In mezzo al guado,
rincorro stabilità
per resistere al vortice
che abbatte certezze d'idee,
compagne di vita vissuta.
Dall'etere, cenni agghiaccianti
squarciano limpidi cieli,
tingendoli di sangue innocente.
Nel baratro popoli interi,
con l'odio che avanza.
Angosciosi quesiti
ciclici tornano,
rimestando la mente
smarrita per lo scempio
che invade l'inerme.
Alzo lo sguardo a scrutare
l'ignoto, torturando il mio io.
Agogno d'interrogare quel Dio,
nel nome del quale, oscuri assassini
nutrono il ventre d'incolpevoli vite.
Giuseppe Romano
22/03/2016
Per le vittime innocenti degli
attentati all'aeroporto e alla
metropolitana di Bruxelles
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