giovedì 27 dicembre 2018

I fiori di dicembre



I fiori di dicembre
restano i migliori,
perché unici e rari,
diversi da quelli di
marzo, fulgidi e usuali.





I fiori di dicembre
hanno una vita diversa,
più forti, resistenti al freddo
e alle intemperie di rigidi
inverni, di venti e di nebbie
che drizzano mura
ottenebranti la speranza.





I fiori di dicembre
li custodiremo sempre
nel cuore che resta candido
nonostante gli anni che,
spietati, ruotano perenni.


                     Giuseppe Romano



27/12/2018, Ristorante Relax Verde
Castion Veronese

         A Maria ed Ottavio Chieregato,
        per l’anniversario dei 60 anni
       dal loro matrimonio.

domenica 9 dicembre 2018

Progetto poesia in aula 2.0.3



      La narrazione dei Promessi Sposi agli alunni della III^ B dell'Istituto Comprensivo Statale di Malcesine continua. Il “Progetto poesia in aula” entra nelle fasi più complesse con l’ingresso, nel corpo del romanzo, della situazione economica che la Città di Milano vive nei momenti in cui Renzo fa l’ingresso in Città.
      Lasciatoci alle spalle Don Rodrigo e la sua ossessione per Lucia, lo sviluppo dell’azione ci conduce ai moti nel frattempo insorti a Milano a causa della fame, con il povero Renzo trovatosi, suo malgrado, nel bel mezzo della contestazione cittadina.
      Riuscito a sfuggire alle guardie che lo avevano arrestato, il ragazzo fugge sperando di raggiungere un parente che abita fuori della Città.
      Ma avremo modo di continuare questa avventura prossimamente.
      Adesso diamo il tempo ai ragazzi che ci seguono con passione e simpatia di assorbire questa prima parte del romanzo, per proiettarci successivamente nell’essenza più intricata del romanzo. Cercheremo di analizzare le tematiche più care ad Alessandro Manzoni riferita al suo tempo ed al tempo in cui ha collocato l’azione.
      Per intanto, a tutti coloro che hanno consentito l’attuazione del Progetto, dalla dirigenza, alla Prof.ssa Bertuzzi, ai ragazzi e un po’ anche a me stesso, l’augurio più sincero di BUONE FESTE di fine d’anno.


                                                                                                   Giuseppe Romano
      Malcesine, 9/12/2018

venerdì 7 dicembre 2018

Spazi orbi di magnete



Cosa ci siamo detti
l’ultima volta
che ci siamo incontrati,
incapaci d’intendere
reciproci incanti
attorcigliati coi misteri
che ci portavamo dietro?

Cosa pensavamo
l’uno dell’altro
mentre il fluire del tempo
ci allontanava, creando
spazi orbi di magnete?

Affiorano balbettii
di parole monche e
tentativi vani di emersioni
per sfuggire all’onda
che ci sovrastava.

Quella luce intermittente,
che si attaglia al cervello,
non mi soccorre
per risollevare il vigore
antico, riallacciando i nodi
che servono a legare
la barca al sicuro ormeggio.


                      Giuseppe Romano

             6/12/2018

sabato 1 dicembre 2018

PROGETTO POESIA IN AULA 2.0.2



Il nostro viaggio con i Promessi Sposi e gli alunni della III^ B dell'Istituto Comprensivo Statale di Malcesine, inserito nel “Progetto poesia in aula”, continua.
Esaurita la fase iniziale del romanzo, conclusa con l’Addio ai monti, conseguente alla partenza dai luoghi natii, Agnese e Lucia vengono accolti presso il monastero di Monza, luogo dove opera la Monaca di Monza, figura complessa del romanzo, nata col nome di Gertrude e denominata all’interno del monastero “La Signora”.
Si è cercato di descrivere questo personaggio focalizzando la sua persona inserita nel contesto sociale in cui essa vive, con principi, case nobili, popolino, costrizioni a fare ciò che non si vuole, a diventare monache nonostante la volontà della persona di vivere tutt’altra vita.
Agnese e Lucia vengono ospitate in convento, mentre Renzo, nel frattempo, aveva iniziato il suo viaggio alla volta di Milano.
Continueremo a narrare anche noi, con la speranza di non annoiare i ragazzi che ci seguono.

