Siamo fantasmi che camminano
tra folle anonime distratte dalla
pioggia autunnale di settembre.
Fantasmi carichi di dolori oscuri
che costellano il corpo tremolante.
E’ tempo di bilanci, di canovacci
abbandonati, di amori svaniti non
più trovati eppure mai dimenticati.
La luce fioca d’un giorno grigio
si spegne nel silenzio che aleggia
d’intorno, alieno da timidi sorrisi.
Il vento non cessa di abbattere alberi
d’ulivo, lasciando la terra arida con i
fantasmi a vagare da soli nell’ignoto.
Giuseppe Romano
4/10/2024
Adoro il lago di garda!
RispondiEliminaUn luogo veramente incantevole
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