Ci hanno fatto credere
che il cielo sarebbe stato
sempre di un blu acceso
e senza nuvole pregne
di acque acide e violente.
Attendiamo, con la fiducia
che l’innocente prova
per il creato intero, dal
bosco, asilo di nidi e tane,
al mare, vorace serbatoio
di vivi e morti che non possono
più dare, né, tantomeno, dire.
Lo stesso Dio, che muove
l’universo saturo di stazioni
artificiali ricoveri per presenze
intelligenti, ha raggiunto anche Lui
l’attimo di non ritorno, con tanti
discorsi strampalati, costruiti
ad arte per confondere la gente.
A piedi nudi, scruto le stelle
per ragionare sul domani che
vedo prigioniero di troppi
ciarlatani venditori di promesse.
Giuseppe Romano
9/09/2018
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