Mete
Ovattato,
il rumore
del treno
divora rotaie,
dilatando
distanze.
Attimo dopo attimo.
vivo il tempo.
Mete si allontanano.
mete si avvicinano.
Il corpo muove arti,
con la mente
che spazia
dissociandosi
dall’attuale.
Si allontana
la meta,
raggiungo
la meta.
Fluttuo,
disincantato
e ibernato,
in una capsula
danzante
tra binari d’acciaio
e giungle di cemento.
Giuseppe Romano
3 Luglio 2019
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