testa sotto l'ali
per non guardare il Po e l'altra riva
che segnano i confini alla deriva.
Ricorda solo i Vespri Siciliani
e ancora tutti i martiri isolani
uniti sotto un'unica bandiera
sacrificati per una Italia intera.
                              Giuseppe Romano
19/08/1992 

sabato 3 settembre 2011

Sirena

Movenze mute,

passi di danza

nell'universo

fantasticato

dall'avanzare

di tempi nudi,

col sole vivo

a riscaldare

sipari, scene

itineranti.




Vivido sogno

d'anime perse,

come l'Ulisse,

mimetizzato

tra la folla,

resto d'incanto

per non morire

tra gli anfratti

rotti dall'onda.

Giuseppe Romano - 21/09/2009

A Michele

Candida
neve
sulla tundra


Stinte orme
di calzari
disarmati


Dacia
Svetlana
Utopie


Visioni di steppe
Flash
fissati da un lampo


La nenia russa
tace
per sempre


                     Giuseppe Romano
da: Aritmie - Federico Editore - 2000 

lunedì 22 agosto 2011

Muro di gomma

Sempre di te

parla il mio cuore

a quello sconosciuto

che incontrai

in una notte

di vagabondaggio.




Risposte zero

lasciano il dubbio

di infelicità perenne

non consentendo

soste, anzi

continue volute




nel precipizio

delle sere

senza stelle

che illuminano

speranze

a giorni alterni.




Muro di gomma

per obliare

micro-firmamenti

incastonati

nel recondito

del cuore.

Giuseppe Romano

21/08/2011




domenica 21 agosto 2011

Ansia

Nell'ansia vivo

perchè svanisce

il giorno

il tramonto

poi la notte


L'angoscioso

futuro

non svela come

quando

se potrò incontrarti

ancora




Di te

scolpita

la tua immagine

rimane

in me

per arginare

il baratro

che porta

alla follia


Giuseppe Romano
da: Le poesie di San Valentino - Federico Editore - Palermo - 1999


giovedì 18 agosto 2011

Il mio silenzio

Il mio silenzio
non è dimenticanza
ma sofferenza
per macerare dentro
parole da non dire


vive di ricordi
abbandonati
nell'itinere
del tempo


colloquia
con gli spettri
di domani
teso a raggiungere
frontiere


crea amori
da vivere
all'imbrunire
                                    Giuseppe Romano
da: Unni siti palori  - Francesco Federico Editore - Palermo - 2001

lunedì 15 agosto 2011

Percorso

Sognano le stelle
di notte,
nella stanza 
spoglia,
senza il respiro
caldo ed un cuore
che ansima d'amore.


Luce
negli occhi
spenti, sorrisi
imbarazzati,
speranze
di normalità.


Dove sono i giochi
appena visti
nell'attimo
di un'alba diversa?


Un giorno qualunque.
Un bussare sommesso.


Sagome sconosciute
tendono le braccia.


Non ho forza
di alzare le mani.


Troppo volte
il vostro sguardo
è rimasto lontano.


Una saetta
illumina la scena
nell'immensa
stanza buia.


Non è di tormenta
il sibilo del vento,
ma carezza.


Andiamo a casa,
piccola peste!


E' così che ti amiamo.


31/07/2011    -   Giuseppe  Romano
     Ad Andrea che ha riempito di gioia due cuori.

martedì 9 agosto 2011

Ritrovarsi

Riodo il vento
sferzare il vicolo
che impregna di polvere
il pane e le panelle


E la campana
comandare tutti in classe
per arrivare in tempo
a chiudere la porta


Rivedo tanti sogni
sciami di ragazzi
Palermo sonnolenta
nell'afa dell'estate


Le chiome ancora nere
estrapolare cifre
per incontrare dati
celati dal silenzio


Poi l'anima si è persa 
nella fornace quotidiana
a raccattare segmenti
che intrecciano il domani


Ma quando il vento di bonaccia
stava placando l'acqua
ho udito un tam tam
comporre il puzzle antico


E son svaniti gli anni
le corse sugli specchi
la riga quasi bianca
d'intorno a una bottiglia
                                                 Giuseppe Romano
 da: Omaggio ai sentimenti - Antologia a cura di A.E.C. Palermo - 2006



mercoledì 3 agosto 2011

E ora...


