Carolina Monaci, atleta malcesinese di Nordic Walking, ha
partecipato recentemente alla “Ultra Sahara Race Namibia” che si
è svolta a Namibia, attraversando il deserto della Namibia,
percorrendo 250 chilometri in 5 tappe in autosufficienza, con i suoi
bastoncini di nordic walking, per chiudere la gara al 2° posto tra
le donne partecipanti, nonché tredicesima assoluta in classifica
generale.
Della gara, ma anche di altro, Carolina ha voluto parlare il
30/06/2017, usufruendo della Sala Consiliare del Comune di Malcesine,
alla presenza di un numeroso pubblico che l’ha ascoltata, ma
soprattutto applaudita, durante il suo exursus narrativo.
Per descrivere l’impresa e i diversi momenti vissuti e
superati, Carolina ha preferito iniziare a raccontare la sua vita
partendo da molto lontano, dai suoi 6 anni, quando faticava ad
esprimersi per problemi di dislessia. Elabora allora una sua prima
esperienza di vita, con il desiderio di superare le sue difficoltà a
relazionarsi con gli altri. Grazie al contributo dei suoi familiari
inizia ad affrontare le difficoltà della montagna, suo primo amore,
gareggiando in trekking e confrontandosi con atleti maschi in Alto
Adige, location particolare e speciale per le vallate e le montagne
alpine.
Successivamente, per l’amore dei viaggi, visita anche il
Nepal ed altri paesi orientali, con l’opportunità di conoscere
luoghi diversi dai nostri, con civiltà ancora allo stato primordiale
ed allo stato puro.
L’ascesa delle montagne innevate, il raggiungimento di
mete quasi proibitive per una donna, l’hanno maturata dentro,
spingendola a provare nuove emozioni in giro per il mondo, sempre
alla ricerca di luoghi particolari ed esclusivi.
A Calcutta ha avuto, anche, la possibilità di toccare dal
vivo il dolore che si percepisce in quei luoghi colmi di povertà,
con bambini abbandonati o handicappati, dove è ben visibile la
disperazione che emerge negli occhi della gente, per la mancanza di
mezzi che servono per la sopravvivenza, nonché per il dolore che
circonda l’ambiente tutto.
A Calcutta si ammala, ma riesce a partire trovando ospitalità
presso una struttura buddista che l’accoglie e la cura, aiutandola
a ritrovare la pace con se stessa, liberandole la mente dagli orpelli
della confusione mentale.
Esaurita la prima parte di questo percorso, è intervenuto
Vittorio Cantoni che cura la parte relativa al dolore nel nostro
fisico, con conseguente terapia atta a dominare il dolore stesso,
anche nello sport, introducendo la seconda parte del viaggio di
Carolina con una disamina particolare di tale terapia che, molto
spesso, è solo mentale.
Nella seconda parte Carolina si racconta descrivendo la prova
sostenuta nel Sahara, assieme a tanti concorrenti maschi e pochissime
donne, aiutandosi con i bastoncini e con lo zaino sulle spalle,
attraversando il deserto, in competizione con altri atleti, ma nel
contempo in solitudine con se stessa, attraversando diverse modalità
di sabbia, subendo anche un leggero malessere alla gamba destra
dovuto al ripercuotersi di un dolore che si era manifestato 3
settimane prima di partire per la competizione.
La gara è partita da Namibia il 30/05/2017, dopo un intenso
allenamento effettuato per la maggior parte nel territorio di
Malcesine, con la gioia finale di classificarsi seconda (2h 20m.
dalla prima runner) tra le concorrenti donne, affrontando il deserto
per 150 chilometri, con alcune fermate per approvvigionarsi d’acqua
(1lt e mezzo ogni 10 km di percorso) e avendo in dotazione uno zaino
per gli alimenti.
Molta forza di volontà per attraversare il deserto sapendo di
partire tutti insieme e con la consapevolezza di rimanere soli con se
stessi. Ma Carolina è stata più forte delle avversità, del dolore
fisico, della solitudine, sconfitti con la tenacia e l’allenamento
mentale; arrivando, comunque, al traguardo in condizioni ottimali.
Gli atleti sono stati supportati lungo il percorso da tende di
appoggio con volontari e medici addetti alla distribuzione di bevande
ed ogni assistenza di carattere medica e morale.
Carolina Monaci ha superato brillantemente la gara grazie anche
ai preparatori che l’hanno allenata in modo completo.
Una performance che ci ha riconsegnato una Carolina più
completa, come donna e madre, come atleta, come amica, per l’onore
di Malcesine, del Veneto e dell’Italia tutta.
Grazie di cuore.
Giuseppe Romano
Malcesine, 30/06/2017
Molto interessante, complimenti a tutti, Angelo.
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