Ho mirato i tuoi occhi cerulei.
Spenti, come il cielo grigio che
minaccia pioggia prima di sera.
Ho percepito tristezza e voglia
di librarsi lontano, alla ricerca
di approdi gioiosi per inventare
futuri avulsi da intralci precari.
Immaginato il domani incalzato
privo di minuti fuggenti, ricolmo
di viali tranquilli e bambini beati.
Oggi, le mani si muovono pronte
per non sprecare il tuo tempo, oro
per chi lo manovra, il viaggiatore
che incombe allontanato di fretta.
Sacrificata la terra che fu degli avi
per il denaro che smuove le acque,
con l’ingordo burattinaio ad agitare
pedine ed indicare la via più breve.
Domani un giorno diverso e uguale,
viaggiatore sempre ignorato, frivole
ore da evitare, l’otre del burattinaio
vorace. Pende la spada di Damocle.
Giuseppe Romano
2/05/2023
Llegó de forma casual a tu blog y me ha gustado la peculiaridad que tienes al verdad
RispondiEliminaVolveré de nuevo para ir leyendoas versos tuyos
Un abrazo
Grazie Stella, questo Blog è di mio cognato, ricco di poesie inedite da lui create, ciao e grazie Angelo.
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