E ora cu cci parra cu Tatò
sutta l'arvulu
caricu di pampini
cu suli ca abbruccia lu tirrenu
e lu zappuni stancu di zappari


cumpagni la cicala ca grida
ai quattru venti
e lu silenziu ca lacera
li timpani


E ora cu cci parra cu Tatò
doppu lu ventu
ca spazzatu via
ddu Cinccinatu
di l'ultima ura
tincennu di scuru
la jurnata.
Giuseppe Romano
5/11/2004 - A Saro che mi fu faro nella vita


sabato 30 luglio 2011

Il dipinto


Tracce nere
sulla tela
azzurra


Chiazze rosse
richiamano
visi
con gli occhi
spalancati


Continuano
a picchiare
sulla tela
che lentamente
cambia
di colore


La stessa tela
sempre più
imbrattata


Poi silenzi


per ricordare
per ritrovare
per colpire


Il mio Dio
uguale al tuo
diverso solo
il nome
Giuseppe Romano
da: Se la parola non tace - Federico Editore - Palermo - 2004



venerdì 29 luglio 2011

Casa mia


Ti lascio
ancora.


Torno alla casa
che ho inventato
essere mia.


Anche se so
che è questa
casa mia.


Eppure quella,
mattina e sera,
dispiega l'ali,
dimenticando
di guardarmi
strano.


Allora
vedo il film
della trazzera mia,
sempre in trincea,
ad arginare le derive
dell'humus
che avevo perso,
ritrovato,
ancora perso.


Le arance del comò
a ricordarmi
che il caldo vento,
intriso di rossa rena,
alita sul viso
per non scordare
casa mia.
Giuseppe Romano
29/07/2011 - ore 19,00
In volo da Palermo a Verona




lunedì 25 luglio 2011

Stelle cadenti

In queste sere
d'autunno
che sa di primavere
capelli corvini
occhi di bambini
tristi
fragili coralli
rossi
come quelle labbra
rosse
che fremono
in attesa
di improvvise saette
che accecano
al buio
per poi colpire
al cuore.


L'anima fugge


frivole
parole
parlano del tempo


l'io
spazia
tra le corsie
dell'universo
muto
e accorato
Giuseppe Romano
da: Rosa fresca aulentissima - Federico Editore - 2000



Ouverture

Tracce
di rugiada
scorrono


là dove
rimarginati
squarci


fermenti
andati
fissano.


Ouverture
schiude
fremiti


gelati
dal circolare
nulla.
Giuseppe Romano
da: Rosa fresca aulentissima - Federico Editore - 2000

Etoile

Diafano
il tuo corpo
vibra
al suono
sensuale
di stradivari
incantati


Silenzi
spezzati
da movenze
leggiadre
di fragili
candide
libellule


Un cono
di luce
inonda
l'ètoile
che libra
leggera
per me
Giuseppe Romano
da: Rosa fresca aulentissima - Federico Editore - 2000



lunedì 11 luglio 2011

Note

Note
ballano
sul pentagramma
al calare
della sera
con l'afa
che inebria
i sensi
a ricordarmi
che esisti.


Domani
il sorriso
bruciato
dall'attimo
che volge
alla notte
dimenticato.
Giuseppe Romano
11/07/2011

domenica 10 luglio 2011

Un anno dopo

Esplode la bomba
L'autostrada un inferno
La fine di un sogno
Un anno da allora
Speranza di vita
Ricordo di eroi
Parole e parole
Fatti concreti
che i morti
Di un giorno
Possano almeno
Servire a qualcosa.
Giuseppe Romano
da "Intorno al cerchio" - Stampa Priulla - Palermo - 1994

Cronaca

Vermiglio il sangue scorre sull'arena
l'odore acre si frammischia ai suoni
ed agli olè di gente senza cuore.
Colpito dall'espada del torero
muggisce inferocito e con orgoglio
raccoglie le sue forze per tentare
di dare addio alla vita da vincente.


Ma il fato ha già deciso il vincitore.


La vista è annebbiata dal dolore,
va incontro alla muleta che - marrana
- dissimula giochi di potere
per poi colpire senza sentimenti
ed eccitare voglie ormai represse.