                                                                                                           Giuseppe Romano
Malcesine, 1/12/2018

mercoledì 21 novembre 2018

PROGETTO POESIA IN AULA 2.0.1




      Il 14/11 è finalmente iniziato il percorso con gli alunni della III^ B dell'Istituto Comprensivo Statale di Malcesine, relativo al “Progetto poesia in aula”, per parlare delle opere di Alessandro Manzoni e del suo romanzo “I promessi sposi”.
     Iniziato con una nota introduttiva su Alessandro Manzoni e le sue opere, si è focalizzato l'intervento successivo sul romanzo più noto, descrivendo i personaggi iniziali (Renzo, Lucia, Don Abbondio), addentrandoci nella tematica del romanzo, con la descrizione dei luoghi dove si svolge l'azione.
     I ragazzi hanno cominciato ad assimilarne la conoscenza al fine di capire successivamente gli sviluppi della storia.
     Siamo tornati oggi 21/11 riallacciando il discorso interrotto, parlando di Fra Cristoforo, delle pene di Renzo e Lucia, impossibilitati a contrarre matrimonio per i soprusi di Don Rodrigo, e dell'Addio ai monti dei nostri protagonisti che ha commosso i ragazzi.
     La prossima settimana inizieremo ad occuparci della nuova vita di Renzo e Lucia, con le problematiche derivanti dalla fuga da Don Rodrigo.
     Grazie ai ragazzi per la loro totale attenzione, nonchè alla Prof.ssa Bertuzzi, che ha incentivato il progetto.

                                                                                                Giuseppe Romano
Malcesine, 21/11/2018

lunedì 19 novembre 2018

Homo sapiens



Scheletri, abbandonati
sull'altare dell'andante
lavoro, testimoni reali
d'un tempo adiacente,
scorrono, come in un film,
dal finestrino di un treno.

Documentari eruditi,
insabbiati o archiviati,
mostrano l'homo sapiens
curvato su girevoli nastri
trasportanti freschi prodotti
da inoltrare ad ignoti destini.

Cattedrali nel deserto,
deperiscono di giorno
e di notte, orfani di fedeli
sconvolti, privati da nastri
che giravano lenti o veloci
di giorno e di notte.

Le sirene rimangono mute.

L'homo sapiens, tradito
dal mondo assordante,
a caccia di nastri svuotati,
di capannoni stracolmi,
di cieli turchini, fissa solo
manufatti ingombranti.

La via della seta perduta.


                               Giuseppe Romano



      19/11/2018

giovedì 8 novembre 2018

PROGETTO POESIA IN AULA 2.0



Riannodando il discorso interrotto con la scuola due anni fa, si è deciso, con la Prof.ssa Michela Bertuzzi, docente di Lettere presso l'Istituto Comprensivo Statale di Malcesine, di concerto con la Dirigenza Scolastica, di proseguire, in questo anno scolastico 2018/2019, gli incontri con gli alunni di terza media, già coinvolti a suo tempo nel “Progetto poesia in aula”, per parlare delle opere di Alessandro Manzoni e del suo romanzo “I promessi sposi”, opera cardine della letteratura italiana dell'ottocento e facente parte del programma di studi dei giovani allievi, proiettati oramai verso gli studi superiori che li condurranno a decidere la via da tracciare per le nuove scommesse della loro vita futura. Con questo spirito ci avviamo alla nuova esperienza, con la speranza di essere esaustivi, non annoiando più di tanto i ragazzi.


                                                                                                         Giuseppe Romano
Malcesine, 07/11/2018

venerdì 2 novembre 2018

Grigio



                                                          

Grigio.

Il cielo grigio.

Umido.

Come la pioggia.

Cade sottile.

Con alle spalle

il temporale,

gli alberi caduti,

i fiumi in piena.

