domenica 25 aprile 2021

UNA CROCE CHE DIVIDE: TRA PRESENTE E FUTURO

 

In questi giorni difficili causati dalla tragedia che è la pandemia da coronavirus, che tanti morti ha causato, un argomento ha focalizzato l’attenzione degli abitanti di questa splendida cittadina che ha il nome di Malcesine.

Borgo incastonato tra il Lago di Garda e il Monte Baldo, nelle stagione primavera-estate è regolarmente visitato da turisti italiani e stranieri con predominanza di cittadini Nord Europei (tedeschi, danesi, inglesi), innamorati della natura, del lago e del paesaggio nella sua completezza, avendo la possibilità di svolgere attività sportive (vela, surf, parapendio), nonché lunghe passeggiate ed escursioni sul Monte Baldo che può essere raggiunto dalla funivia che, dalla stazione intermedia alla stazione d’arrivo (posta a circa 2.000 metri s.l.m), ha una cabinovia girevole dalla quale si può godere del panorama a 360°. La nuova funivia, che ha sostituito quella esistente, ormai obsoleta, è stata inaugurata il 24 luglio 2002, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

In data 14/09/2020, la Società PGP2 S.r.l. di Verona presentò istanza al Comune di Malcesine di concessione di una porzione di terreno di circa 200 mq. per la collocazione, presso il Monte Baldo, Loc. Trattospino, di una Croce Astile dedicata a S.S. Giovanni Paolo II°.

La domanda è stata pubblicata dal Comune di Malcesine il 15 Settembre 2020 al fine di renderla pubblica ed approvata dal Consiglio Comunale, a maggioranza, in data 11/12/2020.

La Croce Astile, alta 18 metri, realizzata dallo scultore Andrea Trisciuzzi. doveva originariamente essere installata nei luoghi montani frequentati dal Papa Polacco durante le vacanze invernali nel Veneto. Successivamente Mirko Zanini, Presidente dell’Associazione Culturale”Totus Tuus”, che aveva acquisito la proprietà della Croce, che come detto doveva essere installata originariamente in altri luoghi montani, ha fatto istanza di installazione della Croce sul Monte Baldo.

Il Consiglio Comunale del Comune di Malcesine, a maggioranza, approvò la richiesta con ciò dando il via all’iter per la installazione dell’opera.

Ovviamente tale installazione comporta anche la realizzazione di opere complementari necessarie a raggiungere il luogo destinato, tutte a carico del Comune, con l’evidente modifica del territorio interessato con mezzi, oltre che a piedi. Tali modifiche, da notizie non ufficiali ammonterebbero a circa 100.000 Euro, contro un canone annuo irrisorio, mentre gli Amministratori pro-tempore giustificano tale autorizzazione come un aumento del flusso turistico che sarebbe stato influenzato dall’installazione della Croce per il valore artistico e religioso.

Contro tale delibera sono insorte diverse associazioni che hanno fatto notare come tale opera, per il luogo destinato, avrebbe modificato l’ambiente e la natura per la possibile ulteriore presenza dell’uomo, con il degrado del territorio, già in sofferenza per le mutazioni climatiche globali.

E la notizia ha diviso i cittadini di Malcesine da sempre vicini al Monte Baldo ed a tutto il territorio.

Nell’ambito di tale discussione, il Comitato Amiche e Amici del Baldo ha organizzato, in data 24/04/2021, l’evento on-line “UNA CROCE PER IL BALDO O… IL BALDO IN CROCE? Parola agli esperti su ZOOM”, invitando degli esperti per dare le proprie opinioni sulla questione al fine di contribuire a far chiarezza sulla intricata problematica.

I vari interventi, coordinati da Graziano Berti, hanno visto la presenza di Raffaello Boni (Lega Ambiente) che nell’affermare la non necessità, per motivi ambientali, di installare la Croce sul Baldo, propone di installare la Croce in qualche altro luogo del Veronese meno battuto dal turismo, incentivando così la conoscenza a fini turistici di altre zone del Veneto.

Maurizio Delibori ha richiamato i Santi Benigno e Caro, ecologisti, che salvaguardavano il Baldo e la flora e fauna esistenti, auspicando programmazione di certe opere con l’intervento di tutta la Comunità, nonché con le altre Amministrazioni del territorio che investe il Veneto e il Trentino, con un pensiero alle generazioni future che verranno dopo di noi.

Quinto Canali, Amministratore del Trentino, legato al Monte Baldo, ritiene “surreale” la faccenda, e a suo parere il problema doveva essere affrontato in profondità, tenuto conto della flora e della fauna esistente nel territorio.

Considera, inoltre, questa Croce una forma di paganesimo alla luce della tradizione del Baldo e, pertanto, a suo parere, non si ha bisogno di altro.

Interviene il Prof. Annibale Salsa, Antropologo, già Presidente del Club Alpino Italiano dal 2004 al 2010, Presidente del Comitato Scientifico di Accademia della Montagna del Trentino, il quale dice che secondo lui trattasi di ostentazione, non di religiosità, definendo la Croce oltretutto fuori misura. Riaffermando che il Monte Baldo è unico nella sua maestosità e conformazione.

Tutte voci, questa sera, contro la installazione di questa Croce che anzicchè unire, divide, con argomentazioni serie per cercare di chiarire le voci contro. Mancavano le voci a favore, in quanto sembra che il Sindaco abbia declinato l’invito. Sarebbe stato interessante ascoltare una voce diretta per poter chiarire alcuni fatti bui della questione.

In chiusura, si è demandato al dopo, con l’auspicio di un rinsavimento da parte degli Amministratori che hanno approvato i lavori ausiliari che debbono ancora essere programmati nel dettaglio. A corredo, implicito il ricorso agli Enti preposti contro tale delibera per bloccare i lavori di messa in opera.

Si spera che il rebus possa essere sciolto, col desiderio di non tormentare il Baldo con degli stravolgimenti che nulla hanno a che fare con la religiosità (mi vien da pensare che il 70% dei turisti stranieri non è nemmeno cattolico e quindi, probabilmente, non attratti da un’opera che rappresenta il cattolicesimo nella sua profondità assoluta).

E poi si auspica un’informazione esaustiva (con costi e ritorni economici), per evitare gratuiti commenti ed illazioni, senza dimenticare che amministrare il bene comune esige una grossa responsabilità.

                                                                                                    Giuseppe Romano

Malcesine, 25/04/2021

1 commento:

  1. Come al solito la burocrazia, insieme alle idiozie di alcuni esponenti di spicco creano il problema-dibattito per allungare il sugo, come si dice in questa circostanza. Oggi qualunque cosa si fà c'è sempre qualcuno che dice il contrario, solo per il piacere di dire il contrario. siamo un popolo ormai diviso a metà uno contro l'altro, non si fa mai niente per il bene comune, quarda il governo che ormai con il sostegno di tutti Meloni esclusa) si vantano di aver fatto cose e poi raccolgono firme per far cambiare cose che anche loro al gioverno approvano, anche se si astengono. Che casino caro Pino, mah come finiremo? Ciao e buon 1° Maggio a te e famiglia, Angelo.

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