E' già passato l'urlo della folla,
sull'abbrunato campo della sera
un rivolo di sangue senza nome.
Giuseppe Romano
da "Intorno al cerchio" - Stampa Priulla - Palermo - 1994

domenica 26 giugno 2011

Viaggio nel tempo



Quante albe
gonfie di sole,
di pioggia, di vento
ci hanno svegliato,
le palpebre colme
di sonno!


Mattine già piene,
i bimbi, la scuola,
il lavoro che incombe.


Corri ch'è tardi!
Fuori che freddo!
Che caldo d'estate!


Ancora domani
e sempre domani.

Su e giù per l'Italia
che è una e diversa.
Palermo vicina,
Palermo lontana,
gelsomino sfiorito,
vele sul lago
trainate dal vento.


I giorni, le sere, le notti,
a mirare le stelle,
a cogliere il lampo,
lesti a rubare alla luna
ombre furtive.


I capelli innevati
tradiscono il tempo.


Il tuono
in un giorno sereno,
avverti il fragore,
presagio di vento e
di pioggia infernale.


Silenzio.....


Alziamo lo sguardo,
noi siamo forti.
Più forti del vento,
ancorati alla roccia,
invincibili
contro il nemico.


Ancora domani,
domani, domani!
Ancora quaranta domani!


- Nonna, mi compri?
- Sì!
- Vieni a mangiare domani?
- Sì!
- Mi dai un bacino?
- Aahm!
Giuseppe Romano
25/06/2011 - 40 anni insieme con Rita....

domenica 19 giugno 2011

Alcantara

Osservando
l'Alcàntara
che buca
laviche gole
vibro,
fantasticando l'onda
che sfiora la mano.


Resterò travolto
dall'avanzare
dell'acqua pungente,
inondato da
pulsioni e incertezze.


Come
l'Alcàntara
affiori all'istante
da assolate
contrade.


Tra i silenzi dei gesti,
gli sguardi innocenti,
le parole banali,
i rumori impetuosi
dell'acqua.


Attendo
l'avvento dell'onda
per abbattere
gli argini
che invitano il fiume
a tracimare i confini
del tempo normale.
Giuseppe Romano
1/08/2008


Diversi

Faziose regole
pennello
per gessati
schemi


Rigide caste
schedate
animano
società
pavide


Periferici ghetti
condensano
sgraditi
diversi


La pelle nera
la borsa vuota
l'amore strano


Diversi tutti
senza domani


Esseri umani
tagliati fuori
da piccoli nani
chiari di pelle
pieni di fondi
di amori normali


Energie
d'anima
e corpo


Sopportano
lottano
amano


Per esistere
non solo
di notte
               Giuseppe   Romano
  12/08/1999

Fra le dune

Scoprirti
fra le dune
del deserto


accattivante
affresco
solitario


inaccessibili
voragini
ha colmato.


Uragani di sabbia
vanno a morire
lontano.
                           Giuseppe   Romano
Da "Aritmie"
Federico Editore  -  2000  

venerdì 17 giugno 2011

Alidada

Brividi sento
e ansia, quando
la luna cela
lo sguardo furbo
alla speranza,
traboccante in
ogni omega.
                Giuseppe  Romano
  6/01/2009

Disabilità

Io sono cieca
e mi affido
al vostro buonsenso
a cui voi rinunciate.


Mi muovo cauta
ma non chiedo
la vostra pietà
di cui vi vergognate.


Conto le fermate
ascoltando il rumore
alternarsi.
  
Vi prego non spingete,
perchè sono l'unica
che sa guardare avanti.
                                     Milena Spasova
    17/06/2011

mercoledì 15 giugno 2011

E-Mail

Oserei dirti....


Ma le parole
restano sospese,
se penso
alle accennate
dune,
divise
da una valle
che anelo
di sfiorare
con le dita.


Ed al campo
levigato
da carezzare,
lambendo
l'erica
intricata,
avamposto
di nicchie
profumate.


Vorrei dirti...