Contiamo i colmi

volati via

dai tetti

a caccia

d'incolpevoli

presenti.



        
                                      


Grigio.

Come l'attimo

che mi pervade,

inseguendo luci

e arcobaleni,

i tuoi misteri

e i tuoi sorrisi,

per sollevare il grigio

che copre

l'anima confusa

e l'azzurro del cielo.



                                                                                          Giuseppe Romano



            2/11/2018


               

domenica 14 ottobre 2018

A Beatrice

 

Tornerai a volare
abbandonando i dossi
e le intricate vie
che murano spediti passi

I fiori secchi,
che pensavi incapaci
di sbocciare tra i rovi,
rifioriranno con il tuo sorriso
e l'afflato della gente.

Tornerai a volare
su inaccessibili montagne
e su spiagge assolate
per la felicità di un mondo
capace ancora di sognare.


Giuseppe Romano



14/10/2018, Ristorante Italia Malcesine
Beatrice ha otto anni e dalla nascita lotta contro
importanti difficoltà motorie e cognitive. Diverse
Associazioni di Malcesine hanno creato una serie
di eventi finalizzati alla raccolta fondi necessari
alla lotta quotidiana contro la malattia.

sabato 6 ottobre 2018

Ritardo


Cosa muta
se il treno
si affloscia
improvviso
e nessuno
erudisce
viaggiatori
assonnati?

Inattesa,
una voce
ci informa
sullo stallo
della freccia
incalzante
su binari
infiniti.

Il ritardo,
di minuto
in minuto,
si espande.

Informano
di secondi
o di ore,
orologio
in cammino.

Riprendere
repentino
il pensiero,
con il treno
affamato
di oscuri
orizzonti.

Il cliente
a dormire,
il ritardo
di un treno,
il destino
fluttuante.


              Giuseppe Romano
30/09/2018
A bordo della “Freccia Argento”
Napoli C.le – Verona Porta Nuova

giovedì 4 ottobre 2018

Serata di premiazione a Cava de' Tirreni

SERATA DI PREMIAZIONE A CAVA DE' TIRRENI

La Città di Cava de' Tirreni sorge a ridosso del Mar Tirreno, a 5 km nell'entroterra della Costiera Amalfitana, rappresentandone in pratica la porta nord. L'abitato centrale si sviluppa a 198 m. s.l.m., nella vallata situata tra due gruppi montuosi a pochi chilometri da Salerno.

                                                                          



Ogni anno, in collaborazione con il Comune di Cava, l'Associazione Culturale L'Iride organizza un Premio Letterario, giunto ormai alla XXXV^ Edizione.
Partecipo a detto premio da tanti anni, avendo avuto la soddisfazione di avere conferito diversi riconoscimenti.

                                                              


Quest'anno la Giuria, preposta alla valutazione delle opere in concorso, mi ha conferito il 2° Premio – Sezione Poesia – con la poesia “In fondo al viale” e, pertanto, sono stato invitato a partecipare alla cerimonia di premiazione che si è tenuta alla Mediateca Marte di Cava de' Tirreni.


                                                                         


La manifestazione, diretta e condotta magistralmente da Maria Gabriella Alfano, Presidente ed anima dell'Associazione Culturale L'Iride, ha visto alternarsi sul palco, alla presenza del numerosissimo pubblico presente, i poeti e gli scrittori, provenienti da diverse regioni d'Italia, per la consegna dei premi a loro conferiti.


 
Ad impreziosire la serata, il Musicista Renato Salvetti ha intervallato i momenti letterari con brani di sua composizione, mentre l'attore Giuseppe Basta ha recitato i vari testi premiati, con la maestria che lo distingue.

