Sciolto
dal calore
del sorriso
quel gelato
sognato
nel meriggio
d’una estate
di agosto,
custode
il sasso
che governa
il vento e
il cuore
del viandante.
Ma non era
sapore di Sicilia
ciò che sorbivo,
e, lento,
gustavo, incerto,
particelle
di vaniglia.
Dovrò inventarmi
sapori nuovi
per incrociare,
ancora,
i lampi
dei tuoi occhi
velati da
mascherine
imposte.
Giuseppe Romano
9 /08/2020
Riva del Garda (TN)
Molto piaciuta!Saluti
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