Ma le parole
restano
nel cosmo,
avviluppate
da galassie
indefinite.
             Giuseppe  Romano
20/01/2009  

lunedì 13 giugno 2011

Non so chi sei

Segmenti
segnano
geometrici
contorni
limitando
frontiere
da sormontare


Adolescenza
vissuta
all'ombra
di silenti
monti
sognando
liberi
contatti
nello spazio
infinito


Non so chi sei


Ignoro
mattutini
sussulti
inquieti
amori
crepuscolari
diletti


Anelo
scrutare
l'anima
per leggere
pagine
velate
             Giuseppe  Romano
21/12/2002

martedì 7 giugno 2011

Canali

Remo a fatica,
con la canoa
che ogni giorno
mi scorta
attraverso
intricati 
canali.


Arterie
disomogenee,
avulse
dalle relatività
dell'oggi,
legate a filo doppio
col domani.


Il vento sordido
gioca d'azzardo,
spinge sulle rocce
la canoa,
frantuma
gli arcani 
miraggi.
                   Giuseppe Romano
7/06/2011

domenica 29 maggio 2011

MGS (Colloquio con me stesso)

Mi accorgo che esisti
illuminata da aloni lunari
lenta perversione  dell'anima


Estenuato dall'inseguire
nella città fantasma
arranco a fatica


Giorni dopo giorni
solo per approdare al molo


Predestinato alla normalità
anomalo vago nell'infinito
sognando soste alla fermata


Occultato dal buio
vivo la nebbia
alla ricerca di luce
                         Giuseppe  Romano
30/10/2004

Domande dentro.......

Mi chiedo
se provi amore
quando i silenzi
diventano eterni
- e per eterno
intendo il tempo
che vola intenso
per un giorno 
intero


Immaginando
movimenti
da una camera all'altra
con soprammobili
che sbirciano
dall'angolo
della parete buia


Pensieri
infastiditi
dal frinire
delle cicale
violano
mondi paralleli
tranciando
sospiri o
tenerezze


Risposte
all'ora tarda
accrescono speranze
ma inquietudini
colmano notti insonni
di incertezze
                               Giuseppe Romano
25/04/2007

lunedì 23 maggio 2011

Esserci

Poter mirare Sirio tra le stelle
compagne di viandanti nella notte,
amare creature ammaliatrici
per ritornare ai fasti del cessato,
circuire una vita di paure
da battere usando la speranza,
gridare grazie a Dio che - infinito -
ti tende la Sua mano per salvarti.
Esserci
in questo mondo un po' balordo
di invidie camuffate da sorrisi,
di poveri barboni senza tetto
dimenticati all'angolo di strada.
Esserci
coi dolori della carne
che brucia con il fuoco del mattino,
felice di patire le ferite
per esserci domani anzichè ieri.
                                        Giuseppe Romano
da: Intorno al cerchio - Stampa Priulla - 1994   

venerdì 20 maggio 2011

Sahara

Solo l'alito del vento.


Poi silenzio,
con la sabbia 
che attacca il viso
umido di sole.


L'orizzonte indefinito.


Celato dai miraggi
che accecano l'ansia
tra le strade
sterrate.


Solo con me stesso.


Nel deserto
di rossa sabbia
che copula col sole
oscurando verità.
                                  Giuseppe Romano
22/03/2006
Oasi Ksar Ghilane  (Tunisia)

giovedì 19 maggio 2011

sabato 14 maggio 2011

Extra-



Reticolati
invisibili


Barriere mute
autenticate
legano scambi


Segni negati
da codicilli
inaciditi
bollano rose


Grido sommesso
fra i silenzi
temendo fughe
con il mio volto
impallidito
per la vergogna


21/03/2003 G. Romano

martedì 10 maggio 2011

Luce



Immagino la luce
per scoprire
la rosa già sbocciata
nel giardino,
per carezzare il volto di un bambino,
per incrociare
gli occhi di una donna.


Immagino il colore della rosa
coi petali e i profumi dell'estate
tradito di soppiatto dalla luce
fuggita via nel nulla
ad inseguire
misteri di galassie innominate.


In compagnia del buio
più assoluto
fantastico di mondi colorati
per alternare notti sempre uguali
a percepire passi conosciuti
dalle cadenze e da rumori noti.


Potrò trovare pace senza luce?
Giuseppe Romano
(da: Intorno al cerchio - 1994)