domenica 31 gennaio 2021

Cristallizzazione

 


Il tempo si è fermato.


Attende la sentenza.


Ora dopo ora, fantasmi

avviluppano il tuo corpo

instillando verità spinose.


Schiavi del potere,

fantastichiamo danze

da occultare agli occhi

dell’anonimo vicino.


Giorno dopo giorno,

una voce amica, per

non lasciarti andare,

ti chiede dell’umore,

scardina il tempo fermo,

apre la tua anima al domani.

 

                    Giuseppe Romano


31/01/2021

giovedì 21 gennaio 2021

Pagliuzze


Siamo pagliuzze,

alla mercè del vento

che ci fa volare, avulso

da mete preordinate,

tra nubi e sole luminoso.


Aggrappati alla vita,

inconsapevolmente,

per ritrovare, domani,

la luce, sorta dai monti,

custodi di promesse vacue.


Ci muoviamo, oggi, incerti,

con l’acqua e il vino su altari

spenti che attendono candele

per illuminare icone da pregare

a bassa voce lontano dai parenti.


Rimaniamo pagliuzze,

la falce sempre a caccia

di messi da falciare a dì

alterni, per farne covoni

da disperdere nel nulla.


                Giuseppe Romano


     21/01/2021

 

lunedì 11 gennaio 2021

Ho perso l'anima

 


Ho perso l'anima.
Ho rivoltato gli angoli.
Non la trovo più.
Mi chiedo dove possa essere fuggita.

Ho interrogato il cuore.
Solo silenzio.
Dalla finestra allucinanti vuoti
si stagliano all'orizzonte,

L'anima rimane sepolta
tra le pieghe della mie carni
per non emergere dalle onde
del mare in tempesta.

Ho perso l'anima.
Prega il tuo Dio di scendere
dalla croce per darmi una mano,
aiutandomi a confortare lo spirito.

                      Giuseppe Romano
 
11/01/2021

lunedì 4 gennaio 2021

Croce ostile

 

 Cosa ci faccio io quassù,

a patire freddo e solitudine

non scelti, ma imposti, per

vagheggiare gloria e incenso

di incorporei traghettatori?


Ho già patito il Golgota,

l’arroganza di Pilato, i chiodi

per fissare i miei arti incatenati.


Non basterà il gelo a obliare

le pene che ho subito, né

contemplare il lago da lontano

per perdonare, cheto, la superbia.


Il vento colpirà le mie carni

con imperterrita violenza,

lacerando ancora e ancora

il cuore trapassato dalla lancia.


Il popolo perplesso, deputato a

raccogliere le foglie già cadute,

inseguirà la barca, con le vele

tese e la croce ostile abbandonata.

                      Giuseppe Romano

4/01/2021

sabato 2 gennaio 2021

Inerzia

 

  

Ho schiuso la finestra.


Una boccata d’aria,

con lo sguardo alla

fredda e vuota arteria.


Ho scavato nella memoria

per rinvenire sorrisi e visi,

assenti adesso, con gli occhi

che effondono melanconie

dalle figure anonime vaganti.


Il cielo plumbeo

scollina all’orizzonte,

attendendo il sole per

riscaldare l’aria e il cuore.


La finestra si chiude lentamente,

le mie ossa riprendono a ronfare,

Briciola, inconsapevole, zampetta.

 

                        Giuseppe Romano


2/01/2021


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