                                                                         


Conclusa la serata, ho avuto il piacere di incontrare anche il Presidente dell'Accademia Arte e Cultura Michelangelo Angrisani, che mi onora della sua amicizia ormai da tantissimi anni.
Doveroso sottolineare che l'Associazione L'Iride mi ha offerto il soggiorno a Cava de' Tirreni presso l'Hotel Victoria Maiorino, elegante struttura a conduzione familiare che si trova a 400 metri dalla Stazione ferroviaria di Cava de' Tirreni.
Sulla via del ritorno, in attesa del treno per Salerno, presso la Stazione di Cava, ho incontrato Mariagrazia Pia, insegnante e scrittrice di Verbania, vincitrice – nella Sezione Narrativa Edita, Migliore Copertina, - con il libro “Francesca da Rimini”.
Un breve colloquio informale ci fa scoprire entrambi presenti alla premiazione della sera precedente, tenuto conto che durante la premiazione stessa non c'era stata l'opportunità di dialogare a causa del susseguirsi degli eventi.
E' un fiume di reciproche notizie ed informazioni e, spero, l'inizio di una nuova amicizia letteraria.
Le parole servono ad unire e creare incontri tra persone fino a quel momento sconosciute, ma che si ha la fortuna d'incontrare a causa di eventi, casualità, attimi imponderabili e non programmati, ampliando con ciò il sapere, illuminando il buio che incombe spesso nell'essere umano.
Sono sul treno che mi riporta a casa. D'intorno volti sconosciuti che parlano, ridono, leggono.
Tutti con le loro storie, i loro tormenti, le loro passioni.
Anch'io in attesa di nuove parole.

                                                                                                   Giuseppe Romano

Cava de' Tirreni (SA), 28/09/2018

lunedì 1 ottobre 2018

Visita a Roma

 

    Roma ha sempre il suo fascino, anche se visitata per poche ore.
    Attraversando la città t'imbatti nelle sue mura vecchie di 2000 anni , ma sempre vive, i suoi archi infinitamente belli e funzionanti che segnano attraversamenti e limiti all'avanzare della storia, la sua bellezza antica, eppure moderna.

                                                            


   E la multietnicità sui volti della gente che sa di Europa, Asia, Africa, Americhe, di   sofferenze e felicità, di ricchezza e povertà, mista alla speranza di migliori domani.
   I colori, splendenti con il sole settembrino, sanno di avanzata estate e d'incipiente autunno.
    I rumori del traffico, spezzati da improvvisi silenzi, risvegliano vecchi rumori di bighe, di eserciti imperiali, di vittorie e di sconfitte, con Consoli ed Imperatori d'un tempo che emergono sui pigmei di adesso che si ergono a conduttori circondati da falsi seguaci.

                                                                      

   Ma i profeti di adesso non riusciranno a frantumare la Storia e la Grandezza di Roma che resiste allo tsunami di adesso.

                                                                         Giuseppe Romano

      Roma, 28/09/2018

sabato 15 settembre 2018

Perla



Rara perla incastonata,
enclave unica di rarità
perdute, innocenza pura
tra nebbie itineranti,
emergi discreta, districando
umanità da interpretare.

Tra le scorie di misteri
capto terre annientate,
affascinanti assolati campi,
nobili cuori generosi, culture
vive prive di tramonti.

Occhi neri catturano, nascosti,
pensieri atemporali, attenti a
non scalfire acerbi turbamenti.

                                  Giuseppe Romano



14/09/2018

domenica 9 settembre 2018

Promesse



Ci hanno fatto credere
che il cielo sarebbe stato
sempre di un blu acceso
e senza nuvole pregne
di acque acide e violente.

Attendiamo, con la fiducia
che l’innocente prova
per il creato intero, dal
bosco, asilo di nidi e tane,
al mare, vorace serbatoio
di vivi e morti che non possono
più dare, né, tantomeno, dire.

Lo stesso Dio, che muove
l’universo saturo di stazioni
artificiali ricoveri per presenze
intelligenti, ha raggiunto anche Lui
l’attimo di non ritorno, con tanti
discorsi strampalati, costruiti
ad arte per confondere la gente.

A piedi nudi, scruto le stelle
per ragionare sul domani che
vedo prigioniero di troppi
ciarlatani venditori di promesse.


                                Giuseppe Romano


9/09/2018