mercoledì 29 marzo 2017

PROGETTO POESIA IN AULA

 

Nel viaggio che abbiamo intrapreso per parlare di poesia con gli alunni delle prime medie dell'Istituto Comprensivo di Malcesine, interessante è stata l'analisi sulla poesia di Totò “A livella”
Ai ragazzi è piaciuta l'umanità di questo grande attore che, con questo testo, ha voluto evidenziare l'uguaglianza che dovrebbe esistere tra gli esseri umani di qualsiasi estrazione sociale.
Essere marchesi o netturbini non dovrebbe ostacolare il rapporto paritario tra gli esseri umani, concetto quest'ultimo che dovrebbe valere non solo da morti, ma soprattutto da vivi.
Chiusa la disamina sulla poesia di Totò, l'attenzione si è focalizzata su un altro grande autore della letteratura italiana: Luigi Pirandello.
Tratteggiati i contorni più marcati dell'opera del Nobel agrigentino, ci si è immersi nella lettura di una delle novelle più note dell'opera pirandelliana: La giara,
Com'è noto, la novella descrive, con ironia, uno spaccato della vita in una masseria siciliana, luogo dove si svolgevano e si svolgono diverse attività agricole, dalla mietitura, alla lavorazione del vino, alla spremitura delle olive e che raccoglie, attorno all'aia, i componenti più variopinti della quotidianità contadina, con l'arroganza del padrone (Don Lollò), la furbizia del conciabrocche (Zi' Dima Licasi), la presenza degli operai che si divertono a sbeffeggiare l'uno o l'altro.
Infine, per arricchire il momento di poesia, ho ritenuto opportuno leggere un componimento tratto da “VORAGINI ED APPIGLI” (Editrice Pungitopo – 2016) pubblicato da un autore contemporaneo, il poeta palermitano Nicola Romano, che con i suoi versi profondi e graffianti nello stesso tempo ha conquistato un livello di primo piano nel panorama poetico nazionale e internazionale.
La poesia letta (Pericolo scampato) rappresenta per l'autore un momento particolare della propria vita, là dove paventa il pericolo di dover abbandonare la casa dove sono cresciuti i figli e che lo ha accompagnato nei diversi momenti della vita, quasi “come calda placenta”.
Ciò ad ulteriore conferma che la poesia è testimonianza di un momento, è sentimento, è emozione.
Il viaggio continua, con la speranza di mantenere vivo l'interesse e la curiosità dei nostri giovani amici che ci stanno seguendo in questo Progetto.
La prossima tappa la scopriremo più avanti.

                                                                                                   Giuseppe Romano

Malcesine, 29/03/2017

sabato 25 marzo 2017

Arbusto selvaggio

 
Le ombre
dettate
dal sole.

Figure
mutate
dai venti.

Emerge,
selvaggio,
l'arbusto.

Immune.
Confini
negati.

                 Giuseppe Romano



            25/03/2017

giovedì 23 marzo 2017

Comunicato

Si porta a conoscenza che il poeta Giuseppe Romano è stato inserito nell'annuario "Arte e Cultura" Accademia di Belle Arti, Lettere e Scienze, giunta alla 5° edizione dal titolo "Parole, Segni e Colore" curato da Michelangelo Agrisanti. Complimenti Pino per questo nuovo traguardo professionale che si aggiunge ai tanti riconoscimenti ottenuti dalle tue poesie, che sono sempre una nuova scoperta per il lettore che si avvicina alla tua prosa. Un abbraccio tuo cognato Angelo.

giovedì 16 marzo 2017

PROGETTO POESIA IN AULA


Il progetto “Poesia in Aula” prosegue il suo cammino di concerto con l'Istituto Comprensivo di Malcesine.
Nell'incontro quasi settimanale con le prime classi, abbiamo avuto la possibilità di constatare l'attenzione dei ragazzi sui vari temi affrontati. Si è posto l'accento sul fine che deve avere la poesia e sul messaggio che la stessa vuole trasmettere al lettore ed all'ascoltatore, meditando sulle parole e sui versi in generale.
Esaurita la contestualità con la quale Giovanni Pascoli scrisse “La cavalla storna”, con l'analisi del testo ed il commento da parte dei ragazzi, ho ritenuto opportuno focalizzare la loro attenzione su un altro autore che, conosciuto soprattutto come attore comico, ci ha lasciato dei testi poetici che sono rimasti incastonati nell'ambito della letteratura italiana del 900: Totò.
Il principe Antonio de Curtis, nato a Napoli alla fine dell'800 e morto a Roma nel 1967, a tutti noto come Totò, interpretò innumerevoli film di natura comica, interpretando verso la conclusione della sua carriera, a testimonianza della sua grandezza di attore, dei ruoli drammatici sotto la direzione di registi di fama mondiale.
Ma la sua qualità meno conosciuta è stata quella di poeta, con poesie che lasciano trasparire tutta la sua umanità e la sua intelligenza.
In aula ho scelto di leggere ai ragazzi la poesia che, forse, è la più nota, ma è anche quella che raccoglie gli aspetti più intimi e più veri della vita: 'A livella.
Una poesia che vuole trasmettere un messaggio universale di uguaglianza tra due uomini (il marchese ed il netturbino) accomunati nella morte e, quindi, resi uguali al cospetto del mondo che li ha visti, in vita, vivere una vita diversa.
Messaggio importante per chi nella quotidianità è costretto dagli eventi a rimarcare diseguaglianze, ricchezza e povertà, religioni che non parlano la stessa lingua.
Il prossimo viaggio vuole circumnavigare il mondo di Luigi Pirandello, Premio Nobel nel 1934 per la Letteratura, con la sua complessità drammatica e ironica nello stesso tempo, che ha lasciato un importante messaggio nell'ambito della letteratura italiana.

                                                                                     Giuseppe Romano


Malcesine, 14/03/2017