domenica 26 giugno 2022

Omega

 


Inseguiamo il tempo

per riavere il perduto

sognando il desiderio

dell’attimo da gustare.

 

Giro il capo, e il ritmo

che ti ha abbandonato

lusinga passioni nuove.

 

Con le illusioni ripetute

se incroci un bel sorriso

diretto verso ignoti volti.


Siamo nuvole incorporee

itineranti nel cosmo cupo.


Sfiorate linee a memoria


                Giuseppe Romano


       26/06/2022


lunedì 20 giugno 2022

Il campo

 

 L’odore dell’erba recisa

sa di attimi attraversati

dai profumi di zagara a

primavera, il deflagare

del sole d’estate, vedute

di stelle cadenti d’agosto.


Con il notturno latrato dei

cani a spezzare il silenzio

che accompagna il sonno

sereno di bimbi innocenti.


Improvviso noto l’equino,

i cani di caccia già stanchi,

il vecchio patriarca dolente.


Intanto il mezzadro erudisce

che è certo il taglio dell’erba.


Appagato, il campo respira.


                   Giuseppe Romano


20/06/2022


martedì 7 giugno 2022

Non spegnete la luce

 

 Non spegnete la luce di notte.


Perdereste le ombre generate

dal vento e quel magico fluido

che solo il silenzio inocula al

corpo cadente e all’anima pura.


Solo il chiarore lunare potrebbe

ripudiare la luce, corrompendo

le stelle e gatti, innocui custodi

di fantastici mondi orbi di lotte.


Brancoleresti ramingo nel buio e

non contempleresti lucenti pupille,

mutando il tuo paradiso inconsueto

nell’amaro bruciore di una giornata.


Affrancate la luce e le ombre di notte

per respirare tersi silenzi ed il vento.

 

                                 Giuseppe Romano


7/06/2022



giovedì 2 giugno 2022

Volevo...

 

Sono andato via dal mare per

non bagnare le caviglie e non

ascoltare “tutti al mare” nella

balera colma di danzatori fatui.


Volevo ascoltare solo messaggi

del vento che, nulla assentendo,

accelera eventi suggerendo gli

occhi da fulminare con sguardi.


Volevo inventare delicate parole,

estraendole da un pozzo profondo,

colpendo le più recondite corde di

un cuore rotolante su storti binari.

Impararle a memoria nel silenzio

più assoluto e scolpire poi sassi

raccattati lungo le vie tortuose

d’una itinerante e instabile vita.

Mi resta solo di guardare il lago

che, con le sue acque, addolcisce

gli attimi disordinati, perforanti i

bioritimi dell’aorta ancora pulsante.


Volevo ritrovare il tempo, oramai

svanito nella nebbia dei ricordi, e

il mare abbandonato per una gloria

che non appartiene a vie calpestate.


Ho solo incontrato incantevoli occhi

di colore smeraldo che rammentano

acque lacustri e montuose catene

interdette a naviganti infiacchiti.


                    Giuseppe Romano


2/06/2022